Senza un capitano, ma con la forza del gruppo

In Formula 1 la Mercedes è abituata a partire in «pole position» per poi fare corsa in testa fino al traguardo. Attraverso il Gruppo Winteler, la casa automobilistica tedesca si schiera ora al fianco dell’HC Lugano per cercare altre soddisfazioni. A margine della conferenza stampa di inizio stagione, svoltasi nella sede giubiaschese del nuovo gold sponsor, il ds Hnat Domenichelli si è mostrato ambizioso: «La squadra ha compiuto un passo avanti e la rosa è più completa. L’obiettivo sportivo è quello di entrare tra le prime quattro e qualificarci così per la prossima Champions League».
Ci si attendeva il nome del nuovo capitano, successore di Alessandro Chiesa, ma lo staff tecnico ha deciso di proseguire la rotazione anche durante il campionato, almeno all’inizio: «Nelle amichevoli ha funzionato, oggi lo spogliatoio è ancora più unito», spiega Hnat Domenichelli. «La nostra forza è proprio il gruppo e stiamo cercando di dare a diversi ragazzi l’opportunità di prendersi più responsabilità».

La presidente non c’è
Nella parte ufficiale della serata ha tenuto banco la «nuova normalità» con cui saranno confrontati club, squadra e tifosi in questa strana stagione. Ebbene, la prima cosa strana è stata l’assenza di Vicky Mantegazza. La presidente si trova all’estero e ha consegnato un messaggio al CEO Marco Werder: «In questi lunghi mesi abbiamo capito quanto bisogno ci sia di sport, di emozioni e di vita sociale. Quest’anno più che mai vogliamo regalare ai tifosi e alla popolazione momenti di gioia e di spensieratezza. Dopo tanta incertezza siamo finalmente pronti a ripartire con tantissimo entusiasmo, grazie anche al supporto delle autorità».

Aspettando il medico cantonale
Come ha sottolineato lo stesso Werder, questa nuova normalità avrà un prezzo. «Dovremo tutti mostrare capacità di adattamento, tolleranza e flessibilità. All’inizio non sarà tutto perfetto, ma se due mesi fa mi avessero proposto il 1. ottobre come data d’inizio del campionato, sarei stato felice».
L’attesa sta dunque finendo e presto la Cornèr Arena tornerà ad animarsi come si deve: «Abbiamo fermato la campagna abbonamenti a 2.900 tessere. Per ogni partita ci saranno ancora 600 biglietti, per un totale di 3.500 spettatori», ha ricordato il CEO bianconero. «Il Dipartimento delle istituzioni ha dimostrato disponibilità e collaborazione per cercare soluzioni pragmatiche all’interno della pista. Stiamo monitorando anche la situazione sanitaria: il 19 agosto abbiamo contattato il medico cantonale per capire quali soluzioni apportare in caso di contagio nella squadra. Stiamo ancora attendendo un riscontro per capire come procedere in questi casi».
Marco Werder ha concluso il suo intervento parlando di finanze e opportunità di mercato: «La nostra campagna abbonamenti e la fedeltà dei nostri sponsor ci hanno permesso di stilare un budget COVID certamente inferiore agli scorsi anni, spingendoci ad adottare una gestione del rischio diversa dal passato. La situazione sul mercato dei giocatori della NHL e la nostra situazione interna dovuta a degli infortuni ci ha portato a sottoscrivere dei contratti a corto termine con tre giocatori: Heed, Carr e Kurashev. Lo abbiamo fatto per tre ragioni: limitare l’impegno finanziario, gestire il rischio in caso di interruzione della stagione e avere a disposizione giocatori motivati e di qualità».

Aeschlimann, «lo sceriffo»
Di sicurezza in pista ha parlato anche il direttore operativo Jean-Jacques Aeschlimann, definito «Mister COVID» e «Lo sceriffo» dai suoi colleghi: «Per chi andrà alla Cornèr ci saranno tanti cambiamenti, a partire dai flussi di entrata. In una zona definita ‘‘di competenza’’, da Via Sonvico fin dopo il Park&Ride, l’HC Lugano dovrà controllare che tutti indossino la mascherina appena scesi dall’auto. Attorno vi sarà una ‘‘zona di interesse’’, dove i nostri volontari sensibilizzeranno e informeranno la gente. Abbiamo lavorato con un solo obiettivo: proteggere i nostri visitatori. Ma servirà tanta autodisciplina da parte di tutti».
Marco Mantegazza, direttore marketing, ha sottolineato che sul piano degli sponsor non si registrano perdite: «Siamo in linea con la scorsa stagione». I grandi festeggiamenti per gli 80 anni del club, fondato l’11 febbraio 1941, rischiano di slittare a tempi migliori.