Trail running

Lungo i gradini della funicolare rincorrendo l’ultimo sole del Brè

Nel mese di giugno del prossimo anno debutterà una nuova corsa in salita denominata «Run to the sun» – L’organizzatore Aaron Rezzonico: «Prove come questa, accattivanti anche dal profilo estetico, appassionano sempre più persone»
Il pilota ticinese Joel Camathias. © oksanarezzonicophotography
Nicola Pfund
15.07.2020 15:20

Acchiappare l’ultimo sole dalla vetta del monte Brè. Dal prossimo anno sarà possibile anche dopo avere scalato tutti i gradini che costeggiano la funicolare che da Cassarate portano all’ultima stazione, a 933 metri. Una nuova impresa sportiva denominata «Run to the sun». La gara è in programma il 26 giugno 2021 dalle 17 alle 22. Le iscrizioni apriranno a marzo, con 150 posti limitati. Dettaglio di non poco conto: la scalinata è normalmente inaccessibile al pubblico e il percorso può essere visionato solo dalla funicolare.

Sul monte Brè siamo saliti in tante maniere: in auto, in bus, in bicicletta, con la funicolare, a piedi. Ma una cosa è certa: non ci siamo mai stati percorrendo i gradini che affiancano i binari. E se mai l’avessimo fatto certamente non sarebbe stato di corsa. Per realizzare questa piccola impresa ci volevano l’iniziativa e l’intraprendenza di un organizzatore di casa nostra, il capriaschese Aaron Rezzonico, già noto nel mondo degli sport di resistenza per essere da alcuni anni alla testa dello «Scenic Trail». Ma anche dello «Stairways to Heaven», ovvero la gara che prevede la scarpinata sui 4.261 gradini della funicolare del Ritom e che quest’anno è in agenda il prossimo 24 ottobre. E allora, se due più due fa quattro, perché non organizzare una prova simile anche sulla suggestiva montagna del Luganese, dove la rossa funicolare fa su e giù dalla cima del monte da oltre un secolo?

«In questi ultimi anni – ci spiega Rezzonico – sono nate diverse prove. Tante però risultano un po’ insignificanti dal punto di vista estetico. Cerco sempre di proporre delle gare particolari, delle sfide che si possano ricordare nel tempo, da raccontare per poter dire “Io c’ero”. Ad esempio quella del Ritom, nata sei anni fa e che rappresenta un unicum in Svizzera. Quella del Brè è però una scalinata meno impegnativa della sorella leventinese, si adatta quindi a tutti, pur essendo anch’essa molto panoramica».

Un nuovo trend

«Il percorso – spiega Rezzonico – segue esattamente il tracciato della funicolare Lugano-Monte Brè nei due tratti, quindi da Cassarate a Ruvigliana e da qui alla Vetta a 933 m. In tutto 1,6 km con 624 m di dislivello per raggiungere la montagna più soleggiata della Svizzera oltre che un punto d’osservazione dei più belli della regione».

Sfide particolari come questa sembrano piacere sempre di più alla gente: «Sappiamo che ci sono tante belle gare su strada in Svizzera», afferma il promotore dell’evento. «Tuttavia, credo che alla lunga, magari dopo avervi partecipato più volte, queste prove non portano più nuove emozioni. Oggi c’è un movimento di persone più ampio, anche se non preparatissimo dal punto di vista sportivo, che cerca nuove sfide non di rado per sfuggire alla monotonia della vita quotidiana. Sfide in cui impegnarsi e da raccontare agli amici e ai parenti. La corsa sulla scalinata del Brè si inserisce pienamente in questo nuovo trend».

Sforzo controllato

Per affrontare queste prove servono alcune qualità, come evidenzia Aaron Rezzonico: «Certamente è necessario avere una buona resistenza di base, visto che l’impegno si aggira attorno ai 30-50 minuti a dipendenza delle capacità. È poi importante saper gestire bene lo sforzo, perché salendo è facile andare in acido lattico. Consiglio quindi un ritmo sostenuto ma uniforme, “controllato”, per non cedere a metà gara. È però uno sforzo adatto a tutti coloro che sono mediamente allenati».

La testimonianza di Camathias: «È una sfida con se stessi»

Negli scorsi giorni la scalinata è stata testata da alcuni atleti. Tra di loro anche il pilota ticinese Joel Camathias, che da qualche anno affianca alla passione per i motori quella della corsa e del trail running. «Percorrere il tracciato della funicolare del Brè è stato divertente. Un’avventura relativamente breve, ma molto intensa», racconta Joel. «Non avevo mai percorso un tratto così impegnativo, con una tale pendenza e con così tanti scalini. Viste le mie lunghe leve, pensavo di poter fare due gradini alla volta, ma ho subito abbandonato l’idea. L’intensità era molto elevata e la mia tecnica non è ancora delle migliori, ma ho comunque cercato di mantenere un ritmo costante per tutta la salita. La cornice è molto suggestiva. Ad un tratto ho intravisto una piscina privata e ho avuto il desiderio di tuffarmi. Scherzi a parte, è una sfida con il proprio corpo e la propria mente. La corsa a piedi è più faticosa delle gare in auto, ma la concentrazione richiesta, la durata delle uscite, l’analisi del percorso e le variabili delle condizioni sono paragonabili».