La bionda slovacca a fianco dei campioni svizzeri

CDT MOTO - Intervista a Julia Fadlerova, attiva nel management amministrativo del Team Carxpert
Julia Fadlerova è tra le ragazze più fotografate nel paddock.
Marco Colandrea
17.06.2016 00:30

Julia Fadlerova parla della sua esperienza nel Motomondiale dove è già una veterana e della sua passione per le due ruote. Con una lunga esperienza di ragazza immagine, Julia, di origine slovacca, è attualmente in forze nel team Carxpert a fianco di Tom Lüthi, Domi Aegerter e Robin Mulhauser, i tre piloti della squadra di Fred Corminbeuf che prendono parte al mondiale Moto2. Con un passato da modella, ora si occupa di management amministrativo. L'abbiamo intervistata per i lettori del "Corriere" appassionati alle corse in moto. 

In questa stagione sei ancora nel Motomondiale? Da quanti anni sei presente nel paddock della MotoGP?«Sì sono tuttora impegnata con il team svizzero della Moto2, il "Team Carxpert Garage Plus Interwetten" con i 3 piloti svizzeri Tom Lüthi, Domi Aegerter e Robin Mulhauser. È già 9 anni che faccio tappa fissa nel paddock del Motomondiale. Ho iniziato nel 2008 con Tom Lüthi e da quel momento ho passato tutte le stagioni in struttura con lui. Dalla passata stagione ci siamo uniti al team di Fred Corminboef, nel quale, scherzando ci siamo definiti "swiss-mafia": devo ammettere che in questo team sono molto contenta».Quando sei stata la prima volta nel paddock della MotoGP?«La prima volta è stata nel 2002. Sono stata anche "ombrellina'' di Valentino Rossi nel 2006, anche se inizialmente, svolgevo il ruolo di ragazza immagine solo sul circuito ceco di Brno, dove sono a casa. Ogni anno non vedevo che la MotoGP facesse tappa al Masaryk».Da quando ti piacciono le moto?«Ho sempre amato l'adreanalina e la velocità, nel Motomondiale amo soprattutto come tutte le persone sono disciplinate, come ''tante api che lavorano per la regina''. Qui tutto ha il suo perché, il suo tempo, ed è organizzato impeccabilmente. Non vi mentirò, mi ha sempre affascinato Valentino Rossi. Ogni volta che sale sul podio, mi siedo vicino ai box per osservare quest'uomo dall'incredibile forza, che con il solo sorriso, riesce a ringraziare tutti i suoi fan e appassionati di moto. Lo ammiro. Nel paddock della MotoGP lavorano più di 1.600 persone, che di gara in gara si spostano da un paese all'altro e anche se c'è rivalità tra le squadre, siamo come una grande famiglia. Ogni volta, quando oltrepasso le mura di un circuito, non vedo l'ora di sentire quel caratteristico profumo di gomme e di benzina, di vedere le persone con le quali lavoro. Questa è la MotoGP: velocità, coraggio, forza, adrenalina, amore, cadute e voglia di rialzarsi, dolore e forza, il superare i propri limiti, la lotta contro il vento, tecnologia e competizione».Sei mai stata su una moto?«Si, ci sono stata ma non in pista. Ho molto rispetto per i motociclisti perché ho avuto tanti amici stretti che purtroppo hanno perso la vita in strada. Uno dei miei sogni è salire una volta sulla Ducati MotoGP con Randy Mamola. A casa però non ho nemmeno lo scooter, mi basta la macchina».Oltre all'attività che svolgi ora nel management, hai fatto anche l'«ombrellina». Per quali piloti?«Sì sono stata ''grid girl'' per Valentino Rossi, Marco Melandri, Max Biaggi, Makoto Tamada, Troy Bayliss, Chris Vermeulen, Alex De Angelis e tanti altri piloti ancora, e ovviamente Tom Lüthi».Hai un aneddotto da raccontarci?«Ne ho molti perché nel nostro ambiente accadono sempre tante cose, anche divertenti.Ricordo, per esempio, alcuni anni fa ad Assen: stava diluviando e un bambino di 6 anni di nome Matteo, con suo papà, non sapevano dove ripararsi dalla pioggia nel paddock. Erano senza ombrello e ho proposto loro di venire sotto la nostra hospitality. Non volendo disturbare, il papà aveva risposto negativamente, ma una volta accompagnati dentro, quello che mi ha colpito è stato quando Matteo, contento di vedere Tom Lüthi dal vivo, si è messo a piangere dalla felicità. È stato un piacere enorme vedere quel bimbo realizzare un suo sogno. La cosa simpatica è che ora che è cresciuto lavora per un team italiano attivo nel Motomondiale.*Manager amministrativo nel team Carxpert

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