Calcio

La difesa del Lugano, ora, assomiglia a un rebus

Il serio infortunio occorso a Valenzuela complicherà il lavoro dell’allenatore Croci-Torti - Il corridoio di sinistra appare scoperto - Per la prima di Conference League mancherà anche Hajdari, squalificato - Marques non convince, Steffen abbassato pure: toccherà ad Arigoni cambiare versante?
La flessibilità di Allan Arigoni, 24 anni, potrebbe presto rivelarsi indispensabile. ©CdT/Gabriele Putzu
Massimo Solari
14.09.2023 21:30

Tre difensori. Tre difensori sugli otto di ruolo presenti in rosa. L’allenatore del Lugano Mattia Croci-Torti ha dovuto convivere con questi numeri durante la pausa. Buon per il club, che ha mandato in giro per il mondo quattro nazionali: Hajdari, Hajrizi, El Wafi e Marques. Meno, appunto, per il tecnico ticinese, che proprio in retrovia deve risolvere un rebus di quelli complicatissimi. Non tanto nel quadro dei sedicesimi di Coppa Svizzera, in programma sabato pomeriggio a Ginevra e con l’ottima notizia di Saipi recuperato fra i pali. Quanto in vista del primo turno di Conference League: il più importante, considerati l’avversario (il Bodø/Glimt, ospite a Zurigo) e l’importanza di partire bene.

Un pessimo timing

Dicevamo, il rompicapo del Crus. A ingarbugliare tremendamente la situazione, lo ricordiamo, è stato l’infortunio occorso a Valenzuela. L’argentino ha accusato la rottura del tendine dell’adduttore della gamba destra e - alla luce dei nuovi esami svolti a inizio settimana - un intervento chirurgico sembrerebbe inevitabile. Arrivederci nel 2024. E senza sostituti. Sì, perché la società non ha voluto, o meglio, non è riuscita a metterci una pezza in extremis. L’entità del problema per il giocatore è infatti emersa lunedì 4 settembre, solo poche ore prima della scadenza imposta dall’UEFA per consegnare i nominativi per le competizioni continentali. Un tempo insufficiente, questo, per concretizzare un’operazione in entrata. Okay, ma il mercato in Svizzera non chiudeva il 7? È vero, ma l’impossibilità di disputare la fase a gironi di Conference ha vanificato potenziali arrivi e soprattutto prestiti. La vetrina della Super League, banalmente, non è stata ritenuta attrattiva da alcuni club che avrebbero potuto girare a Cornaredo dei terzini mancini in esubero o da valorizzare.

Il nodo da sciogliere, lo avrete capito, è a sinistra. Ci sarebbe Hajdari, reduce dalle qualificazioni a Euro 2025 con la U21 elvetica. Peccato che il 20.enne salterà la sfida contro il Bodø per squalifica. Ahia. L’impiego di Marques - 19 anni - appare per contro un rischio. Il neoacquisto portoghese, sin qui, ha disputato solo il primo turno di Coppa e un paio di gare in Promotion League con la U21. Zero i minuti in campionato. Non solo: la parentesi con la U20 lusitana, negli scorsi giorni, non è proprio andata benissimo. Insomma, immaginarsi un battesimo di fuoco in Europa tra meno di una settimana non è francamente verosimile. Stesso discorso per quanto concerne Ayman El Wafi: fresco di convocazione con la U23 del Marocco, il difensore mancino non è mai stato schierato sull’esterno nella passata esperienza a Verona.

Il suggerimento di Murat Yakin

E quindi? Detto che non possiamo entrare nella mente (ingegnosa e creativa) di Croci-Torti, per esclusione rimangono due opzioni. La prima pare ineluttabile. La seconda, per quanto intrigante, necessiterebbe una piccola rivoluzione tattica e, di riflesso, mentale. Tutte le strade, venendo al Piano A, sembrano condurre ad Allan Arigoni, la scorsa stagione già utilizzato come cursore di sinistra. Certo, l’ex GC non ha convinto nell’ultimo mese, ma - paradossalmente - è l’elemento che offre le maggiori garanzie sul piano difensivo. Il suo posto, sulla destra, potrebbe inoltre venire occupato da John Espinoza, fra i migliori a Lucerna prima del break. Anche qui, comunque, c’è un piccolo inghippo: espulso alla swissporarena, l’ecuadoriano non potrà dare continuità alle sue prestazioni - e così raggiungere di slancio la Conference League - dal momento che con il Lancy in Coppa sconterà il turno di squalifica.

A suggerire a mister Croci-Torti il piano B, invece, è stato il ct della Nazionale Murat Yakin. E cioè uno dei pochi allenatori - se non l’unico - che in Steffen vede un laterale capace di ottemperare a compiti pure difensivi. Proprio martedì, Renato è stato schierato a sinistra nel 3-4-3 plasmato per la partita contro Andorra. Già, ma Andorra non è il Bodø. Ed è difficile credere che il Crus abbandonerà la difesa a quattro e riciclerà un profilo ritenuto - a differenza di Yakin - solo offensivo.

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