Basket

La SAM fa visita all’Olympic Friburgo per difendere la vetta della classifica

Alex Martino: «È una partita molto importante, vogliamo rimanere soli davanti a tutti»
L'allenatore della SAM Robbi Gubitosa. ©CdT/Chiara Zocchetti
Mattia Meier
21.01.2023 06:00

Sedicesima giornata con «big match» nel menu per la Swiss Basketball League. Riposo di un turno per il Lugano (non un male per le corte rotazioni di Montini), mentre la SAM se ne andrà invece in terra burgunda a far visita all’Olympic Friburgo. Prima contro seconda, con in palio la vetta della classifica. Per i ticinesi poi, un banco di prova importante in vista della SBL Cup in arrivo tra una settimana a Montreux. Un concetto che ci ribadisce anche Alex Martino: «Per noi oggi è molto importante. Per il campionato, per rimanere soli davanti a tutti, ma anche per Montreux, perché ci permetterà di capire davvero a che punto siamo. Anche perché affrontiamo sì l’Olympic, ma è un Olympic particolarmente in forma, nelle sue ultime partite ha vinto con distacchi impressionanti». Nella sfida d’andata, giocata a fine ottobre, i ticinesi si portarono a casa i due punti (81-76) dopo uno scambio di colpi durato 40 minuti. I friburghesi non perdono da 5 partite. Il distacco medio nella striscia? 43,2 punti, compreso il +78 inflitto a Swiss Central. Fortuna allora che i burgundi tra una settimana non ci saranno, vien da aggiungere. Anche la Spinelli è in un buon momento di forma, lo testimonia il +41 inferto al Lugano in settimana nel derby. I giochi che contano arrivano però adesso, e servirà tenuta mentale: «La stagione scorsa ci ha insegnato molto - prosegue il playmaker massagnese -. Anche allora stavamo davanti a tutti e poi con, e dopo, la SBL Cup siamo crollati. Secondo me questo ci ha resi più forti, sia noi giocatori sia lo staff. Sono delusioni che se affrontate nel modo giusto ti permettono di crescere. E in spogliatoio questa crescita si sente, si percepisce». Crescita che è parte anche della stagione del nostro interlocutore. Promosso in quintetto sin dall’estate, con una campagna acquisti che ha portato in collina giocatori «lontani» dal suo ruolo, Martino ha sin qui risposto ampiamente presente, prendendosi il ruolo di playmaker titolare con piglio autorevole e sicuro. «Di questo devo ringraziare lo staff tecnico e i compagni, per aver creduto in me sin da inizio stagione e aver continuato a farlo strada facendo. La squadra, i ragazzi, hanno fiducia ed è una cosa che vedo e sento in campo ogni giorno, e questo è un grande stimolo - parliamo di giocatori con un curriculum non indifferente - mi motiva a dare il massimo per ricambiare la fiducia. È però vero che il difficile della stagione arriva ora, il momento di farsi trovare pronti è questo». Una decina di giorni fa è arrivato l’americano Bogues, di ruolo anche lui playmaker. Un «rivale» di ruolo, dunque uno stimolo, ma forse anche un sollievo a livello di pressione: «La voce che sarebbe arrivato un altro portatore di palla girava già da un po’. Sicuramente mi spinge a fare ancora meglio, ma sinceramente non la guardo in un’ottica personale. Siamo una squadra ambiziosa, avere un giocatore di valore in più nelle rotazioni non può che farci bene, va a beneficio di tutti. Lui è diverso da me, ha sicuramente più punti nelle mani, ma già si capisce che gli piace coinvolgere i compagni, ha buona visione di gioco e difensivamente sa come darti fastidio. Per me è un ottimo acquisto che ci permetterà di migliorare ancora».