Basket

La SAM spadroneggia, il Lugano manca il colpaccio

Serata agrodolce per le due ticinesi impegnate sui rispettivi campi di casa contro due formazioni romande – A Nosedo i padroni di casa annichiliscono il Neuchâtel, mentre all’Istituto Elvetico il Vevey supera i Tigers
Lo statunitense Shannon Bogues, nuovo acquisto della SAM Massagno, in azione. © CdT/Gabriele Putzu
Red. Sport
01.02.2023 23:37

Serata dai sentimenti contrastanti quella di oggi per le due ticinesi del basket maschile, impegnate entrambe tra le mura di casa nel 17. turno di campionato. Vittoria per la SAM contro Neuchâtel, sconfitta invece per il Lugano che all’Elvetico riceveva il Vevey Riviera. Filo comune delle due sfide il terzo quarto, che in entrambi i campi ha finito per fare da spartiacque per il risultato finale.

Sull’onda dell'entusiasmo

A giudicare dalla prima uscita post SBL Cup, la vittoria di domenica non sembra aver tolto la fame alla Spinelli. Anzi, seppur al cospetto di un avversario rivelatosi fin troppo malleabile, anche per merito dei padroni di casa va detto, i ticinesi si sono mostrati decisamente in palla per tutto il match. Controllato inizialmente e poi dominato in lungo e in largo fino alla sirena finale, sintomo di carattere e di una forma generale invidiabile. Fluidi in attacco, ermetici in difesa, i ragazzi di Gubitosa sono sembrati ulteriormente ringalluzziti dal successo in Coppa, che per quanto visto ieri sembra aver iniettato ancor più fiducia in un gruppo per niente toccato dall’«affaire» Kovac (Roberto), il cui taglio, nell’aria per altro da giorni, è stato annunciato ieri dalla società. Troppo insanabile lo strappo creatosi tra il nazionale rossocrociato e lo staff tecnico. In campo, la squadra della collina come detto ha preso presto il controllo del match. Un primo quarto «di studio» e poi la fuga ad inizio secondo quarto, con la doppia cifra di vantaggio raggiunta già al 13’ (31-20), grazie a Bogues, a quel punto già a quota 11 punti, e Marko Mladjan (12 nel primo tempo), abbastanza per permettere a Gubitosa di fare ampio sfoggio della sua rotazione dando fondo alla panchina concedendo così fiato a chi si era speso nel weekend di Coppa. Il verdetto finale è poi arrivato già nel terzo quarto, un gioco al massacro per la SAM, capace di tenere per 6 minuti i neocastellani al palo e costruire così un poderoso susseguirsi di massimi vantaggi. +20 dopo 120 secondi nel quarto (57-36), +30 a metà frazione (66-36) e un +40 sfiorato al suono della sirena del 30. minuto (80-41), cifra poi scollinata abbondantemente nell’ultimo quarto. Il modo giusto per lanciare la festa organizzata dal Comune per celebrare il primo trofeo della storia. Festa che si terrà domenica a Nosedo in occasione del match contro Monthey, con i saluti delle autorità prima della palla a due e la maccheronata offerta alla popolazione (invitata ad assistere anche alla partita ovviamente) a partire dalle 18.30.

Tigers belli a metà

È durata invece 20 minuti la resistenza dei Tigers, impegnati contro i finalisti di SBL Cup. Privi di Lawrence, Dell’Acqua e Bernardinello, oltre a Zinn sì in panchina ma solo per fare numero, i bianconeri hanno ceduto il passo nella ripresa ad un avversario altrettanto rimaneggiato (assenti Dubas, Sefolosha e pure coach Bavcevic). Troppo corta la coperta della compagine guidata da Montini, che ha visto i suoi ragazzi cedere il passo nel terzo quarto dopo un primo tempo comunque di qualità, durante il quale i padroni di casa hanno la testa avanti per tutto il tempo, seppur di misura. Troppi i rimbalzi offensivi concessi dal Lugano nella terza frazione, che hanno permesso a Vevey, imballato forse per le fatiche del fine settimana nei primi 20 minuti e poi salito di tono, di prendere il largo grazie ad un parziale di 29-10 nella frazione che ha spaccato in due il match e decretato, di fatto, la sconfitta bianconera.