Calcio

Per i 40 anni di Croci-Torti fa festa solamente il Sion

«Me ne assumo la responsabilità, la testa dei giocatori era già alla Coppa» dice l'allenatore bianconero – LE PAGELLE
© KEYSTONE/Samuel Golay

Al traguardo dei 40 anni, Mattia Croci-Torti non era stato in grado di dedicare il giusto tempo. «Ho troppi pensieri per la testa. Che prendono il sopravvento in ogni istante» aveva confidato al Corriere del Ticino. Quando all’ora X mancavano ancora alcune ore. La buttiamo là: il 10 aprile del 2022, nel calendario dei ricordi del Crus, non troverà proprio spazio. Perlomeno, per alcune settimane. Forse mesi. Per il compleanno del tecnico del Lugano, d’altronde, tutto o quasi è andato storto. La torta? Di traverso. O se preferite aggredita e gustata solo dal Sion. Evidentemente rimasto troppo a lungo a bocca asciutta. E quindi più affamato dell’avversario. Che peccato, però. Per il modo e soprattutto considerando la posta in gioco. Sì, il terzo posto in solitaria - dopo l’ennesimo tentennamento dello Young Boys - era lì, da prendere. Un pacchetto da scartare. E, al suo interno, un buono viaggio per una città europea. I bianconeri, tuttavia, hanno completamente mancato l’obiettivo. Complice una delle prestazioni più brutte della stagione, soprattutto nel primo tempo. E il Sion, malmenato un mese fa, è stato abile ad approfittarne.

Tre errori, tre gol subiti

«La colpa, ad ogni modo, è solo mia»ha chiarito Croci-Torti nella pancia di Cornaredo. «Non sono riuscito a far passare il giusto messaggio ai ragazzi. Il Sion è stato più aggressivo, determinato e concreto». E il Lugano? «Purtroppo aveva già la testa alla semifinale di Coppa» ha ammesso l’allenatore. Ahia. «Di qui la responsabilità del sottoscritto. Ci serva da lezione». Il Sion, suggerivamo, non ha rubato nulla. «Non ha fatto chissà che per vincere, ma è stato bravo a sfruttare i nostri errori» ha osservato sempre il Crus. Riferendosi, nell’ordine, agli svarioni di Custodio, Daprelà (clamoroso) e Osigwe, tornato fra i pali al posto dell’acciaccato Saipi. «Ma non posso mica sparare sui singoli. Ora si tratta di analizzare a fondo cosa non ha funzionato. Anche se tutto parte dall’assenza di cattiveria. Dovevamo mangiarceli, e invece non è successo» ha proseguito il tecnico del Lugano. La voce roca e stanca. «Sono molto arrabbiato. L’approccio alla gara è stato pessimo». Comunque, ha tenuto a sottolineare il neoquarantenne, guai a fare paragoni con il pareggio di una settimana fa a Lucerna. «La rimonta subita alla Swissporarena è figlia di episodi. E infatti, al fischio finale, non me la sono presa più di tanto. Questa volta è molto diverso. Contro il Sion, lo ribadisco, la testa era altrove». E il secondo tempo gagliardo dei bianconeri, con tanto di ottime occasioni per riacciuffare la squadra di Tramezzani, è più che altro sembrato un messaggio di auguri fuori tempo massimo. Di quelli postati su Facebook e accompagnati dalle canoniche scuse. Insomma, un atto dovuto, che in ogni caso non è bastato per raddrizzare l’incontro.

Se qualcuno vuole preservarsi

Croci-Torti ha usato parole sincere. Impossibile fraintenderle. E ciò nonostante le prestazioni individuali di molti giocatori - oltre agli autori degli errori sui gol, ci aggiungiamo Valenzuela e Sabbatini - abbiano complicato maledettamente il lavoro di chi siede in panchina. Di più: a riprova del dialogo claudicante con lo spogliatoio, Olivier Custodio è riuscito a fornire una lettura del match parzialmente diversa da quella del mister. «È vero, sono mancati sia convinzione sia concentrazione i diversi momenti chiave del match»ha premesso il jolly bianconero. «Non parlerei tuttavia di atteggiamento sbagliato. Siamo scesi in campo con i tre punti nel mirino. E sono sicuro che tutti i giocatori, dal primo all’ultimo, hanno fatto del loro meglio per conquistare la vittoria». Evidentemente, non ha funzionato. «Ma vi assicuro che abbiamo lavorato tanto e bene in settimana» ha affermato ancora Custodio. «La corsa all’Europa? Da professionisti ambiziosi teniamo a superare l’YB. Ma non per questo, perdiamo il sonno la notte». No, come spiegato bene da Mattia Croci-Torti, i pensieri del Lugano appaiono indirizzati in un’unica direzione. Alla semifinale di Coppa, appunto, in agenda giovedì 21 aprile a Cornaredo. Un esempio concreto? Beh, Lovric e Ziegler non hanno mancato di trasformare la propria diffida in squalifica, andandosi a cercare l’ammonizione. Sentite il Crus: «L’ho già detto una volta: giocare di lunedì, sul sintetico di Losanna, è una boiata. È inevitabile che certi giocatori vogliano preservarsi per il Lucerna». Occhio, però, a non esagerare.

La corsa all’Europa? Da professionisti ambiziosi teniamo a superare l’YB. Ma non per questo, perdiamo il sonno la notte
Olivier Custodio

LE PAGELLE

Daprelà che combini?

Osigwe 3 Non era titolare da ottobre. Non a caso pecca di reattività su tutte e tre le reti vallesane.

Custodio 3,5 Al Tourbillon, un mesetto fa, non aveva fatto vedere il pallone agli avversari. A questo giro, purtroppo, la giocata da cui nasce l’uno a zero del Sion se la perde lui. Meglio a metà.

Daprelà 3 Imperdonabile in occasione del raddoppio ospite. Il problema? Non è la prima volta...

Ziegler 4 Con le buone o le cattive, dei tre centrali è l’unico a cavarsela in qualche modo.

Lavanchy 4 Corsa e abnegazione sono le solite. Peccato che lì, sulla destra, il Sion lo contenga molto bene.

Lovric 4,5 Nella mediocrità generale, un barlume di qualità.

Rüegg 3,5 In realtà non sbaglia cose clamorose. E ciò a differenza di alcuni compagni. Raramente però riesce a cambiare ritmo.

Valenzuela 3,5 Poco concentrato e a tratti giocherellone. Per la squadra, va da sé, non è un bene.

Sabbatini 3 Partita da dimenticare per il capitano. Sostituito, non a caso, già alla pausa. Commette un errore dietro l’altro.

Bottani 4 Vale il discorso fatto per Lovric. Predica nel deserto. Invero faticando anche un po’.

Celar 3,5 Il bomber bianconero s’inceppa dopo alcune buone prove. L’impressione, comunque, è che i demeriti siano più dei compagni che lo cercano male.

Haile-Selassie 4,5 Il suo ingresso dà brio e coraggio alla squadra.

Aliseda 4,5 Al netto di qualche imprecisione, anche «Nacho» entra con le migliori intenzioni e la giusta personalità.

Amoura, Durrer e Muci S.V.

Croci-Torti 3,5 Un compleanno a dir poco indigesto. La sua squadra permette a un avversario fragile e più debole di prendere il sopravvento. E, soprattutto, di meritarsi i tre punti.