La storia

«Mi piacerebbe seguire le orme di nonno Clay»

Sofia Giorgetti-Regazzoni ci racconta del suo amore per il mondo delle quattro ruote e del suo sogno sempre più concreto di entrare in F4
La giovanissima pilota ticinese 15.enne Sofia Giorgetti-Regazzoni.
Maddalena Buila
20.04.2023 06:00

Ha solo 15 anni, ma le idee chiare. «Il sogno è diventare pilota ed entrare nei campionati che più contano». D’altronde le origini di Sofia Giorgetti-Regazzoni non mentono, i motori fanno parte della sua esistenza sin da piccola.

Compirà 16 anni il prossimo 8 giugno. 16 come il numero del suo idolo, Charles Leclerc. «Dunque puoi immaginare quanto io sia triste per questo inizio di stagione!». È iniziata parlando di F1 la nostra chiacchierata con Sofia Giorgetti-Regazzoni. Un aspetto che non sorprende, dato che il mondo dei motori occupa un’enorme fetta della vita di Sofia.

«Ho iniziato ad appassionarmi alle quattro e alle due ruote sin da piccola - racconta -. D’altronde sono cresciuta in un ambiente in cui si respirava automobilismo quotidianamente. Purtroppo non ho mai avuto la fortuna di conoscere mio nonno Clay, ma mi ispiro tanto a lui. Ho iniziato a praticare il go-kart quando avevo 7 anni, assistendo spesso ai GP». Il sogno di Sofia è entrare nel mondo della F4, obiettivo che potrebbe concretizzarsi già l’anno prossimo, dato che la FIA ha lanciato un campionato femminile. «È sicuramente un traguardo che vorrei raggiungere. Anche se, in realtà, un obiettivo l’ho già realizzato in ottobre, quando ho potuto partecipare al corso di pilotaggio della scuola Winfield dove ho guidato una monoposto di F4 per la prima volta. Un’esperienza incredibile. A chi ritiene che questo non sia uno sport faticoso, beh, consiglio di provare l’ebbrezza di salire su un mezzo simile, sono convinta si dovrà ricredere (ride, ndr). La pressione sui polsi e sul collo, oltre alla potenza da esercitare sul freno, è altissima».

L'obiettivo è entrare nel campionato FIA di F4, potendo correre su auto eccezionali
Sofia Giorgetti-Regazzoni, pilota ticinese

Sofia frequenta il primo anno del liceo e, oltre alle corse, si dedica al mondo dello sci a livello agonistico. Due sport che hanno in comune la velocità. «Un aspetto che amo moltissimo. Nonostante sciare mi piaccia tanto, nulla però supera il mondo dei motori. Anche perché, a differenza di quanto magari si possa pensare, sulle piste c’è molta più competizione di quanta se ne trovi sui circuiti. E io ho già fatto la mia scelta. Mi dedicherò sempre di più alle automobili. A côté porterò comunque sempre avanti i miei studi, che mi piacerebbe indirizzare verso la psicologia».

Anche perché, lo si sa, il mondo delle corse richiede parecchi sacrifici dal punto di vista pecuniario. «Eccome - ci conferma Sofia -. È la ragione per cui quest’anno non ho potuto iniziare con i test già ai primi di marzo posticipandoli a questo mese. C’era infatti penuria di sponsor. Ora ne abbiamo trovati due, riuscendo a scendere in pista in questi giorni per i test al Paul Ricard di Le Castellet».