Calcio

Piange la Viola, West Ham in estasi

Gli inglesi conquistano la Conference League superando la Fiorentina nella finale di Praga: 2-1 il risultato – Milenkovic: «Fa male perdere così» – Italiano: «Non pensavo sarebbe finita in questo modo»
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Red. Online
07.06.2023 23:02

È stata una finale intensa quella di Praga. Bella, anche. Alla fine, la Conference League è andata al West Ham impostosi con il risultato di 2-1. Eppure, per lunghi tratti è stata la formazione toscana a farsi preferire e, di fatto, a giocare meglio. Anche molto meglio rispetto all'avversario.

La Viola, sicuramente, è stata protagonista di un gran primo tempo. Giocato con autorità, forte di un possesso palla avvolgente e di un piglio decisamente offensivo. Certo, il West Ham si è rivelato un osso duro. Concedendo relativamente poco. Il settore riservato ai tifosi toscani è andato in visibilio in pieno recupero, quando Jovic ha trovato la deviazione vincente. L'urlo di gioia, però, è rimasto in gola visto che l'attaccante si trovava in fuorigioco. 

Vivace, vivacissima la ripresa. Con una Fiorentina ancora protagonista sebbene costretta, dopo poco più di un'ora di gioco, a rincorrere. Fallo di mano ingenuo di Biraghi in area, rigore e trasformazione magistrale di Benrahma. La formazione di Vincenzo Italiano, con generosità e qualità, si è subito data da fare nella speranza di recuperare il risultato. Riuscendoci pochi minuti più tardi, al 67', con una magia dell'ex Milan Bonaventura, nella circostanza ben imbeccato da un'impressionante torre aerea di Gonzalez. 

L'1-1, però, invece di dare ulteriore spinta ha come bloccato la Fiorentina, ritrovatasi all'improvviso senza benzina e a corto di idee. E così, a un niente dal novantesimo il West Ham ha trovato la rete della vittoria sfruttando forse l'unica, vera azione costruita dagli Hammers sull'arco dei novanta minuti: imbucata per Bowen e Terraciano in uscita battuto. Peccato, peccato davvero per la Viola, alla seconda finale persa in stagione dopo la Coppa Italia sfumata contro l'Inter. 

All'Italia, capace di portare ben tre formazione all'ultimo atto delle competizioni europee, resta ora proprio l'Inter. I nerazzurri, sabato a Istanbul, andranno a caccia della Champions League nella finale contro il Manchester City. 

Comprensibile, a caldo, la delusione di Nikola Milenkovic, difensore della Fiorentina. A maggior ragione considerando che la sconfitta è arrivata all'ultimo respiro: «Fa male, fa male perdere così. Abbiamo fatto il nostro gioco, disputando una buona gara. Mi mancano le parole. Siamo stati squadra, dando il massimo, ma forse avremmo dovuto essere più concentrati. Soprattutto nel finale».

Vincenzo Italiano, l'allenatore, si è presentato davanti ai microfoni con un volto scuro, anzi scurissimo: «Le prime sensazioni? Abbiamo perso due finali, giocate veramente bene. Ed è un peccato perché quella di stasera non meritavamo di perderla, non immaginavo certo che sarebbe finita così. Abbiamo giocato, l'avevamo ripresa dopo un rigore che poteva ammazzarci, ci siamo procurati la palla della vittoria con Mandragora. Nel finale, dovevamo prenderci qualche metro di vantaggio in vista di quell'imbucata. Mi dispiace. I ragazzi ora sono distrutti. Non è una bella cosa. Ma siamo una squadra vera e lo abbiamo dimostrato. Quanto al mio futuro, ne parleremo in società. Non c'è altro da aggiungere».