MotoGP

L’anno della rinascita di Marquez ha per ora le fattezze di un incubo

Dopo un periodo particolarmente negativo, per il pilota spagnolo il 2023 doveva far rima con rilancio - Nonostante l’illusoria pole portoghese, però, il 30.enne è stato protagonista di un brutto incidente
La manovra azzardata di Marc Marquez sul circuito di Portimao ha causato un incidente che ha coinvolto anche Oliveira e Martin. © REUTERS/GIGI SOLDANO
Maddalena Buila
30.03.2023 06:00

«Per me è l’inizio di una nuova era». Ha usato queste parole, Marc Marquez, per lanciare la sua stagione 2023. Le ha pronunciate credendoci davvero, di fronte ai suoi fan e in vista della prima gara in Portogallo. E sarebbe stato bizzarro il contrario. Il pilota della Honda si è infatti presentato in splendida forma quest’anno. Gli incubi delle scorse stagioni, legati soprattutto ai tanti infortuni subìti, sembravano essere stati definitivamente messi alle spalle. Quelle quattro operazioni e i due casi di diplopia che lo hanno tenuto lontano dal paddock della MotoGP per molti, troppi weekend, parevano un lontano ricordo. «Il 2022 non è stato un buon anno, ma, dopo tutto il lavoro svolto, ho tanta energia e fiducia in vista della nuova stagione», la profezia di Marquez. Per il pilota di Cervera, insomma, i presupposti per dare vita a un’annata da sogno erano tutti lì. Uno scenario che in molti già pregustavano. Il ritorno dello spagnolo, d’altronde, si sperava potesse portare un po’ di pepe al campionato, infuocando un’accesa rivalità tra la sua Honda e le forti Ducati.

Prove ufficiali ingannevoli

«Sarà l’anno della rinascita», «Tornerà sul trono», «Si rialzerà più forte di prima», «Sarà quello di un tempo», alcuni titoli alla vigilia di Portimao. A cui si sono aggiunti altri che, invece, ci sono andati più cauti, limitandosi a sottolineare che, al di là di tutto, questa sarebbe stata una stagione cruciale per Marquez. Ed è proprio così. Purtroppo per lo spagnolo, però, i connotati del suo esordio 2023 non sono per nulla positivi. In realtà tutto era iniziato nel migliore dei modi. Le sensazioni dell’otto volte campione mondiale erano infatti buone dopo i primi test. Impressioni poi confermate durante le prove ufficiali del Gran Premio del Portogallo, dove Marquez ha staccato la pole position firmando al contempo il record del circuito in 1’37’’226.

Le conseguenze di una follia

Fin qui tutto bene. Sennonché, il pilota della Honda ha deciso di rovinare tutto durante la gara di domenica. Nel corso del terzo giro, il 30.enne di Cervera ha infatti ben pensato di tirare fuori dal cilindro una manovra a dir poco azzardata, andando prima a flirtare con Martin e poi a centrare in pieno il malcapitato Oliveira. «Ho fatto un errore - il mea culpa di Marquez al termine della corsa -. Non era mia intenzione: ho scelto la gomma dura all’anteriore e ho avuto un grande lock. Volevo andare a sinistra, non ho potuto sollevare la moto, ho evitato Martin ma non Oliveira. Mi scuso con Miguel e il suo team, l’importante è che lui stia bene». Il portoghese, in realtà, tanto bene non sta, dato che ha riportato una frattura all’anca e salterà sicuramente il GP d’Argentina. L’errore madornale è costato anche allo stesso spagnolo, fratturatosi il metacarpo e impossibilitato a partecipare alla prossima tappa del Mondiale. Il folle gesto di Marquez gli è inoltre valso una penalità di due long-lap. Dunque la pendenza è da considerarsi già appianata dato che in Argentina non gareggerà? No. Non per la FIM, quanto meno, che ha deciso che il pilota della Honda dovrà scontare la sua - lieve - pena non appena tornerà a correre. Oltre il danno anche la beffa. In molti lo hanno infatti pesantemente criticato per quanto ha fatto all’Autódromo Internacional do Algarve. «La sanzione a Marc Marquez è leggerissima. Ha fatto un mega disastro, mettendo in pericolo la vita di altri piloti. Può fare ciò che vuole con la sua, ma non con quella altrui», il duro commento del giornalista Carlo Pernat.

L’aggravante della recidiva

Oddio, non si può condannare qualcuno per un singolo errore. Il problema si crea però quando si tratta di un grande campione con enorme esperienza alle spalle e, soprattutto, quando subentra la recidiva. Perseverare autem diabolicum. Sono infatti diversi gli incidenti discussi del 93 della Honda. Tra i più recenti quello che coinvolse Martin due anni fa, in Gran Bretagna. Oppure quello in Argentina nel 2018, quando Marquez si rese protagonista di un’entrata azzardata su Valentino Rossi. L’asfalto bagnato generò una collisione che costrinse l’italiano al ritiro, mentre ai danni dello spagnolo sopraggiunse una penalità.

Se hai le tutte le carte in regola e decidi di giocare con il fuoco, d’altronde, devi per forza mettere in conto la scottatura. Che, nel caso del campione spagnolo, per ora fa rima con un esordio di una cruciale stagione dalle fattezze pressoché drammatiche.