Hockey

Nico e Nino: «Fin qui tutto bene, ma vogliamo di più»

Già sicura del primo posto nel Gruppo B, stasera la Svizzera chiude la fase preliminare contro la Lettonia - In testa c’è il quarto di finale di giovedì: «Ma non ci risparmieremo»
Hischier e Niederreiter in azione contro la Cechia. © Keystone/Salvatore Di Nolfi
Fernando Lavezzo
23.05.2023 06:00

La fase a gironi dei Mondiali continua a esaltare la Svizzera di Patrick Fischer: seconda nel 2021 alle spalle della Russia, prima nel 2022 e di nuovo prima quest’anno. Addirittura con una giornata d’anticipo. Ora si tratta di sconfiggere la sindrome dei quarti di finale che ci attanaglia dal 2019 in Slovacchia. Le brucianti eliminazioni contro Canada, Germania e Stati Uniti, tutte cariche di lacrime e rimpianti, vanno finalmente vendicate.

Più Germania che Danimarca

Stasera le qualificazioni si concluderanno con una gara ininfluente contro i padroni di casa. Ininfluente per noi. La Lettonia, invece, potrebbe avere bisogno di un punticino qualora la Slovacchia, nel pomeriggio, cogliesse la posta piena contro una Norvegia già salva. La probabilità di dover affrontare un avversario agguerrito, spinto dal caloroso pubblico di casa, è dunque concreta.

La testa dei rossocrociati è però già rivolta al quarto di finale di giovedì, quando a Riga affronteranno verosimilmente la Germania. Oggi ai tedeschi basterà battere la Francia per chiudere il gruppo di Tampere al quarto posto. Quasi spacciata la Danimarca, che deve sperare in un k.o. tedesco e poi piegare la Finlandia.

Il settimo sigillo

In attesa di conoscere il nome del loro avversario, Nico Hischier e compagni intendono onorare la fase preliminare con un altro successo: «Fin qui abbiamo svolto un ottimo lavoro», afferma l’attaccante dei New Jersey Devils. «Chiudere al primo posto era il nostro obiettivo, ma vogliamo di più. La partita con la Lettonia servirà per mantenere il ritmo elevato in vista del quarto di finale». A sentire il vallesano, stasera la Svizzera non si tirerà indietro: «La nostra mentalità ci porta a voler vincere sempre, quindi non giocheremo al risparmio. Vogliamo portare a termine un percorso netto e non faremo favori ai padroni di casa. Sarà una sfida divertente. La Lettonia sarà trascinata dal pubblico. Sarà una gara tosta».

Nino Niederreiter, capitano rossocrociato, la pensa allo stesso modo: «Vogliamo entrare nei playoff con le sensazioni migliori, ecco perché stasera cercheremo di conquistare la settima vittoria e di incrementare ancora la nostra fiducia. Sfidare una Lettonia motivata è un ulteriore banco di prova».

La lezione di Helsinki

Oggi Fischer farà riposare qualche titolare. Ed è probabile che in porta tocchi a Van Pottelberghe, al debutto in un Mondiale. «Chiunque giocherà si farà trovare pronto», garantisce Nico Hischier. «Siamo una grande squadra, un gruppo unito. L’ambiente è fantastico. Per me è sempre un piacere venire in Nazionale, anche dopo una lunga stagione in NHL. Io e Fischer siamo rimasti in contatto tutto l’anno e la mia volontà di essere qui è sempre stata chiara».

Alcuni osservatori, intanto, hanno iniziato a indicare la Svizzera come favorita per l’oro. «Siamo consapevoli della nostra forza, ma lasciamo queste voci fuori dallo spogliatoio», dice Nico. «Abbiamo fiducia in noi stessi, ma non sarà facile. Un anno fa a Helsinki abbiamo vinto tutte le partite del girone, eppure siamo usciti ai quarti contro gli USA. Il livello del torneo è molto alto e i quarti di finale non consentono errori. Se sbagli, torni a casa. Faremo il possibile per prolungare il nostro Mondiale e andare a giocarci le medaglie a Tampere. Ma nessuno ci regalerà niente».

Nino Niederreiter è d’accordo: «L’esperienza dello scorso anno ci insegna a non guardare troppo lontano, a prendere una partita alla volta. Fin qui abbiamo vissuto un torneo in crescendo. Più il livello degli avversari si è alzato, meglio abbiamo giocato. Contro Canada e Cechia siamo andati due volte in svantaggio, ma abbiamo saputo reagire alle avversità con grande carattere. Anche questo ci dà molta fiducia. Da quando possiamo contare sulla rosa al completo, abbiamo migliorato l’intesa e dimostrato di avere diverse opzioni».

Giù il cappello per «Büehli»

Anche due protagonisti della NHL come Hischier e Niederreiter si tolgono il cappello dinanzi ad Andres Ambühl, decisivo contro Canada e Cechia a quasi 40 anni: «Mi lascia senza parole», spiega Nico. «È ancora determinante ai massimi livelli. È un grande giocatore e un grande compagno di squadra. Sa fare tutto e pattina come un ragazzino. Büehli è prezioso per gli equilibri del nostro gruppo».

«Andres è incredibile», afferma Nino, grigionese come lui. «Sta disputando il suo diciottesimo Mondiale, ma la voglia è sempre la stessa. È un vincente. Lui non parla molto, ma sul ghiaccio indica sempre la via da seguire. I giovani possono soltanto imparare da lui».

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