Calcio

«Per Embolo e Zakaria sono cautamente ottimista»

Domani sera a Lucerna la Svizzera affronta l’Estonia nel primo dei due test di avvicinamento agli Europei - Murat Yakin ha ancora delle scelte da fare: «In alcuni ruoli ho le idee chiare, in altri restano grandi punti interrogativi» - Fabian Schär: «Siamo in tanti, ma ci siamo integrati tutti facilmente»
© KEYSTONE/PETER KLAUNZER
03.06.2024 18:00

Per i calciofili ticinesi, soprattutto di fede bianconera, la sconfitta ai rigori in Coppa Svizzera è una ferita fresca che brucia ancora. Alcuni non ne vorranno sapere di calcio per un mesetto. Altri, per contro, non vedranno l’ora degli Europei per riscrivere nuove emozioni. Un assaggio di Nazionale – in attesa dell’esordio ufficiale, il 15 giugno a Colonia contro l’Ungheria – lo avranno già domani sera, con la Svizzera che si confronterà con l’Estonia alla swissporarena di Lucerna (ore 20.45). «Le impressioni della prima settimana di preparazione sono ottime», ha spiegato Murat Yakin in conferenza stampa a San Gallo, dove i rossocrociati stanno svolgendo il ritiro. «Adesso si tratta di trasferire sul campo le idee alle quali stiamo lavorando con costanza e qualità. Vorremmo anche conquistare due buoni risultati nelle amichevoli di domani e di sabato al Kybunpark contro l’Austria, che ci darebbero ulteriore fiducia nei nostri mezzi».

Un gruppo unito

Anche Fabian Schär appare fiducioso: «Ho avuto un paio di giorni liberi per fare il pieno di energie a casa mia e riposare mente e corpo. Adesso mi sento al meglio e felice di essere qui. Siamo in tanti, ma ci siamo integrati facilmente e trovo che essere un gruppo unito sia fondamentale per far sì che il nostro Europeo duri il più a lungo possibile». Il difensore del Newcastle non sembra nemmeno preoccuparsi troppo dell’incessante pioggia: «Un po’ di sole non farebbe di certo male. Ma ci alleniamo comunque in campi in ottimo stato. E penso che nessuno avrebbe comunque avuto l’intenzione di fare un tuffo al lido (risata generale, ndr.)».

Esperimenti limitati

L’Estonia, dicevamo, sarà dunque il primo avversario della Svizzera sulla strada per la Germania. «Vogliamo subito mostrare un calcio dominante, come siamo abituati a fare – ha spiegato Yakin –. In particolare, voglio vedere una squadra solida dietro ed efficiente in attacco: nel passato recente, abbiamo spesso sciupato troppe occasioni da rete». Ma chi vedremo in campo? «Schiererò un mix tra giocatori più affermati che devono mantenere il ritmo partita, ed altri che avranno la possibilità di mettersi in mostra. Soprattutto in attacco vorrei provare qualche nuova variante, ma non faremo eccessivi esperimenti e non risparmierò i calciatori chiave. In porta però giocherà Yvon Mvogo».

La scrematura

Entro la mezzanotte del 7 giugno, il selezionatore dovrà inoltre compilare la lista di nomi da consegnare alla UEFA: «Se in alcuni ruoli ho le idee chiare, in altri restano ancora grandi punti interrogativi. Va anche deciso se convocheremo 24 oppure 26 calciatori». Su quest’ultima questione pesano i recuperi di Embolo e Zakaria. «Saranno con noi al 50%? Azzarderei una percentuale un pochino più alta. Sono cautamente ottimista, pur non essendoci nessuna garanzia a riguardo», precisa Yakin.

Meno di 72 ore?

Il gruppo dei pre-convocati sarà al completo soltanto mercoledì, giornata nella quale si aggregheranno anche i bianconeri Steffen, Bislimi e Hajdari. Soprattutto per gli ultimi due, l’avventura rossocrociata rischia però di durare meno di 72 ore. «Il loro arrivo è comunque pianificato. Sono in costante contatto con loro», spiega il ct, che ha anche seguito con attenzione la finale di Berna. «È stato interessante vedere il gioco di nervi nei calci di rigori finali, che hanno tenuto tutti col fiato sospeso. Non ho però capito perché l’arbitro sia andato a interagire con Sabbatini e Steffen prima del loro rigore. L’ha fatto solo con loro due, su 24 tiratori. Non l’ho trovato corretto». Un ulteriore motivo di rammarico per i bianconeri, che a questo punto probabilmente sperano solo che, a Euro 2024, la Svizzera non debba giocarsi un passaggio del turno dagli undici metri.

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