Hockey

Svezia tramortita, USA in finale ai Mondiali

Gli americani dominano per 40 minuti (4-0), poi spengono sul nascere il tentativo di rimonta scandinavo e si impongono 6-2 – Domani contenderanno la medaglia d’oro alla vincente di Svizzera-Danimarca (ore 20.20)
©PONTUS LUNDAHL
Fernando Lavezzo
24.05.2025 16:50

Dopo 40 minuti, la Avicii Arena è ammutolita. Sul 4-0 per gli Stati Uniti, dalle tribune arriva anche qualche fischio all’indirizzo dei padroni di casa. Poi la Svezia si rifà sotto con un micidiale uno-due, ma la rimonta si spegne sul nascere. Finisce addirittura 6-2. I primi finalisti di questo Mondiale sono gli americani, partiti a fari spenti ma cresciuti notevolmente nelle partite più importanti. Ora Zach Werenski e compagni attendono di conoscere il nome dell’avversario di domani sera. Svizzera o Danimarca? Noi, ovviamente, speriamo che le sorprese siano finite qui. Tra poche ore la risposta.

La partita

Gli USA partono decisamente meglio, anche grazie all’immediato power-play gentilmente offerto da Nylander. In superiorità numerica, gli americani colpiscono un palo con Beniers, poi Gauthier si vede negare il vantaggio da una paratona di Markström. Al 6’52’’ il portiere scandinavo si fa sorprendere da una morbida conclusione dalla distanza di Skjei, su azione d’ingaggio: 1-0 per gli Stati Uniti. Il primo tiro in porta della Svezia arriva dopo ben 11 minuti. All’11’24’’ tocca ai padroni di casa giostrare con l’uomo in più, ma l’inerzia del match non cambia di una virgola. Anzi. Al 14’25’’  Gauthier va vicino al raddoppio, imitato poco dopo da Werenski. Secondo logica, al 17’13’’ arriva il 2-0 grazie allo stesso Gauthier, che si avventa su un disco nello slot e infila Markström tra i gambali.

 Nel periodo centrale la Svezia conquista subito una superiorità numerica, ma sono gli americani a rendersi pericolosi in shorthand con Pinto. Al 23’30’’ un doppio intervento di Swayman mantiene inviolata la porta statunitense. I padroni di casa provano ad alzare il ritmo, ma gli USA non mollano e sono sempre pronti a pungere. A raffreddare ulteriormente il clima della Avicii Arena, al 31’07’’, ci pensa Garland, che dopo un intervento difettoso di Markström spinge in rete il disco del 3-0. Gli scandinavi sono nel pallone e dagli spalti arriva anche qualche fischio di disappunto. Al 38’03’’ ecco il 4-0 di Eyssimont, che concretizza una rapida transizione di Beniers. Altri fischi dopo la sirena.

 Nel terzo tempo la Svezia si presenta con Ersson tra i pali al posto dello spaesato Markström. Dopo una sfuriata iniziale, i gialloblù riprendono a pasticciare. Ma al 46’32’’ l’atmosfera torna a scaldarsi con l’1-4 di Nylander, al termine di una bella azione collettiva. Immediato, al 47’13’’ arriva anche il 2-4 di Lindholm. L’energia è cambiata, sugli spalti e sul ghiaccio. Ryan Warsofsky, coach americano, chiama subito il time-out per tamponare la ferita. La mossa funziona e al 51’09’’, un po’ dal nulla, Lacombe trova la strada spianata a va a firmare il 5-2 con un gran tiro all’incrocio. Tutti capiscono che stavolta è davvero finita. A porta vuota, Pinto firma il 6-2 al 55’53’’. E qualche tifoso, deluso e incredulo, inizia ad andarsene.

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