Norris vince e scalza Piastri dalla vetta

Il Mondiale non poteva essere più aperto. Dopo le recenti performance di Max Verstappen che avevano fatto tremare la McLaren, ci hanno pensato gli stessi pupilli del team «papaya» ad aggiungere un po’ di pepe al campionato. Sembrava avere un buon cuscinetto di protezione, Oscar Piastri. E invece, a tratti, si è mostrato fragilissimo, quasi impaurito. E questo lo ha portato a commettere qualche sbavatura di troppo. E così, a Città del Messico, Lando Norris ha approfittato della situazione, conquistando una preziosissima pole position il sabato e facendo poi sua la posta piena nel GP della domenica. L’australiano ha chiuso al quinto posto. Non abbastanza per difendersi dal compagno, che ora capeggia in cima alla classifica, ma ad appena un punto (!) di vantaggio. 

Il terzo pretendente al trono, invece, si è preso la terza piazza, rosicchiando ancora qualche punticino al duo di testa. Dopo un inizio a fuoco e fiamme, l’olandese si è mostrato ancora vivo, vivissimo, in ottica conquista del Mondiale. Ora è a 36 dal leader.

A stupire in positivo, strano ma vero, in Messico sono state pure le Ferrari. Partite seconda, con Charles Leclerc, e terza, con Lewis Hamilton, le Rosse hanno mostrato un buon passo gara. Ha festeggiato però solo il monegasco (bravissimo a difendersi nel finale dall'olandese e graziato dalla virtual safety car), che ha chiuso la gara sul secondo gradino del podio. Delusione invece per il sette volte campione del mondo, anch'esso con un buono stint ma penalizzato con dieci secondi dalla direzione gara per essere passato sull’erba. Anche l’olandese aveva optato per la stessa mossa, ma senza essere ripreso o sanzionato.