Motomondiale

L’effervescenza in MotoGP ha il volto di Brad Binder

Prima vittoria nella classe regina per il sudafricano - Sul podio anche Morbidelli e Zarco - Senza Marquez il campionato risulta imprevedibile come non mai e in salita per i team ufficiali - In Moto2 delude Tom Lüthi: «La posizione in griglia di partenza è stata la peggiore di sempre»
Binder ha colto il primo successo nella classe regina. ©EPA/Divisek
Nereo Balanzin
09.08.2020 20:47

Sorpresa. Gli occhi di quasi tutti erano puntati su Johan Zarco (Ducati) e Fabio Quartararo (Yamaha). I palati più fini, una decisa minoranza, avevano pronosticato Brad Binder (KTM) e, in alternativa, Franco Morbidelli (Yamaha). Risultato: vittoria di Brad Binder (la sua prima in MotoGP, dopo solo tre gare nella categoria) e secondo posto per l’italiano (suo primo podio nella classe regina). Binder, nato l’11 agosto, si è fatto un bel regalo: «Non ho parole per la vittoria. Non ce ne sono. Un sogno coltivato da bambino. Spero sia il primo di molti successi in MotoGP. Vorrei qui mio padre e mia madre».

E ora l’Austria

Assente Marc Marquez, il campionato si lascia apprezzare per una effervescenza che probabilmente altrimenti non avrebbe offerto. Due vittorie (e due pole position) per Quartararo, pilota di un team indipendente; una pole e un podio per Zarco (anche lui in forza a una compagine satellite). Un successo di Binder, sudafricano: il suo è un team ufficiale che però, fino ad oggi e nonostante l’impegno non era ancora riuscito a piazzare una propria moto al vertice della massima categoria. E i due prossimi GP si correranno sul Red Bull Ring: un circuito che pretende motore e ieri, a Brno, le KTM hanno dimostrato di possedere una gran bella combinazione tra telaio e cavalli. L’Austria è vicina. Brno e Vienna distano 140 chilometri scarsi, e il GP che si corre in Stiria è già diventato un appuntamento cruciale per molti. Per le KTM, dicevamo, il circuito dello Spielberg è quello di casa. Qui la compagine austriaca ha provato spesso e raccolto dati che faranno sì che venerdì prossimo, sin dal primo turno di prove libere, possa contare su una messa a punto efficace delle moto. Appuntamento decisivo anche per la Ducati: ieri Zarco ha brillato, ma i piloti della compagine ufficiale, Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci ed anche Jack Miller, destinato a prendere il posto di Danilo, si sono piazzati a quindici secondi e più. In Austria, dal 2016 al 2019 si sono sempre imposti sempre e solo i piloti delle Rosse. La Casa di Borgo Panigale non può mancarlo: se intende coltivare ambizioni per il titolo 2020, il suoi devono fare il bagno nelle bollicine. In entrambe le occasioni. Probabilmente, dovranno stringere i denti le Yamaha ufficiali che, ieri, hanno contenuto i danni solo con l’eterno Valentino Rossi: «Buona gara. La seconda di Jerez si è conclusa con un podio, ma la mia performance è stata migliore qui. Forte fin dalle prime battute e fino alle ultime. Peccato gli errori commessi sabato in qualifica: partendo più avanti avrei potuto giocarmi il podio».

Svizzeri in difficoltà

In Moto2 si è imposto, per la seconda volta (consecutiva) Enea Bastianini. Corre con il numero 33, come Brad Binder. Ha condotto dal primo all’ultimo metro, contenendo nel finale Sam Lowes. Tom Lüthi si è trovato in grande difficoltà durante l’intero fine settimana. In gara, i problemi non sono stati solo suoi, ma di tutta la squadra, che ha lasciato Brno con il magro bottino di appena un punto, raccolto da Marcel Schrötter: quindicesimo Marcel, diciassettesimo Tom. «C’è poco da dire. Mi sa che la posizione in griglia di partenza (venticinquesimo) sia stata la mia peggiore di sempre» ha ammesso l’elvetico. «Il degradare rapido degli pneumatici ha reso i 19 giri difficili per tutti, ma particolarmente per noi, che avevamo effettuato ogni cambiamento possibile, durante il weekend, per capire quale fosse la direzione da imboccare. Proprio per questo, per la molteplicità dei cambiamenti, in gara mi ci è voluto un po’ per abituarmi alla moto. Il confronto nelle retrovie è stato durissimo e la zona punti si è allontanata subito. Dura per tutti noi, ma non ci arrenderemo». Dominique Aegerter, che sostituiva Jesko Raffin in NTS RW Racing GP, ha concluso ventunesimo.

In Moto3, primo successo di Dennis Foggia, su Honda. Il friburghese Jason Dupasquier si è piazzato ventitreesimo.