Quando le lame si incrociano

A circa un anno dalla fusione dei due circoli cittadini, confluiti nel Club Lugano Scherma, già si possono stendere primi bilanci sportivi più che confortanti. A rafforzare l’immagine del circolo luganese in campo nazionale e internazionale sono stati in particolare due giovani, Elia Dagani e Virginia Romeo. Entrambi sono cresciuti in Ticino, ma per ragioni di studio si sono trasferiti a Milano e si allenano nella sala d’armi del «Piccolo Teatro» sotto la guida del maestro Diego Confalonieri.
Elia e Virginia hanno due priorità, gli studi universitari e la scherma di alto livello. L’amore per la disciplina, che praticano fin da giovanissimi, è iniziato presto. «Nel 2011 avevo nove anni. Mia madre mi portò a ‘Sportissima’.È lì, sui campi di Cornaredo, che iniziai a conoscere i primi rudimenti. Cancellai presto il sogno di montare a cavallo e mi concentrai sulla spada», dice la ventenne di origini genovesi che lo scorso anno ha concluso il liceo scientifico per iniziare la facoltà di Ingegneria energetica al Politecnico di Milano. Campionessa svizzera individuale e pluricampionessa nazionale a squadre, Virginia tre settimane fa - insieme ad Angelina e Aurore Favre e Fiona Hatz - ha conquistato a Tallinn (capitale dell’Estonia) la medaglia d’argento agli Europei Under 23 a squadre. Un risultato che conferma il suo talento, d’altra parte già emerso in occasione di diversi impegni sportivi, a incominciare dai Mondiali Under 20 conclusi nel 2021 con un ottimo sesto posto.
I viaggi della Romeo per impegni schermistici hanno a volte riservato anche qualche sorpresa non sempre gradita: «Il 7 febbraio scorso mi trovavo a Kiev per una gara di Coppa del mondo Under 20. Mai avrei immaginato che dopo un paio di settimane sarebbe scoppiata la guerra a causa dell’aggressione della Russia. Altre ragazze rossocrociate erano andate a Sochi, dove avevano chiuso l’aeroporto. Per tornare in patria ci hanno messo diversi giorni. Posso dire che in quell’occasione sono stata davvero molto fortunata»
Il sogno di Zorro
La storia schermistica del 24.enne Elia Dagani era iniziata ancora prima. «Ero un ragazzino attorno ai 5 anni e sognavo di essere Zorro. I miei genitori non conoscevano questo sport, ma visto il mio grande interesse, hanno cercato di soddisfare subito tutti i miei desideri. Così ho iniziato l’attività a Lugano con il mitico Maestro Gianluigi Lodetti, preparatissimo e particolarmente esigente. Secondo i dettami, mi aveva subito indirizzato verso il fioretto, la sua arma preferita. Poi, anche perché in Svizzera l’arma di riferimento è sempre stata la spada, ho per forza dovuto adattarmi. Inizialmente il cambio è stato traumatico. Però inevitabile. La lista dei miei insegnanti è lunga. Dopo il debutto con Lodetti, sempre a Lugano, ho seguito i corsi con Giorgio Guerrini, Tito Tomassini e Giulio Molteni. Poi sono cresciuto moltissimo anche sotto la guida di Angelo Mazzoni e Andrea Candiani. E, come Virginia e lo stesso Michele Niggeler, che pure si allena a Milano, il punto di riferimento è diventato Diego Confalonieri. In pratica quest’ultimo, che prepara anche i giovanissimi del Club Scherma Lugano, fa su e giù da Milano al Ticino».
Dagani, che ha concluso il Bachelor in economia e che in settembre inizierà il Masters, parla dell’ottimo affiatamento creatosi nel club meneghino del «Piccolo Teatro» dove si allenano diversi schermitori azzurri di alto rango. «Ci aiutiamo vicendevolmente - dice - e inevitabilmente il nostro livello cresce. Essendo svizzeri, beneficiamo degli effetti positivi di un gruppo competitivo e motivato, caratterizzato da una sana concorrenza».
Risultati prestigiosi
Lo spadista luganese, già medaglia di bronzo i Nazionali 2021 a Bienne, si è ripetuto quest’anno nella stessa località. «Sono fiero di essere nuovamente salito sul podio. Un terzo posto a pari merito con Max Heinzer alle spalle di Alexis Bayard e Aurele Favre. Un risultato del quale vado fiero e che mi stimola a fare ancora meglio in futuro».
Per la cronaca, nello scorso fine settimana, lo svittese Heinzer e il vallesano Bayard hanno condiviso la medaglia di bronzo agli Europei assoluti che si sono svolti ad Antalya, in Turchia.
Ma quali sono i prossimi traguardi di Elia e di Virginia? Entrambi guardano al loro futuro con la speranza di crescere ulteriormente sul piano sportivo e agonistico. «A partire da settembre riprenderanno le gare di Coppa del mondo. Mi piacerebbe cogliere dei buoni risultati e qualificarmi per gli Europei del 2023 e per i Mondiali che il prossimo anno si terranno proprio a Milano», ha sottolineato Dagani.
Per Virginia, in questa stagione riserva della Nazionale, la priorità è invece rivolta alla rassegna continentale Under 23. Il 2024 sarà invece un anno molto importante con i Mondiali assegnati a Basilea e i Giochi olimpici a Parigi.