Motori

The I.C.E. St. Moritz anticipa l’inverno dell’auto d’epoca

Il concorso sul lago ghiacciato torna il 30 e 31 gennaio 2026: nuovo posizionamento nel calendario internazionale, due categorie inedite e una giuria che intreccia automotive, design e cultura visiva
Red. Online
30.12.2025 16:23

Con un anticipo di circa un mese rispetto alle edizioni precedenti, The I.C.E. St. Moritz tornerà sul lago ghiacciato dell’Engadina il 30 e 31 gennaio 2026. Una scelta che incide in modo diretto sul posizionamento dell’evento nel calendario dei grandi concorsi d’eleganza, collocandolo in una fase più centrale della stagione invernale e in dialogo con i principali appuntamenti europei e americani. Non un cambio di identità, ma un ripensamento strategico, pensato per rafforzarne il profilo internazionale.

Il contesto resta quello che ha contribuito a definirne il carattere fin dalla prima edizione: il lago ghiacciato di St. Moritz, trasformato per due giorni in una piattaforma espositiva all’aperto. Una scelta affascinante ma anche complessa, che impone limiti precisi alla selezione delle vetture, alla gestione del pubblico e al rispetto dell’ambiente naturale, elementi che continuano a distinguere The I.C.E. da concorsi più tradizionali.

La struttura dell’evento rimane fedele a un’impostazione ormai consolidata: venerdì dedicato alla preview statica, sabato al programma dinamico sul lago. Attorno a questo nucleo, il coinvolgimento del centro cittadino, con iniziative collaterali che estendono l’esperienza oltre il perimetro del ghiaccio senza trasformarla in un festival generalista. L’accesso resta regolato e contingentato, in linea con una filosofia che privilegia la qualità dell’esperienza e la tutela delle vetture rispetto alla ricerca dei grandi numeri.

L’edizione 2026 proporrà cinque categorie. Accanto alle ormai riconoscibili Barchettas on the Lake, Icons on Wheels e Open Wheels, debuttano due classi inedite che ampliano lo sguardo cronologico e concettuale del concorso.

Birth of the Hypercar guarda a quei modelli che hanno segnato il punto di contatto tra auto stradali e competizione, anticipando soluzioni tecniche e ingegneristiche che oggi definiscono il segmento delle hypercar. Legendary Liveries, invece, mette al centro il tema dell’identità visiva: livree iconiche, progetti di co-branding e interventi artistici che hanno contribuito a fissare alcune vetture nell’immaginario collettivo, al di là delle prestazioni o del valore storico.

Due categorie che indicano la volontà di leggere l’automobile come oggetto culturale, oltre che tecnico, capace di riflettere linguaggi estetici, contaminazioni e simboli di epoche diverse.

Elemento centrale dell’edizione 2026 sarà la giuria internazionale, costruita su competenze eterogenee che vanno oltre il solo ambito automobilistico. A guidarne l’impostazione resta il fondatore e patron Marco Makaus, affiancato da figure di primo piano del mondo dell’auto storica, del design, dell’architettura e della comunicazione.

Tra i nomi spiccano Norman Foster, autore anche del trofeo Best in Show, esperti del mercato come Augustin Sabatié-Garat di RM Sotheby's, e personalità legate alla cultura visiva e narrativa dell’automobile, come Jay Ward di Pixar. Una composizione che riflette l’ambizione di valutare le vetture non solo per originalità o stato di conservazione, ma come espressione di un’epoca, di uno stile e di un’idea di mobilità.

La cerimonia di premiazione sarà affidata ad Amanda Stretton, giornalista e broadcaster britannica con un passato nelle competizioni endurance e una lunga esperienza nella conduzione di eventi automobilistici internazionali.

L’edizione 2026 di The I.C.E. St. Moritz segna un riposizionamento nel calendario internazionale, accompagnato dall’introduzione di nuove categorie e da una giuria ulteriormente ampliata. Il format resta invariato, così come l’impostazione selettiva e il ruolo centrale del lago ghiacciato, che continua a definire identità e misura dell’evento.

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