Master, tra qualche clamore prevale la classe pura

Ci sono volute due finali palpitanti (quella maschile finita addirittura alla mano supplementare) per assegnare i titoli più ambiti della stagione. Rodolfo Peschiera e Anna Giamboni sono i «maestri» incoronati dal torneo della Federazione Svizzera di Bocce al termine di un Master che ha premiato classe e regolarità di due atleti esperti.
Amos Bongio, che aveva chiuso al 9. posto nella classifica FSB, si è rivelato un ripescaggio di tutto rispetto. La sua entrata in scena è stata una conseguenza del clamoroso forfait di Davide Bianchi, bloccato nelle ultime ore dal mal di schiena. E l’esponente della Sfera si è difeso con orgoglio nel gruppo di ferro completato da Peschiera, Klein e Fiocchetta, fino a raggiungere l’atto conclusivo con un sonoro 12-0 su Klein nello spareggio e un altrettanto convincente 10-4 su Gianinazzi in semifinale.
«Rudy» di ghiaccio
Le ambizioni di Bongio, che ci ha giustamente creduto fino in fondo di realizzare il colpaccio, si sono infrante su uno dei giocatori più completi del circuito, Rodolfo Peschiera, che ha vinto i due scontri diretti che lo hanno opposto al bravo Amos. Nella prima partita, nonostante un recupero dallo 0-6 al 6-6, Bongio si è arreso al fenomeno della San Gottardo per 6-12. Ma il rammarico più grande resta nella mano supplementare della finalissima, che l’abituale compagno di Ryan Regazzoni ha perso per un soffio, dopo aver condotto per 7-3. «Rudy», sul 9-9 dopo 10 giocate, l’ha chiusa grazie alla sua calma glaciale, addirittura fissando il punteggio sul 12-9.
Due ticinesi sul podio
Peschiera e Bongio hanno fermato la corsa alla finale di Valentino Ortelli e Aramis Gianinazzi in modo piuttosto repentino. Il portacolori della Ideal, a razzo nei primi due turni, e il colpitore di Biasca hanno faticato a trovare gli argomenti per mettere sotto pressione i due giocatori italiani e hanno chiuso al terzo posto. Per l’esponente del Torchio, vincitore nell’ultima edizione del 2019 a Zurigo, è una conferma di continuità.
Gli esperti e l’esordiente
Roberto Fiocchetta ed Eric Klein erano attesi nel tabellone finale, ma già lo scontro diretto del primo turno ha forse condizionato il loro cammino. Il giocatore del Torchio ha poi trovato un Bongio in giornata di grazia, mentre nel derby della Gottardo il neocastellano ha concesso a Peschiera il privilegio di recuperare dallo 0-5 fino a vincere 11-6. È stato impegnativo anche il percorso di Gregory Bianchi, che a soli 20 anni ha avuto il merito di disputare il suo primo Master. Due sconfitte con Ortelli intervallate da una bella vittoria su Scura, frutto soprattutto di un’ottima fase di accosto.
Ora è una donna da record
Nessuno aveva vinto 5 Master fino a sabato. Anna Giamboni è andata in fuga e ha lasciato a 4 titoli Davide Bianchi e Roberto Fiocchetta. L’esperta giocatrice della Gerla, che due giorni prima aveva compiuto 57 anni, si è fatta un bellissimo regalo di compleanno con due prodezze che fotografano il suo cammino. Dapprima ha eliminato per 12-0 la favorita Laura Riso, poi ha girato la finalissima nell’ultima mano, passando dal 7-9 al 10-9 contro la rivelazione Alice Bernaschina. E la regola delle 10 giocate, utilizzata nel 60% delle partite, ha reso il Master ancora più palpitante, anche se ha messo a dura prova i nervi dei protagonisti. E anche l’emozione che ha coinvolto le esordienti del BC Dietikon Sonia Cinicola e Maria Marra.