Bocce

La Gerla ha dettato legge nella gara nazionale di Riva

Laura Riso, Susanna Longoni e Anna Giamboni classificate ai primi tre posti del quarto torneo femminile
Susanna Longoni e Laura Riso, entrambe della Gerla, le due finaliste del torneo di Riva San Vitale.
Antonio Cavadini
20.10.2020 20:09

Domenica è stato archiviato il quarto appuntamento nazionale femminile dei cinque rimasti in calendario dopo lo stravolgimento dovuto al coronavirus. Resta soltanto il torneo di Höri, in programma il prossimo 15 novembre, per il quale la Federazione svizzera lancia un appello alla partecipazione ricordando che il termine utile per potersi iscrivere è stato eccezionalmente prorogato fino a domani, mercoledì 21 ottobre.

La forza del club luganese

Il Club luganese ha letteralmente dominato la gara piazzando tre sue giocatrici ai primi tre posti. Anche la quarta, Samanta Ferrazzini, si è ben difesa qualificandosi per gli ottavi e soccombendo solamente sotto i colpi, 5 a 9, della nipotina Laura. Ha vinto Laura Riso, venticinque anni, alcuni dei quali trascorsi sui podi sportivi. Il suo abbrivo non è stato dei più felici. Ha perso di fronte ad Alice Bernaschina autrice, da parte sua, di due belle partite iniziali grazie alle quali ha superato pure Milly Recalcati.

Poi, però, Laura Riso ha ritrovato il suo ritmo e marciando decisa verso il successo ha superato con autorevolezza ogni avversaria. Dagli ottavi ben tre compagne della Gerla: oltre a Samanta pure Anna Giamboni e, in finale, Susanna Longoni.

Bellissimo il secondo posto della luganese. Prima di soccombere ha rifilato due cappotti a Elisabetta Franceschini e a Loredana Cattaneo e ha piantato sul 12 a 2 Sandra Bettinelli, la migliore della truppa femminile rivense.

Due giocatrici d’oltre Gottardo hanno fatto capolino sul tabellone principale classificandosi quinte: Graziella Rapaglià di Dietikon e Monika Buob di San Gallo. Non capita spesso.

Le due sperimentazioni

Due sperimentazioni nella gara di Riva. La prima, poco discussa, è stata la scelta di strutturare le eliminatorie con il sistema della «poule». Vale a dire che in ogni gruppo di quattro sarebbero state eliminate le due giocatrici non prima di aver subito due sconfitte.

La seconda sperimentazione, più importante e innovativa, concerne la durata degli incontri: ai nove punti (dodici in semifinale e finale) ma con un massimo di dieci giocate. Si tratta di un novum importante che impone un approccio radicalmente diverso soprattutto man mano che ci si avvicina alla conclusione delle partite.

Numerosi i commenti e i giudizi intorno alle corsie. Quello negativo più frequente è che così facendo si snatura il gioco. Sarà! A chi scrive il sistema piace assai. Il nostro movimento ha bisogno di novità, se non addirittura di qualche scossa, per poter interessare di più e per non scivolare ininterrottamente in un’apatia (qualcuno parla di depressione) davvero pericolosa. E questa novità potrebbe anche non essere l’unica.

Tre risultati ... strani

Nel tabellino che pubblichiamo a lato balza all’occhio un solo risultato atipico: quello della finale che è terminata sul 10 a 5 in favore di Laura Riso dopo il limite delle dieci giocate. Nelle eliminatorie abbiamo però assistito al Palapenz a un tiratissimo 6 a 4 (successo di Maddalena Bernaschina su Moira Morniroli) e a un 7 a 7 tra Giulia Rota e Lorella Ferrari. Ciò che ha reso necessaria una giocata supplementare, l’undicesima, che ha premiato la giocatrice della Centrale.

Con un approccio positivo e con un’adeguata preparazione il traguardo dei 9 o dei 12 punti nel limite delle dieci giocate può essere generalmente condiviso e può dare al movimento un’originalità in più.

Nella prima partita del torneo, mercoledì scorso sulla corsia numero 1 del Palapenz, Andreani, Paone e Turuani hanno rischiato di sistemare le bocce nelle apposite borse e di tornare ingloriosamente alle loro dimore. I sorprendenti Luigi Bergomi, Paolo Di Gianfrancesco ed Edo Vassalli (Bocciofila Riva San Vitale) li hanno tenuto sotto a lungo, fino all’11 a 10 in loro favore. Ma non sono stati capaci di concludere. Da quel momento la terna della Possaccio è entrata secondo logica nel piccolo lotto delle favorite per la vittoria finale. E così è stato. Il potenziale è elevatissimo. Il loro Club è stato recentemente promosso nella serie A del Campionato italiano e i tre hanno avuto, insieme con Massimiliano Chiappella e Roberto Signorini, un ruolo decisivo.

Ultimi a cedere sono stati gli ottimi Enrico Cambieri, Pasquale Diodato e Domenico Sabino della Minopriese la cui presenza sulle corsie della nostra regione, in tempi di normalità, è piuttosto frequente.

Discorso analogo per la Cadoraghese di Massimo Crippa, Simone Guzzetti e Giorgio Perego, terzi.

L’onore del Ticino è stato salvato dalla terna di Massimo Facchinetti, Marco Ferrari ed Eric Klein (San Gottardo). I primi due rincorrono con successo il piacere del gioco che li aveva visti straordinari protagonisti negli anni novanta. Klein è in un periodo di buona forma.

Un bilancio singolare. Cinquantadue le formazioni iscritte di cui diciotto italiane e trentaquattro svizzere. Solo tre svizzere tra le prime otto e solo una tra le prime quattro.

Domenica prossima, al Letzigrund di Zurigo, si assegnerà il titolo svizzero della disciplina individuale. È quello più importante, quello che si sogna più di ogni altro, quello più prestigioso poiché “esalta le qualità del singolo giocatore” come scrive Carla Ferrari nel suo saluto in qualità di Presidente della Pro Ticino casa madre. Lo organizza infatti per la settima volta il Club della città sulla Limmat.

Sono centocinquantasei i giocatori iscritti. La gara è strutturata su due turni preliminari il sabato pomeriggio. Sono interessate tutte le corsie della Federazione di Zurigo e quelle di Würenlos, la cittadina argoviese al confine con il Canton Zurigo. I trentadue atleti che avranno superato le insidie delle qualificazioni si ritroveranno domenica mattina per i sedicesimi di finale. Le fasi decisive ovviamente nel pomeriggio. Detentore del titolo è il grigionese Davide Bianchi in forza alla Centrale di Novazzano. L’ultimo dei sei vinti (sette sul campo) lo conquistò lo scorso anno a Lugano. Sarà impegnato inizialmente alle ore 17.00 sulla corsia numero 4 di Dietikon.