Hockey su ghiaccio

«Tendiamo a perdere la pazienza e finiamo per forzare alcune giocate»

Le parole di René Matte dopo la sconfitta rimediata dall'Ambrì contro il Losanna: «Abbiamo forse giocato trentacinque o quaranta minuti, ma non di più: contro squadre del genere lo paghi»
©MARTIAL TREZZINI
Giacomo Notari
21.12.2025 21:30

Ci si aspettava un weekend di ripresa di quelli tosti, e così è stato. L’Ambrì Piotta è uscito dagli incontri ravvicinati contro Friburgo e Losanna con due sconfitte, undici gol subiti, ma comunque con un punto conquistato venerdì, in casa, al cospetto del Gottéron. Un bilancio matematicamente accettabile visto lo spessore degli avversari. Ad esserlo meno è invece stata l’incostanza mostrata – nuovamente, ahinoi – dai biancoblù sull’arco di un incontro. In particolar modo sabato sera in terre vodesi. Sperare di strappare un risultato in casa di un avversario più attrezzato senza giocare per sessanta minuti sui propri migliori livelli e senza sfruttare i propri «momentum», equivale quasi a credere nei miracoli. E così, Grassi e compagni sono rientrati dalla Romandia con un sonoro 5-1 nelle valigie. Severo, senz’altro, ma pure giusto. «A dire il vero eravamo più vicini al 3-2 che al 5-1…», ha osservato un René Matte comprensibilmente amareggiato a fine partita.

Occasioni mancate

Saranno state le voci di mercato che parlano di un futuro di Dominic Zwerger lontano da Ambrì – al Bienne – dalla prossima stagione a destabilizzare i leventinesi sotto porta durante i primi venti minuti? La scorciatoia sarebbe azzardata. Fatto è che lo si possa però simbolicamente capire. Sì, perché proprio nel primo periodo i leventinesi sono stati pericolosi e a tratti convincenti, non riuscendo però a portarsi in vantaggio nonostante almeno tre ghiotte possibilità. È invece bastato l’1-0 di Brännström a ridosso della prima sirena per spegnere o quasi il fuoco che sembrava accendersi in casa biancoblu. «Non abbiamo giocato una partita completa, non serve cercare spiegazioni altrove», ha osservato in modo lucido l’assistente allenatore René Matte a fine gara . «Abbiamo disputato una buona prima frazione, poi abbiamo perso il momentum nel secondo periodo. Loro sono una buona squadra e hanno giocato durante sessanta minuti. Noi no. Abbiamo forse giocato trentacinque o quaranta minuti, ma non di più. Contro squadre del genere lo paghi». Il calo biancoblu si è avvertito in particolar modo durante il periodo centrale, chiusosi con un significativo 20-6 a livello di tiri in porta e con altre due reti vodesi nella seconda parte del terzo, che hanno di fatti chiuso i conti, nonostante il tentativo di rimonta avviato da De Luca a metà del terzo periodo e seguito dallo sfortunato secondo palo di serata colpito da Joly un minuto dopo.

Innegabili limiti

Dopo questa ventunesima sconfitta leventinese in trentadue partite disputate, viene da chiedersi come mai la squadra di Landry e Matte non sia stata in grado di proseguire sull’onda del primo periodo e di continuare ad insistere, nonostante la rete del vantaggio del Losanna. Piuttosto che parlare di mancanza di brillantezza – vista la sfida conclusasi all’overtime ventiquattr’ore prima – o di qualità – vista l’innegabile differenza tra i due roster – ha puntato il dito su un altro fattore, l’assistente di Eric Landry: «Abbiamo tendenza a perdere pazienza», ha spiegato Matte. «Finiamo col forzare certe giocate, e alla fine la partita prende la piega sbagliata. Siamo frustrati, perché penso che non eravamo così lontani dal Losanna. Sicuramente non come lo indica il punteggio. Ma come squadra dobbiamo essere più concentrati e costanti sull’arco dei sessanta minuti. In questo momento è uno dei nostri limiti». Un ritornello già sentito e che spiega tutte le difficoltà avute questa stagione dai leventinesi per trovare una vera costanza nel loro rendimento.

Usciti dal buco

A livello di classifica, il successo del Bienne contro il Ginevra ha fatto nuovamente uscire l’Ambrì dalla zona play-in. A meno di venti partite dalla fine della regular season, i biancoblù dovranno assolutamente subire meno reti per essere maggiormente competitivi. «Non possiamo permetterci di subire quattro o cinque gol a partita. Altrimenti, non vinceremo mai, soprattutto contro le squadre migliori», ha chiosato Joly dopo la sfida di Losanna. «Sappiamo di dover migliorare il nostro gioco difensivo», ha aggiunto Matte. «Rimaniamo comunque nel nostro processo. Eravamo in un buco ad inizio stagione e ne siamo usciti. Dobbiamo continuare ad imparare dai nostri errori per essere migliori durante le prossime partite». L’ultimo appuntamento del 2025 sarà per l’appunto contro il fanalino di coda Ajoie. Una partita dalla quale i biancoblù dovranno non solo dimostrare di essere in grado di uscire con la posta piena, ma anche farlo concretamente.

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