Il personaggio

Messi contro Lewandowski, parla Zibi Boniek

Questa sera si affrontano Argentina e Polonia: in palio c’è un posto negli ottavi di finale – L’ex nazionale: «Non è mai evidente realizzare una rete a un Mondiale»
Tutta l’emozione di Robert Lewandowski dopo la rete, la prima per lui a un Mondiale, messa a segno contro l’Arabia Saudita. ©EPA/RONALD WITTEK
Maddalena Buila
30.11.2022 06:00

Lionel Messi contro Robert Lewandowski. Questa sera, allo Stadium 974, si affronteranno Argentina e Polonia. In palio c’è un posto negli ottavi di finale. Della «Pulce» e della sua Albiceleste si è parlato molto, moltissimo, soprattutto alla luce della clamorosa sconfitta rimediata dagli uomini di Scaloni all’esordio mondiale per mano dell’Arabia Saudita. Poi, con un’enorme pressione sulle spalle perché ben consci di non poter nuovamente sbagliare, Messi e compagni si sono rifatti contro il Messico. A segno, lo scorso sabato, anche la stella del PSG. Un’esultanza di gioia mista a commozione, la sua. Comprensibilmente. Toppare la qualificazione agli ottavi di finale, per la sua Argentina, sarebbe stato uno smacco enorme, considerato che di fatto è una delle favorite per la conquista del trofeo. E sempre quattro giorni fa, un fiume di emozioni ha travolto anche Robert Lewandoswki, autore della decisiva rete del 2-0 contro l’Arabia Saudita.

Dopo 634 reti

Un gol, per il 34.enne di Varsavia, pesante quanto un macigno. Nonostante in carriera abbia segnato una marea di reti, quella realizzata contro l’Arabia Saudita ha avuto e avrà per sempre una valenza speciale. Oltre ad aver permesso alla Polonia di fare un passo verso gli ottavi di finale, prendendosi momentaneamente la testa del gruppo C, il gol realizzato all’82. minuto era infatti anche il primo ad un Mondiale per la star del Barcellona. Dopo 634 reti Robert Lewandowski ce l’ha dunque fatta. Un traguardo accompagnato da un forte abbraccio coi compagni, una scivolata sull’erba dell’Education City Stadium e poi un piccolo momento intimo a capo chino. Sì, «Lewa» è stato protagonista assoluto durante i suoi anni al Bayern Monaco, e ora si sta facendo amare anche dai tifosi blaugrana. Ciononostante, l’emozione scaturita da un gol così importante ha finito per sopraffarlo. E il bomber del Barcellona non ha nemmeno tentato di trattenerla, scoppiando in lacrime per aver - di fatto - sfatato una maledizione. Già, perché per la Polonia, ad un Mondiale, il 34.enne non era finora mai riuscito a rivelarsi decisivo. Dati alla mano, infatti, le Aquile Bianche non centrano gli ottavi dal 1986.

Rendimenti tra club e nazionale

Per l’ex centrocampista della Polonia, nonché attuale vicepresidente della UEFA Zbigniew Boniek, fare bene (anzi, benissimo) con il proprio club per poi faticare in Nazionale non è un aspetto fuori dal normale: «Bisogna sempre tenere in considerazione il fatto che segnare un gol in una competizione come la Coppa del Mondo non è per nulla evidente - ci spiega -. Spessissimo Lewandowski è stato decisivo per la Polonia grazie alle sue reti. E poi chissà, magari questa sera ci regalerà una tripletta e domani si parlerà di tutt’altro». Il Mondiale in Qatar, peraltro, sarà l’ultimo grande ballo di campioni come Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar, Modric e Busquets, giusto per citarne alcuni. Ma anche per l’ex bomber del Bayern Monaco questa potrebbe essere l’ultima chiamata, considerando che fra quattro anni approccerebbe l’edizione in Messico, Stati Uniti e Canada con ben 38 primavere sul groppone. «Onestamente non ci ho mai pensato - prosegue Boniek -. Non so se questo sarà il suo ultimo Mondiale. Per il momento ciò che è certo è che Lewandowski non si è ancora espresso al proposito. Spetterà a lui comunicarlo al momento opportuno e, fintanto che non lo avrà fatto, il mondo intero ha poco da commentare».

Non so se questo sarà l'ultimo Mondiale di Lewandowski, spetterà a lui dirlo al mondo al momento opportuno
Zbigniew Boniek, vicepresidente UEFA

«Oggi ci si giocherà tutto»

Questa, d’altronde, sarà musica del futuro. Nel frattempo la Polonia vuole scrivere nuove sinfonie. A partire da stasera. «Finora la squadra ha fatto quello che ci si attendeva - analizza Boniek -, mettendo in cascina 4 punti. Il problema, semmai, l’ha creato l’Argentina: se avesse battuto l’Arabia Saudita sarebbe stato meglio (ride, ndr). Ma non è il momento per queste riflessioni. Stasera ci si giocherà tutto e domani si potranno fare le analisi del caso. Stilando anche gli eventuali giudizi». E comunque andrà la sfida tra Messi e Lewandowski, il 974 spera in nuove lacrime di gioia. Indipendentemente da chi le piangerà.

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