Sci

Marco Odermatt non ha perso il vizio di vincere

Il fenomeno rossocrociato si è imposto nel gigante d’apertura di Sölden - «È stato l’inizio perfetto, anche se nella seconda manche ho rischiato di cadere»
La stagione del nidvaldese è cominciata alla grande. © keystone/Gian Ehrenzeller
Red. Sport
23.10.2022 19:48

Marco Odermatt non ha perso il vizio: «È stato l’inizio perfetto», afferma. Impossibile dargli torto. Vincitore del gigante d’apertura a Sölden per il secondo anno di fila, oggi il rossocrociato ha lanciato alla grande la nuova stagione di Coppa del mondo. «Ho disputato una buonissima gara. Nella seconda manche le condizioni della neve, morbida e segnata, erano difficili da gestire. È stata dura, in due o tre porte ho commesso errori, ma li avevo messi in conto».

Al traguardo, il campione olimpico della specialità a Pechino 2022 ha rifilato 76 centesimi allo sloveno Zan Kranjec, secondo classificato. Un margine impressionante, tenendo conto delle sbavature a cui si riferiva lo stesso fenomeno nidvaldese. «Ho attaccato malgrado tutto. È andata bene, posso ritenermi fortunato di essere rimasto in piedi», aggiunge Marco. «È stata una battaglia, ma sono molto contento. Quella di Sölden è una tappa speciale per tutti quanti. È la prima dopo una lunga estate. È bello vedere che il lavoro svolto ha dato subito i frutti».

Vincitore dell’ultima generale di Coppa, Odermatt salterà il parallelo di Lech/Zuers in programma a metà novembre. «Voglio concentrarmi sulla velocità. Mi concederò una breve pausa, poi lavorerò a livello fisico e sugli sci». Il tutto per essere competitivo nelle prove di Lake Louise in calendario dal 25 al 27 novembre.

Il dodicesimo sigillo

Marco Odermatt ha dunque ripreso da dove aveva lasciato in primavera. Era stato lui, infatti, a imporsi nell’ultimo gigante dello scorso marzo a Meribel. L’elvetico ha così firmato il suo nono podio consecutivo in questa specialità, dopo le prestazioni impeccabili nel 2021-22 (8 «top 3» in altrettante gare). In testa dopo la manche iniziale, il 25.enne ha ottenuto la dodicesima vittoria in Coppa del mondo (l’ottava tra le porte larghe) e il 30. podio in 99 gare disputate.

Dietro Zan Kranjec, il podio è stato completato dal norvegese Henrik Kristoffersen, che ha così brillato nel suo debutto sulla nuova marca di sci di Marcel Hirscher (Van Deer). Altri due suoi connazionali hanno destato un’ottima impressione, con Lucas Braathen e Rasmus Windingstad rispettivamente al quarto e al quinto posto.

Settimo rango per Meillard

Quarto nella prima manche, Loïc Meillard ha limitato i danni sul secondo tracciato. «Ho sentimenti contrastanti. Questo settimo posto è il mio secondo miglior piazzamento qui dopo il quinto nel 2020, ma il podio era ipotizzabile. Purtroppo ho affrontato male il muro nella seconda manche», ha spiegato il neocastellano, giunto a 22 centesimi dal terzo posto.

In assenza di Justin Murisier, non ancora recuperato dopo l’operazione all’ernia del disco, altri due svizzeri sono riusciti a piazzarsi nei primi trenta. Gino Caviezel, terzo nel 2020 e quarto nel 2021 a Sölden, si è dovuto accontentare di un modesto 21. rango. Livio Simonet, 25. con il pettorale numero 44, ha guadagnato i suoi primi punti in Coppa del mondo.

Le donne devono attendere

Quella di ieri è stata l’unica gara del weekend austriaco. Il gigante femminile, previsto per sabato, è stato annullato. L’ultima cancellazione nel tradizionale prologo di Sölden risaliva al 2018, quando la gara maschile non partì. La decisione è arrivata poco prima delle 8.00, anche se gli organizzatori avevano inizialmente annunciato che la partenza della prima manche sarebbe stata semplicemente posticipata di un’ora. Decisive la nevicata notturna e le previsioni avverse per la giornata. La pioggia battente si è trasformata in neve a partire dai 2.500 metri di quota su una parte del ghiacciaio del Rettenbach. Venerdì erano già stati cancellati gli allenamenti a causa del forte vento che impediva il funzionamento degli impianti di risalita. «È successo quello che temevamo, ossia il peggio. La pioggia e la neve hanno bagnato la pista. In queste condizioni è difficile trasportare la neve. È anche molto pericoloso per i battipista viaggiare su una tale pendenza», ha spiegato Markus Mayr, direttore di gara FIS femminile.

A Zermatt manca la neve

Anche il calendario della Coppa del Mondo maschile ha già subito delle modifiche. Le corse previste per il 29 e 30 ottobre a Zermatt/Cervinia sono state annullate per motivi di sicurezza e per la mancanza di neve nella parte bassa del percorso, che doveva essere inaugurato in questa occasione. Resta da vedere se la pista Gran Becca sarà in grado di ospitare le discese femminili del 5 e 6 novembre. L’ispezione è prevista per mercoledì. Domenica scorsa la FIS aveva concesso agli organizzatori un rinvio di sei giorni per rendere la pista agibile. Ma le temperature ancora elevate hanno impedito di produrre artificialmente la neve mancante. «Abbiamo lavorato tanto nelle ultime settimane, negli ultimi mesi. Siamo pronti a livello logistico e organizzativo. E ultimamente abbiamo fatto di tutto per preparare la parte inferiore della pista. Ma alla fine dobbiamo ammettere che la natura è più forte dell’uomo», spiega il capo del comitato organizzatore Franz Julen. La FIS ha già annunciato che queste due gare maschili non saranno recuperate in questa stagione. La prima discesa è prevista il 25 novembre in Canada.