Ambrì piotta

«Sono di nuovo pronto a fare la mia parte»

Michael Fora ha recuperato dall’infortunio ed è a disposizione per la trasferta di Zurigo
Michael Fora, assente da oltre un mese, è pronto a tornare in pista (Foto Reguzzi).
Fernando Lavezzo
17.12.2018 18:00

AMBRÌ – Sulle tribune della Valascia c’è ancora qualche brandello della carta azzurra usata per la coreografia dell’ultimo derby. Sembra che il tempo si sia fermato a quel sabato sera di festa e coriandoli. Dopo la pausa, l’Ambrì Piotta vuole ripartire proprio da lì. Da quella vittoria, da quelle emozioni. Per farlo ha a disposizione alcune armi in più. Mentre il team manager Alessandro Benin si gode la nuova stampate, consegnatagli stamattina nel piccolo ufficio ricavato all’ingresso degli spogliatoi, Luca Cereda riabbraccia Matt D’Agostini e Michael Fora, due pezzi pregiati che mancavano da più di un mese. Domani a Zurigo potrebbe esserci spazio per entrambi, ma nulla è ancora deciso. L’attaccante canadese dovrà vincere la concorrenza degli altri quattro stranieri, tutti arruolabili salvo sorprese dell’ultimo minuto. Kubalik e Novotny sono rientrati soltanto ieri sera dai loro impegni con la nazionale ceca e oggi non si sono allenati. Le loro condizioni verranno valutate domattina. Michael Fora dovrebbe invece ritrovare il suo posto in una difesa comunque affollata, dove l’unico assente sicuro è Igor Jelovac.

Michael Fora si fa valere durante una sfida contro il Langnau (Foto Reguzzi).
Michael Fora si fa valere durante una sfida contro il Langnau (Foto Reguzzi).

Infortunatosi in Nazionale alla Deutschland Cup di inizio novembre (problema agli adduttori), Michael Fora spera di poter finalmente lanciare la sua stagione e di trovare la necessaria continuità. Fin qui ha disputato soltanto otto partite ufficiali. Una in American Hockey League, cinque con i biancoblù (tutte perse) e due in rossocrociato. «Quanta voglia ho di giocare? Tantissima, come sempre», ci dice. «Avere poche partite nelle gambe non è una scusa, devo integrarmi al meglio ed essere subito pronto a dare il mio contributo. Fisicamente sto bene, mi sento di nuovo al 100% e nell’ultima settimana ho potuto lavorare senza dolori. La sfida dell’Hallenstadion ci dirà se la pausa ci ha fatto bene oppure no. Impossibile capirlo prima. Quello che so con certezza è che abbiamo lavorato intensamente, senza cambiare nulla nel nostro approccio quotidiano».

Nelle ultime settimane, in veste di spettatore privilegiato, Michael ha visto all’opera un ottimo Ambrì Piotta, capace di andare regolarmente a punti. «La verità è che non sono sorpreso di quanto ho visto. Avevo già le idee in chiaro sulla forza di questo grande gruppo. Lo avevo intuito in estate, quando mi ero preparato con la squadra. E ne ho avuto conferma appena rientrato dal Nordamerica. C’è il giusto spirito, c’è tantissima voglia di fare e di lavorare. Questi sono gli ingredienti che ci hanno dato successo negli ultimi tempi e che continueranno a darcelo in futuro, a condizione di continuare su questa strada. Non bisogna rilassarsi».

Michael Fora è tornato in Leventina lo scorso 22 ottobre dopo una breve parentesi americana (Foto Reguzzi).
Michael Fora è tornato in Leventina lo scorso 22 ottobre dopo una breve parentesi americana (Foto Reguzzi).

Attorno alla squadra c’è un’euforia coinvolgente, come non capitava da molto tempo, ma i leventinesi non intendono abbassare la guardia: «Se non lo sai gestire nel modo giusto, l’entusiasmo può essere pericoloso», spiega Mike. «È un concetto sul quale l’allenatore insiste molto e sul quale stiamo lavorando parecchio. Vogliamo essere costanti, affrontando ogni partita con la stessa fame. Come dice Luca Cereda, e come ci ripetiamo in spogliatoio tra noi giocatori, è necessario svuotare la pancia dopo ogni vittoria».

Tornato ad Ambrì lo scorso 22 ottobre dopo una breve e amara avventura nell’organizzazione dei Carolina Hurricanes, Michael Fora ha anche dovuto abituarsi al nuovo ruolo di «non capitano». «In realtà mi trovo molto bene anche senza la C cucita sulla maglia. Indossarla era un onore e un grande motivo di orgoglio, l’ho sempre detto, ma non è una semplice lettera a cambiare la mia personalità. Sono sempre lo stesso, sul ghiaccio e fuori. Elias Bianchi, poi, sta svolgendo un ottimo lavoro come capitano. Anche in passato è sempre stato uno dei nostri leader, è una cosa che gli viene in modo molto naturale».

Mi trovo bene anche senza la C di capitano sulla maglia: indossarla era un grande orgoglio, ma non è una semplice lettera a cambiare la mia personalità

Dopo Fora e Pinana nelle scorse due stagioni, quest’anno l’Ambrì ha integrato un nuovo difensore ticinese nel roster: Isacco Dotti, che sta giocando con continuità. Che ne pensa Michael? «Sta andando in crescendo. Si vede che si sta abituando al livello della National League. Io non avevo dubbi sul suo conto, perché è un grande lavoratore. Lo conosco da parecchio tempo, lui ha un paio d’anni in più di me e negli juniores è stato un mio modello. Mi ha sempre dato consigli preziosi e non sono sorpreso che sia arrivato fin qui. Il lavoro paga. È per questo che Isacco sta guadagnando sempre più minuti».

Fora, Plastino, Guerra, Ngoy, Kienzle, Fischer, Pinana, Dotti, Jelovac. Nella difesa biancoblù le alternative non mancano e conquistare un posto, infortuni a parte, si fa sempre più difficile: «È bello, fa parte della nostra filosofia», afferma Mike. «Vogliamo che ci sia una sana concorrenza, un valore aggiunto che portiamo anche negli allenamenti, creando delle piccole competizioni interne. Queste cose fanno bene al gruppo e ai singoli, permettendo a tutti di crescere».

L’inverno è intanto arrivato sul serio, come suggeriscono le temperature della Valascia. Michael Fora non si pente di aver rifiutato il trasferimento in Florida? «No, assolutamente (ride, ndr.). Nei giorni scorsi ci sono state anche mattine più fredde. Questa è la Valascia, questo è l’Ambrì. Ed è quello che ci piace».