Ora comincia lo spettacolo, ma senza squadre ticinesi

Scattano i playoff, inizia il periodo più bello ed emozionante della stagione. Senza squadre ticinesi, purtroppo, ed è la prima volta che accade dal lontano 2011, quando il Lugano – in un torneo con 12 formazioni in lizza – aveva chiuso al decimo posto e l’Ambrì Piotta all’ultimo. Logica e regular season dicono che a sfidarsi in finale dovrebbero ancora essere ZSC Lions e Losanna – in un remake dell’atto conclusivo dello scorso anno – ma la concorrenza si annuncia agguerrita. Le sorprese, nei giochi per il titolo, sono sempre dietro l’angolo. I quarti di finale tra Berna e Friburgo e tra Zugo e Davos promettono grande equilibrio. Che lo spettacolo abbia inizio, insomma...
Losanna (1.) – Langnau (8.)
Vincitore della regular season, il Losanna finalista deluso dello scorso anno affronta il Langnau, una delle belle soprese del campionato, insieme al Kloten. Dopo aver superato proprio gli aviatori nel primo turno dei play-in, i tigrotti non hanno nulla da perdere e scenderanno in pista con una dose industriale di entusiasmo. L’esperienza, la compattezza e la profondità dei vodesi– che all’ultimo si sono pure assicurati l’ex Berna Kahun e Brendan Perlini, vecchia conoscenza dell’Ambrì Piotta – dovrebbero però fare la differenza, in teoria senza troppi problemi. Alla Vaudoise Arena nessuno si nasconde: si punta con decisione al titolo nazionale. Anche perché il Langnau non potrà contare sull’infortunato portiere Charlin, grande protagonista in stagione. Il suo sostituto, Luca Boltshauser, ha però fatto molto bene nella serie dei play-in con il Kloten. I tigrotti sono insomma pronti a vendere cara la pelle.
ZSC Lions (2.) – Kloten (7.)
Grazie al successo del Kloten nel play-in con l’Ambrì Piotta, Zurigo vivrà il suo derby nei quarti di finale. Come il Langnau contro il Losanna, anche gli aviatori non avranno nulla da perdere e potranno giocare con la mente libera dopo un campionato al di sopra delle aspettative. Il Kloten ha inoltre digerito bene la vicenda Miro Aaltonen, liberato dal club dopo un controllo positivo all’antidoping e immediatamente ingaggiato dal Berna. Dopo aver trionfato nella Champions Hockey League, gli ZSC Lions puntano però a riconfermarsi campioni svizzeri: un’impresa mai facile da compiere, anche se la rosa dello Zurigo permette di sognare in grande. Meno dominanti dopo le dimissioni del tecnico Marc Crawford per motivi di salute, i Lions non dovrebbero comunque incontrare troppe difficoltà al cospetto dei cugini del Kloten. Anche se un derby nasconde sempre delle insidie.
Berna (3.) – Friburgo (6.)
Dopo alcune stagioni sottotono, il Berna dell’allenatore finlandese Jussi Tapola è tornato ad essere ambizioso e punta a diventare il guastafeste di questi playoff grazie al terzo posto ottenuto nella regular season. La sfida con il Friburgo – una sorta di derby condito da alte dosi di rivalità – si annuncia appassionante e indecisa. Dopo una partenza a rilento, il Gottéron si è rilanciato a seguito dell’esonero di Pat Emond: sulla panchina friburghese oggi c’è quel Lars Leuenberger capace di vincere un titolo da allenatore... del Berna nel 2016. Sulla carta la serie si annuncia parecchio equilibrata – tre delle quattro sfide stagionali sono andate oltre il sessantesimo - ed allora la differenza potrebbe farla il fattore pista, con gli Orsi che avrebbero a disposizione un’eventuale gara 7 davanti al proprio pubblico.
Zugo (4.) – Davos (5.)
Anche la serie tra la quarta e la quinta classificata della stagione regolare si annuncia estremamente equilibrata e combattuta e potrebbe andare per le lunghe. Dan Tangnes guiderà per l’ultima volta i Tori: dal prossimo anno il coach norvegese allenerà in Svezia. Lo Zugo non è più quello di qualche stagione fa, ma ha saputo mantenersi con costanza nei piani alti della classifica nonostante abbia dovuto disputare la prima parte del campionato senza l’infortunato Leonardo Genoni. Con l’ex giocatore e assistente allenatore dello Zugo Josh Holden, il Davos sta crescendo, passo dopo passo, e sembra ormai pronto per tornare a recitare un ruolo importante anche nei playoff. Saranno gli ultimi giochi per il titolo per la leggenda grigionese Andres Ambühl, che a 41 si ritirerà al termine della stagione.