Le reazioni

La gioia bianconera: «Sono stati premiati i nostri sforzi»

La parola ai protagonisti del primo derby stagionale - Luca Gianinazzi: «Mi è piaciuto il carattere» - Bürgler: «Il 3-3 di Thürkauf ci ha fatto male»
I giocatori bianconeri festeggiano sotto la curva. © CdT/Gabriele Putzu
Fernando Lavezzo
29.09.2023 23:40

«Quanti anni di vita ho perso stasera? Io nessuno, forse i tifosi qualcuno in più», dice sorridendo Giovanni Morini. «Sono stato spesso infortunato e vi assicuro che si soffre di più sugli spalti. Il pubblico viene a vedere le partite di hockey per vivere delle emozioni forti e credo che stavolta nessuno dei nostri tifosi sia tornato a casa deluso. Siamo partiti male, l’Ambrì ha cominciato forte, ma alla fine i nostri sforzi sono stati premiati. Si è vista un’ottima reazione e alla lunga abbiamo meritato di vincere. Abbiamo creato tanto. La costante di queste prime partite di campionato è che non siamo abbastanza cinici. Nei nostri migliori momenti potremmo capitalizzare più occasioni. Questo ci renderebbe la vita più facile. Ma vincere un derby ai rigori è comunque bello ed emozionante. Va bene così. E complimenti a Juvonen».

Nessuno sconforto

Andare subito sotto di due reti dopo aver incassato tre sconfitte di fila avrebbe potuto far crollare i bianconeri. Che invece hanno reagito con veemenza. «Dopo la loro seconda rete, non ho percepito sconforto in panchina. C’era ancora tanto tempo a disposizione, eravamo sicuri delle nostre possibilità di vincere». Per due volte, nel terzo tempo, il Lugano ha dovuto ricacciarsi in gola la gioia per il gol del sorpasso, sempre annullato. «Anche quelle sono pur sempre emozioni», scherza Morini. «Quegli episodi ci hanno comunque dato tanta energia per affrontare al meglio l’overtime e i rigori».

Stasera i bianconeri saranno di scena a Kloten. Il derby può aver sbloccato la squadra? «Il click è una questione di dettagli nel quotidiano. Non basta una sola partita, ci vuole lavoro e costanza».

Santa pazienza

Chiusura con Luca Gianinazzi: «Abbiamo meritato questi due punti. La cosa che mi è piaciuta di più è il carattere. Non è stato facile andare subito sotto 0-2 in un primo tempo ben giocato. Abbiamo rincorso a lungo, spingendo tanto. Ci è mancato un po’ di cinismo, ma siamo rimasti pazienti nei momenti più complicati, credendo costantemente in quello che stavamo facendo. Per segnare tre reti c’è voluto tanto sforzo, in questo momento le cose vanno così. Dobbiamo accettarlo e lavorare per cambiare la tendenza. È stata una vittoria di squadra, poi chiaramente gli spunti individuali fanno parte dell’hockey».

Qui Ambrì: «Sul 3 a 2 siamo stati ingenui»

Sembrava la serata perfetta per i biancoblù. Soprattutto per Dario Bürgler, autore di una doppietta nei primi 6 minuti. Alla fine, però, a far festa è il Lugano, capace di tirare 43 volte contro le 11 dell’Ambrì. «Eppure avevamo la possibilità di vincere e dobbiamo essere arrabbiati per non esserci riusciti», ci dice il numero 87. «Dopo il 2-0 abbiamo speso troppo tempo nella nostra zona e incassato troppe penalità, permettendo ai bianconeri di rientrare in partita. In generale, non saprei neanche dire quanti cambi ho fatto in 5 contro 5. Non molti. Probabilmente non abbiamo fatto abbastanza, ma all’inizio del terzo tempo ci siamo comunque ritrovati avanti per 3 a 2. A quel punto avremmo dovuto portarla a casa, non dovevamo permettergli di pareggiare subito. Il 3-3 di Thürkauf ci ha fatto male. in momenti come questo dobbiamo crescere ancora molto. Andiamo via con un punto, ma non possiamo essere contenti».

«Dopo il 2-0 siamo stati condizionati da tre penalità ravvicinate, una delle quali ha anche permesso al Lugano di accorciare le distanze», afferma il capitano Daniele Grassi. «Quegli episodi ci hanno rotto il ritmo e hanno cambiato la storia della partita. Nel secondo tempo, i bianconeri hanno giocato molto meglio di noi e bisogna dargliene atto. Nel terzo, però, avevamo ripreso in mano il nostro destino segnando subito il 3-2. Purtroppo siamo stati ingenui nei momenti chiave. Tagliarsi le gambe da soli quando si sta per spiccare il volo è sempre una pessima idea. A quel punto le energie vanno sempre dall’altra parte. Nel complesso, è stato un derby ricco di emozioni. Peccato non essere stati abbastanza furbi. Dopo gli errori, non siamo mai riusciti a voltare subito pagina. Ce li siamo portati dietro». Il power-play leventinese resta impressionante: «Ci sta aiutando, ma è importante tornare a segnare in 5 contro 5».