Nuoto

Noè conquista l’argento: «Una gara fantastica»

Nei 50 m delfino ai Mondiali in vasca corta, lo ha battuto solo il brasiliano Santos - «Volevo prendere confidenza con la piscina , non mi aspettavo di essere così veloce» - L’attenzione è adesso focalizzata sui 200 e sui 100 metri
Noè Ponti, a sinistra, con il brasiliano Nicholas Santos e l'ungherese Szebasztian Szabo. ©AP/Asanka Brendon Ratnayake
Red. Sport
14.12.2022 14:47

Secondo argento mondiale per Noè Ponti. Dopo quello conquistato un anno fa ad Abu Dhabi nei 200 m delfino, ne è arrivato un altro. Quasi incredibile. Questa volta il gambarognese lo ha centrato nei 50 m in vasca corta. «Le aspettative crescono. Non mi aspettavo di essere così veloce», ha detto dopo aver realizzato l’exploit nella finale che ha regalato l’oro al brasiliano Nicholas Santos mentre l’ungherese Szebasztian Szabo si è invece dovuto accontentare dell’argento. Massimo Meloni, allenatore di Noè, aveva visto lungo. «A questi livelli ci sono tanti campioni. Può succedere di tutto in questi Mondiali».

Dopo due giorni di gare si è però capito che Ponti è in gran forma. Lo dicono i tempi, prima ancora della sorprendente medaglia ottenuta nella distanza meno congeniale al fenomeno ticinese. Il vecchio primato nazionale (22’’52) è stato polverizzato a più riprese. Dapprima in batteria (22’’01), poi in semifinale (22’’04). E, ancora, nell’ultimo atto (21’’92). La barriera dei 22’’ è caduta. Solo Santos (21’’78) ha preceduto Noè. Per il sudamericano si è trattato del sesto titolo mondiale in vasca corta, il quarto sui 50 m. E gli sono mancati appena 3 centesimi per eguagliare il suo primato mondiale stabilito quattro anni fa a Budapest. Un record dal quale il ticinese ormai non è più così lontano. Adesso, per eguagliarlo, gli mancano infatti appena 18 centesimi.

Le aspettative crescono

Una prestazione eccezionale, si diceva. A maggior ragione se si pensa che alle spalle di Ponti, seppur per soli 0’’2, è finito Szabo, che pure figura tra i primattori in Europa. Le aspettative del ticinese intanto crescono. Anche perché le gare preferite di Noè, è risaputo, sono i 100 e i 200 m delfino. «Ho affrontato i 50 m con l’idea di prendere confidenza con la piscina dello Swim-and-Aquatics-Center di Melbourne. L’esito è stato davvero notevole. Adesso vediamo che cosa combino nei prossimi giorni di gara. In teoria sulle distanze più lunghe dovrei avere ancora più chance di far bene. La verità è che qui il livello è altissimo. Tutto dipende da come ci si sente nel momento di tuffarsi in acqua», ha aggiunto Ponti.

Non ci sono più limiti

Medaglia di bronzo ai Giochi olimpici di Tokyo sui 100 m e argento agli Europei in vasca grande a Roma, Noè non si pone più limiti. I suoi Mondiali sono stati lanciati in un modo fantastico. Ora la testa è già focalizzata sui 200 m delfino.