Hockey

L'Ambrì ha scelto di dare la priorità alla difesa

I leventinesi, chiamati a sostituire Petan, anziché ingaggiare un altro attaccante hanno puntato sul terzino Michal Cajkovsky fino al termine della stagione - Il ds Alessandro Benin: «Abbiamo sondato tutto il mercato: lui era la scelta migliore» - Il 33.enne, però, nell’intero 2025 ha disputato solamente tre partite
©SOPA Images/Maksim Konstantinov
Alex Isenburg
12.11.2025 18:59

Non dev’essere stata, quella dell’Ambrì Piotta, una scelta affatto facile. Da un lato, infatti, i leventinesi hanno già subito 71 reti in 22 partite, sinonimo di terza peggior difesa dell’intero campionato. Dall’altro, però, sullo stesso arco temporale nessuno - all’interno della National League - ha raccolto meno gol da parte dei propri stranieri offensivi. E così, dopo aver congedato il deludente Nic Petan - e potendo sfruttare la pausa dedicata alla Nazionale - il club biancoblù è dovuto correre ai ripari sul fronte dei giocatori di importazione. Da qui il dilemma: difensore o attaccante? L’Ambrì ha optato per puntellare la retroguardia.

In cima al ranking dei candidati

Il nuovo tassello - che si inserirà negli ingranaggi della squadra a partire dall’allenamento di domani - risponde al nome di Michal Cajkovsky. Il 33.enne vestirà la maglia dell’Ambrì sino al termine della corrente stagione. Il direttore sportivo, Alessandro Benin, ci ha spiegato innanzitutto quali sono le sue caratteristiche. «Si tratta di un difensore two-ways dal fisico importante, ma Cajkovsky è altresì dotato di buone mani e un’ottima capacità di tiro. Inoltre - ha spiegato il ds - vanta una comprovata esperienza internazionale, giacché ha avuto modo di disputare tre Mondiali e due Olimpiadi con la Slovacchia, conquistando peraltro la medaglia di bronzo ai Giochi di Pechino del 2022».

La strategia dei leventinesi che ha portato a questa mossa è la seguente: «Volevamo ingaggiare un difensore, ma abbiamo comunque voluto sondare il mercato a 360 gradi, valutando attentamente anche gli attaccanti che erano disponibili. In questi casi - ha precisato Benin - si stila una sorta di ranking di tutti i vari candidati a disposizione e il nome di Cajkovsky era posizionato molto in alto in questa lista». Insomma, la ricerca condotta dal direttore sportivo biancoblù sembrerebbe aver dato i frutti sperati. «Riteniamo che lui sia la miglior scelta possibile, tenendo conto anche delle nostre esigenze. Siamo veramente soddisfatti di aver trovato questa soluzione, poiché il mercato - a stagione ormai inoltrata e tanto più in un’annata olimpica - non offre granché. Perciò - ha concluso - sono grato alla società che ci ha permesso di concludere questo affare».

«L’infortunio non era grave»

Il fatto che un giocatore del genere - autore di 194 punti nelle ultime otto stagioni trascorse nella KHL, con quattro club diversi - fosse ancora senza contratto, in qualche modo sorprende. Come mai si trovava in questa situazione? «Non lo nego - ha risposto Benin - la trattativa è stata lunga, perché il giocatore aveva diverse altre offerte sul tavolo. La sua volontà, tuttavia, era quella di venire in Svizzera al fianco della sua famiglia, siccome ha una bambina che è appena nata e un figlio ancora piccolo».

Balza all’occhio, però, che il difensore - che ha patito un infortunio, di natura a noi sconosciuta, all’inizio del mese di gennaio, con lo Spartak Mosca - ha giocato appena tre partite ufficiali nel 2025: la prima il 27 gennaio, per poi essere impiegato - nel giro di tre giorni - anche a fine marzo per due match di regular season. Successivamente, Cajkovsky non ha disputato i playoff con il suo ex club, né ha preso parte ai Mondiali con la Slovacchia. «L’infortunio non è stato grave e non ha richiesto alcun intervento chirurgico» - ha specificato Benin.

L’Ambrì, comunque, ha deciso di tutelarsi svolgendo dei test medici, ai quali vengono regolarmente sottoposti i giocatori biancoblù a inizio stagione. E, in questo senso, il club ha avuto delle rassicurazioni. «I test precauzionali che abbiamo condotto nella mattinata di oggi ci hanno indicato che le condizioni di Michal sono ottimali, ma non eravamo preoccupati. E lo ringrazio - ha aggiunto Benin - per aver accettato di passare attraverso queste verifiche, non è un qualcosa di scontato. Quando si firma un nuovo contratto si svolgono delle ricerche attraverso vari scout e allenatori per conoscere le condizioni atletiche del giocatore e spesso bisogna affidarsi esclusivamente a queste referenze».

Virtanen e Heed tirano il fiato?

Probabilmente, Cajkovsky necessiterà un po’ di tempo, prima di essere inserito nei meccanismi dell’Ambrì. Ma quando disporrà del necessario ritmo partita verrà impiegato al fianco di Virtanen e Heed oppure in sostituzione proprio di uno dei due stranieri di difesa?

Il finlandese e lo svedese – che capeggiano la classifica dell’intera lega, in termini di minutaggio a partita - potrebbero in ogni caso beneficiare del suo arrivo per tirare un po’ il fiato. «Le scelte di formazione - ha affermato il direttore sportivo biancoblù - spettano logicamente allo staff tecnico, che d’ora in avanti - con tre difensori e quattro attaccanti d’importazione - potrà contare su svariate possibilità. Le caratteristiche del nostro nuovo innesto sono note anche agli allenatori, che hanno avuto modo di valutarlo, tramite dei video, prima di chiudere la trattativa. Insomma, a proposito del futuro utilizzo di Cajkovsky - ha chiosato il ds - nutro piena fiducia nel nostro staff e nelle loro analisi».