Calcio

Napoli, lo scudetto è a un passo

La squadra di Antonio Conte ha pareggiato senza reti a Parma, l'Inter ha fatto altrettanto, ma per 2-2 con la Lazio, così tutto rimane come prima, ovvero con Lukaku e soci che hanno un punto di vantaggio sui rivali
©ELISABETTA BARACCHI
Ansa
18.05.2025 23:04

Il Napoli è a un passo dallo scudetto, al termine di una penultima giornata ad altissima tensione. La squadra di Antonio Conte ha pareggiato senza reti a Parma, l'Inter ha fatto altrettanto, ma per 2-2 con la Lazio, così tutto rimane come prima, ovvero con Lukaku e soci che hanno un punto di vantaggio sui rivali e giocheranno per lo scudetto nell'ultimo turno in casa contro il Cagliari, che proprio oggi ha guadagnato la salvezza travolgendo il Venezia.

Quale sia stato il grado di nervosismo nelle due partite che contavano per il Tricolore lo testimoniano le espulsioni sia a Parma che a S. Siro di entrambi gli allenatori: fuori Chivu e Conte al Tardini, rosso anche a Inzaghi e Baroni al Meazza. Ma a decidere le sfide per lo scudetto è stata anche la Var, perché sia in occasione del gol poi convalidato di Pedro (ennesima rete da subentrato) che del rigore poi trasformato ancora dallo spagnolo l'arbitro Chiffi è andato a rivedere l'azione. E anche a Parma, quasi alla fine del settimo minuto di recupero Doveri ha fischiato un rigore per il Napoli, poi annullato dopo consulto al video: in precedenza c'era stato un fallo del 'Cholito' Simeone. In contemporanea, Chiffi annullava, sempre dopo la Var, una rete ad Arnautovic per fuorigioco. Insomma un'altalena di emozioni veramente da cardiopalma, con i volti scuri dei giocatori dell'Inter a fine partita che testimoniano qunto sia stata forte la delusione, Ora i nerazzurri andranno a Como, ci sarà un'invasione di sostenitori nerazzurri in riva al lago ma tutto dipenderà dal Napoli.

All'Olimpico la scena se la prende prima di tutto Claudio Ranieri, con la curva che compone un gigantesco mosaico giallorosso con il suo nome e uno degli stemmi del club. Al tecnico vengono le lacrime agli occhi e risponde applaudendo verso i tifosi. Poi si concentra sulla partita e dopo nemmeno tre minuti la Roma va in vantaggio con un colpo di testa di capitan Mancini, che poco dopo riceve una gomitata in pettoi da Santi Gimenez che al messicano costa l'espulsione, dopo revisione al Var da parte dell'arbitro Piccinini. La partita sembra mettersi in discesa per i giallorossi, in superiorità numerica, e invece Joao Felix, al primo gol in Serie A, pareggia al 39' 'silenziando' l'Olimpico. Ma nella ripresa ci pensa Paredes con una delle sue specialità, ovvero trasformando un calcio di punizione che riporta avanti la Roma. Poi segna anche Cristante.

Partita ad alta tensione, perché in palio c'è la salvezza, quella all'Unipol Domus tra Cagliari e Venezia, con i sardi che chiudono i primi 45' in vantaggio per 2-0 grazie ai gol di Mina all'11' e di Piccoli al 42', entrambi arrivati di testa sugli sviluppi di calci piazzati. A peggiorare la situazione per la squadra di Eusebio Di Francesco c'è la solita inconsistenza in avanti e in più ci si mette l'infortunio di Oristanio, che lascia il campo in lacrime. Nella ripresa la squadra sarda fa anche tris con Deiola e si assicura la salvezza. Contro il Venezia giocherà all'ultimo turno la Juventus, che sente odore di Champions e intanto domina per un tempo contro l'Udinese, colpisce anche un palo con Nico Gonzalez ma non sfonda il muro difensivo dei friulani, che non hanno più nulla da chiedere al campionato ma recitano la loro parte con grande dignità. E proprio Nico Gonzalez al 26' st segna con il mancino dopo un pallone recuperato da Yildiz: l'Europa che conta, per la squadra di Tudor, è sempre più vicina, ma per la Juve la stagione non finirà certo a Venezia visto che dovrà giocare il Mondiale per club negli States, così come l'Inter. Intanto Vlahovic ha segnato, con il 2-0, quello che sarà il suo ultimo gol all'Allianz Stadium.