Ciclismo

La staffetta rossocrociata si prende l’oro in Australia

La squadra svizzera si è laureata campionessa del mondo nella cronometro mista - Lo strapotere olandese è stato spezzato da una rovinosa caduta di Annemiek van Vleuten - Stefan Küng: «Sapevamo di poter fare una grande prestazione, dimostrando la nostra forza»
La premiazione della cronometro mista a Wollongong con la Svizzera sul gradino più alto del podio affiancata da Italia (seconda) e Australia. © AP/Rick Rycroft
Red. Sport
21.09.2022 13:37

Finora la Svizzera aveva collezionato un argento e un bronzo, portati a casa rispettivamente da Stefan Küng e da Marlen Reusser nella cronometro inaugurale. Ieri è arrivato anche il metallo più prezioso. Sì, la Svizzera si è laureata campionessa del mondo nella staffetta mista a cronometro ai Campionati del mondo di Wollongong, in Australia. Composta da Nicole Koller, Marlen Reusser, Elise Chabbey, Stefan Bissegger, Stefan Küng e Mauro Schmid, la squadra svizzera si è aggiudicata il titolo con un margine di 2’’92 sull'Italia e di 38’’40 sugli australiani padroni di casa. Gli elvetici hanno conquistato la terza edizione di questa gara speciale, che nel 2019 aveva incoronato i Paesi Bassi e la Germania nel 2021.

Bissegger trascinatore

A dare il la alla corsa sono stati gli uomini, lanciando i compagni di squadra con un vantaggio di 15 secondi, che gli elvetici sono stati in grado di mantenere fino al traguardo. Anche Elise Chabbey e Nicole Keller, specialiste della mountain bike, sono riuscite a sostenere il ritmo imposto da Marlen Reusser, medaglia di bronzo nella gara individuale. «Era fondamentale che riuscissimo a restare tutte e tre insieme», ha commentato a fine gara la stessa Marlen Reusser. I principali artefici del successo rossocrociato sono però stati Stefan Küng, giunto secondo domenica nella gara individuale, e Stefan Bissegger. Il 24.enne di Weinfelden ha fatto da vero trascinatore per gli svizzeri, mostrando tutta la sua potenza sulle strade australiane. «Sapevamo di avere nelle corde una grande prestazione dimostrandoci molto forti», il commento di Stefan Küng.

L’incredibile incidente

La vincitrice di tutti e tre i grandi Tour di quest'anno, l’olandese Annemiek van Vleuten, è stata invece la grande sconfitta della giornata. La campionessa olimpica a cronometro è stata vittima di una rovinosa caduta a terra pochi metri dopo la partenza, apparentemente a causa di un problema meccanico della sua bicicletta. In seguito al guasto, van Vleuten ha colpito violentemente il marciapiede procurandosi una frattura al gomito. Contusa e graffiata, la 39.enne si è alzata solo a fatica, aiutata da un membro della sua squadra. Il suo ritiro è stato un duro colpo per lo strapotere della squadra olandese e soprattutto per la stessa Annemiek Van Vleuten, una delle grandi favorite per la corsa su strada di sabato, ora per lei in dubbio. Perseguitata dalla sfortuna, prima dell’incidente di Van Vleuten la squadra olandese era già stata penalizzata dalla caduta della catena di Bauke Mollema nel corso del primo giro, comunque completato dal trio maschile prima del passaggio del testimone alle donne. Non riuscendo a rimontare la catena, Mollema ha dovuto cambiare bicicletta e lasciare che i suoi due compagni, Daan Hoole e Mathieu van der Poel, portassero a termine il lavoro da soli. Al termine della gara, gli olandesi si sono dovuto dunque accontentare di un quinto posto, a quasi 52 secondi dai rossocrociati. La medaglia di legno è andata infine alla Germania (+ 45''89).