Automobilismo

Al Rally Ronde del Ticino non mancherà la qualità

Il 7 settembre in gara anche vetture da campionato del mondo e i big elvetici Ivan Ballinari e Sébastien Carron
Sébastien Carron e Ivan Ballinari: per il romando e il ticinese cinque titoli svizzeri in due. (Foto Jürg Kaufmann)
Red. Online
28.08.2019 09:21

CHIASSO-BALERNA – Due passaggi di velocità pura in Valcolla, tre a Isone e la prova speciale che verosimilmente deciderà tutto – quella conclusiva – al Penz, a due passi o poco più da quel Corso San Gottardo a Chiasso dove si svolgerà la premiazione. Il tutto fra le 10 del mattino e il passaggio dal tardo pomeriggio alla prima serata di sabato 7 settembre, giorno in cui andrà in scena il Rally Ronde del Ticino, penultima tappa di un campionato svizzero che ha già assegnato il titolo – per la seconda volta in carriera e seconda consecutiva – al pilota malcantonese Ivan Ballinari.

Saranno 48 e qualche centinaio di metri i chilometri di velocità pura che complessivamente gli equipaggi iscritti saranno chiamati ad affrontare. «Sono sicuro che come sempre piloti e navigatori sapranno offrire un bello spettacolo agli spettatori che vorranno seguire dal vivo la corsa di casa nostra, che fra l’altro giunge alla sua ventiduesima edizione», annota Max Beltrami, organizzatore – o piuttosto anima e cuore – del Rally Ronde del Ticino. «È da mesi che ci stiamo dando da fare per riproporre una gara che sia all’altezza della sua tradizione e se ci siamo riusciti ancora una volta, non posso che ringraziare prima di tutto coloro che danno una mano al comitato organizzatore», prosegue Max Beltrami.

Come siamo messi con il cast, adesso che è passata la data limite per iscriversi, fissata all’ultimo lunedì? Ancora la parola a Max Beltrami: «Rispetto ad altre edizioni decisamente più frequentate, siamo scesi quest’anno a una cinquantina di equipaggi e a cinque vetture storiche. Ciò non toglie però nulla al fascino di una gara come il Rally Ronde del Ticino, anche perché al via si schiereranno quattro WRC, le vetture che partecipano al campionato mondiale di questa spettacolare specialità dell’automobilismo da competizione. Quindi, ecco che saranno in lizza due Citroën DS3 WRC degli equipaggi di casa nostra Mirco Puricelli-Nicola Medici e Franco Bernardazzi-Silvio Lubello, nonché una Hyundai I20 WRC e una Ford Fiesta WRC degli italiani Kevin Gilardoni-Corrado Bonato e Andrea Crugnola-Moira Lucca».

Poi ecco anche le R5, a iniziare dalla Skoda Fabia di Ballinari e del suo navigatore Giusva Pagani e dalla WV Polo del pilota romando Sébastien Carron, in gara per i colori della Dmax Swiss e insieme a Lucien Revaz. A chi magari non lo ricordasse, rammentiamo che Sébastien Carron ha conquistato il titolo svizzero nel 2014, 2016 e 2017, tanto per gradire. Di conseguenza, la qualità non mancherà proprio all’edizione del Rally Ronde del Ticino che vivremo fra qualche giorno.

«Questa è indubbiamente una nota confortante – sottolinea allora Max Beltrami – perché vuol dire che la sua formula continua a essere apprezzata anche dai migliori equipaggi del panorama elvetico. I chilometri di velocità pura di per sé sono una manciata, oltretutto su due sole zone di gara, appunto in Valcolla e a Isone, più una terza finale al Penz. Proprio queste caratteristiche del Rally Ronde del Ticino permettono però agli appassionati di vivere e apprezzare un vero e proprio concentrato di spettacolo rallystico, oltretutto senza dover fare chissà quali spostamenti per seguire di persona le prove speciali in programma. Quindi, mi aspetto che gli appassionati e non solo loro si godano la giornata di gara del 7 settembre dal vivo, tanto più che l’accesso sarà gratuito anche per la tratta del Penz, introdotta un anno fa e seguitissima dal pubblico, accorso in massa per assistere al gran finale della corsa di casa nostra valida per il campionato svizzero».