Rugby

«Ora lotteremo con il cuore per guadagnarci la promozione»

Alessandro Borghetti, allenatore del Rugby Lugano, racconta la splendida stagione dei bianconeri, che hanno chiuso il campionato imbattuti e che guardano con fiducia alla finale per l'ascesa in LNA del 10 giugno contro il Basilea a Yverdon
Il 10 giugno il Rugby Lugano affronterà il Basilea a Yverdon per accedere alla LNA. © Rugby Lugano
Raffaele Soldati
17.05.2023 06:00

Per il secondo anno di fila il Lugano ha chiuso il campionato di LNB davanti a tutti. Non una sconfitta. E questo nonostante il fatto che Alessandro Borghetti non ha mai potuto presentare la stessa squadra in campo. Una rosa lunghissima? Tutt’altro. E il coach ci ha spiegato il perché.

L’impressione, da fuori, è che in questi anni abbiate acquisito una grande maturità.

«È vero. C’è anche l’aspetto della maturità. Ma non solo. In questa stagione, oltre alla prima squadra ne abbiamo allestita una seconda. Meglio, un embrione di formazione. Con diversi giovani che all’occorrenza sono stati inseriti per coprire i buchi causati da infortuni. E, proprio grazie all’esistenza del secondo team, ora abbiamo tutte le carte in regola per poter concretizzare l’agognata promozione. Dobbiamo solo credere in noi stessi. Continueremo a batterci con il cuore».

Il 10 giugno lotterete dunque contro il Basilea per conquistare il posto in LNA.

«Vero. E ne siamo fieri. La prima contro la seconda in classifica. In stagione li abbiamo battuti due volte. Sulla carta abbiamo una squadra più forte. Ma in una partita secca tutto può succedere. Secondo logica, avendo chiuso il campionato davanti, ci saremmo meritati l’onore di giocare la finale in casa. La Federazione svizzera di rugby ha però voluto altrimenti. Si giocherà in una sede neutra, Yverdon. Così, tra qualche settimana, ci toccherà riattraversare per l’ennesima volta la Svizzera per affrontare questo ultimo atto, che ci siamo davvero meritati».

In stagione lei ha spesso parlato di spirito di squadra e di giocatori che hanno dato il cuore.

«Se penso all’ultima partita giocata, vinta 26-19 in trasferta contro i vodesi dell’Albaladejo Losanna, una nota di merito, nonostante tre calci di trasformazione sbagliati, va al capitano Serventi. Ma devo complimentarmi in particolare con Alessandro Santarelli, che guidando in prima linea la mischia luganese, è stato autore di una grande prestazione».

All’inizio ha parlato di assenze e di validi sostituti che hanno offerto un enorme contributo alla causa della compagine bianconera.

«Sul piano degli infortuni non è stata una stagione proprio fortunata. Ripenso all’assenza di Leonardo Iandiorio, il numero 10. Non potendo utilizzare il nostro regista di alta qualità, che era l’uomo più idoneo ad effettuare i calci di trasformazione, abbiamo dovuto ingegnarci e trovare soluzioni diverse. Ecco, per dirla in modo diretto, siamo riusciti a trasformare i nostri limiti in risorse. Ho insomma chiesto ad altri giocatori di reinventarsi. E di essere il più possibile eclettici».

Tra questi si può citare Diego Azzolini?

«Certo. Ma dirò di più. Noi in rosa, a guardar bene, abbiamo due Diego Azzolini. Entrambi vengono da Reggio Emilia e neppure si conoscevano. Uno straordinario caso di omonimia. Uno dei due è più anziano di quattro anni. Il destino ha voluto che venissero a giocare a Lugano e che dessero il loro contributo alla nostra causa».

Vi aspettavate di chiudere il campionato imbattuti?

«La consapevolezza del nostro valore è cresciuta di partita in partita. Con l’avanzare del torneo, il nostro è diventato lo scalpo più ricercato della LNB. In tanti hanno provato a batterci. Nessuno ci è riuscito. In un modo o nell’altro, e con una formazione spesso rimaneggiata, abbiamo mostrato una grande determinazione. Questo è il frutto di un ottimo lavoro di gruppo».

Da qui al 10 giugno c’è ancora un po’ di tempo. Come preparerete la partita decisiva a Yverdon?

«Intanto ho dato una settimana di vacanza a tutti. Se la sono meritata. Anche io ho sentito la necessità di staccare per un po’. Per ricaricare le batterie in vista della finale sto andando per Cantine in Friuli. E mi godrò anche qualche giorno di mare. Poi riprenderemo ad allenarci. Mi auguro che per la sfida contro il Basilea possa avere a disposizione tutta la squadra, compresi gli attuali infortunati».