Calcio

Mahou si presenta: «M'ispiro a Eden Hazard»

Il neoacquisto del Lugano, ex Losanna e Nizza, si è raccontato a poche ore dalla supersfida con l'Inter e a meno di una settimana dall'inizio del campionato
Hicham Mahou, 23 anni, ha firmato un contratto di quattro anni con il Lugano. ©Keystone/Pablo Gianinazzi
Massimo Solari
11.07.2022 20:30

Il Lugano lo ha voluto fortemente. «E quando vieni corteggiato in modo così insistente è difficile negarsi» ammette. Lui è Hicham Mahou, 23 anni e nuova pedina offensiva di Mattia Croci-Torti. A poche ore dal super test con l’Inter e a meno di una settimana dall’inizio del campionato, l’ex Losanna si è raccontato.

Le basi, innanzitutto. «M’ispiro a Eden Hazard. È vero, è reduce da un paio di stagioni complicate con il Real, ma il suo estro e la sua forza nell’uno contro uno mi hanno sempre ispirato. Di lui ho visualizzato centinaia di video su Youtube». E la squadra del cuore? «Il Barcellona, senza dubbio». La fantasia da un lato, il prestigio internazionale dall’altro. Ebbene, Hicham Mahou e il Lugano - in fondo - rappresentano entrambe le dimensioni. Okay, forse esageriamo. Ma le qualità del laterale offensivo ex Losanna, così come la partecipazione del club alle qualificazioni della Conference League, non si discutono.

«Sì, se ho scelto i bianconeri è anche perché qui potrò battermi per prendere parte a una coppa europea» conferma il giocatore nella pancia di Cornaredo. «Non potevo fare scelta migliore, naturalmente considerata la retrocessione della mia vecchia squadra e soprattutto per la progressione della mia carriera. Era il momento di cambiare aria, di provare qualcosa di nuovo. E il Lugano, ancora prima che lo scorso campionato finisse, si è fatto avanti in modo insistito». Quanto insistito? «Beh - sorride Mahou - direi che a fronte di tre o quattro chiamate si può parlare tranquillamente di corteggiamento. E, sotto sotto, a ogni calciatore piace essere corteggiato».

La passione del Crus

A spingere in particolar modo per l’innesto di Mahou - superando la concorrenza agguerrita del Grasshopper - è stato il tecnico. «Il sincero interessamento e la fiducia precoce di Croci-Torti mi hanno fatto riflettere molto e infine convinto» osserva Mahou: «Il Crus è un allenatore coinvolgente. Che sa quello che vuole raggiungere con i suoi giocatori. Non solo. Con il suo grande trasporto ha un effetto benefico sulla squadra. Perlomeno è quanto ho avvertito ed è esattamente ciò di cui avevo bisogno».

Questione di feeling, dunque. Così come molto positiva era stata l’intesa con Lucien Favre, primo tecnico a credere in Mahou. A Nizza, nell’autunno del 2016. «Che grande allenatore. Davvero» sottolinea l’esterno franco-marocchino. «Parliamo di un tecnico capace di trascinare i suoi uomini. Grazie ai modi e soprattutto a un progetto di gioco entusiasmante». Con un giovanissimo Mahou, per l’appunto, la sintonia era stata immediata. E per certi versi pure con Mario Balotelli, già compagno di squadra del neobianconero. «Di Mario serbo solo buoni ricordi. Ho conosciuto un giocatore incredibile, con qualità tecniche immense. Ed è un peccato che abbia fatto parlare di sé più fuori dal campo. In realtà, credo che in pochi conoscano veramente Balotelli. Una persona buona e divertente».

Ritorno alle origini

A divertire i tifosi del Lugano dovrà invece essere Mahou. Reduce da una stagione da laterale, con compiti perlopiù difensivi, e però acquistato per ravvivare l’attacco bianconero. «Mi sono fatto conoscere come ala offensiva e sono felice di potermi calare di nuovo in quello che è stato il mio primo ruolo». Ma come la mettiamo con le due settimane di ritardo sulla tabella di marcia? «Effettivamente ho meno giorni di preparazione nelle gambe. A Losanna mi sono allenato a parte con un preparatore fisico. L’intensità che ho trovato in occasione delle prime sedute con i nuovi compagni era però tutt’altra cosa. Insomma, avrò bisogno di un certo periodo per ritrovare le migliori sensazioni sul piano atletico. Ma la cosa non mi preoccupa. Sento di non essere lontano dal poter sostenere un match intero».

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