Rossano e Tiziano sempre in sintonia per le soddisfazioni dei fratelli Catarin

Murat e Hakan Yakin, Philipp e Marco Walker, David e Philipp Degen, Lara e Ian Gut. La fratellanza sprigiona una forza travolgente anche nello sport. Tiziano e Rossano Catarin ne sono la conferma nelle bocce. «Le soddisfazioni più belle le abbiamo raccolte in famiglia. Memorabile resta il titolo nazionale a terna conquistato a La Chaux-de-Fonds con nostro padre Graziano. Un’emozione molto intensa per tutti».
Titoli da outsider
Tiziano, impiegato da oltre trent’anni per il Comune di Locarno, è nato il 15 febbraio 1967, mentre il più giovane Rossano è del 27 ottobre 1969, operatore sociosanitario. «Abbiamo giocato spesso insieme e il risultato più significativo lo abbiamo ottenuto in coppia, vincendo due Campionati svizzeri di fila, a Balerna e Zurigo, partendo da outsider». I due fratelli locarnesi sono stati protagonisti della nazionale rossocrociata. «Abbiamo partecipato alle selezioni fin dalle categorie juniori, un periodo molto bello».
Campioni da valorizzare
La nazionale resta un patrimonio da tutelare, tanto per Rossano (che ha avuto incarichi importanti in seno alla FSB) quanto per Tiziano, che tiene a precisare: «Sono convinto che la Svizzera può fare affidamento su elementi di qualità sia in ambito maschile, sia fra le donne. Abbiamo bisogno dell’esperienza e del carisma dei grandi giocatori e in questo senso approvo pienamente la trattativa con Maurizio Dalle Fratte, l’uomo giusto per dare un impulso al settore femminile. Credo che la classe e la mentalità vincente di Davide Bianchi costituiscano un tesoro molto utile per i nostri ragazzi, anche perché l’attuale numero uno in Svizzera può affrontare chiunque in ambito internazionale, fungendo da trascinatore per tutto l’ambiente».
La Stella che brilla
Rossano Catarin, sempre vicino al fratello pure nei grandi appuntamenti, come i Mondiali in Canada del 1994, si distingue nel ruolo di manager, lui che per quattro anni è stato anche commissario tecnico della FBTi. «Sono attivo nella Stella Locarno, fondata nel 1926. Il mio ruolo è quello di segretario a sostegno del presidente Simone Beltrame e del suo vice (e coach) Antonio Cavadini. Oltre alla gara di domenica scorsa, per la quale siamo molto soddisfatti del riscontro dei giocatori, abbiamo in calendario la nazionale individuale categoria A di fine giugno, proposta dopo la serale a coppie con il nullaosta della FBTi. È una passione che coinvolge i 20 tesserati, quest’anno puntiamo alla vittoria con la nostra società a livello nazionale, dopo che ci siamo già riusciti tre volte».
Nomi illustri
Brenno Poletti (oro individuale ai Mondiali 1985), Graziano Catarin (presente con il campione asconese a Milano), Guido Morelli (commissario tecnico rossocrociato ai Campionati del mondo di Chiasso nel 2003), Davide Bianchi (duplice campione iridato 2005 e 2015) e Roberto Fiocchetta (che vanta quattro vittorie come Bianchi nel Master). Tutti campioni che hanno vestito la maglia della Stella, che negli ultimi trent’anni ha partecipato a tutte le manifestazioni nazionali. «Siamo fieri del percorso del nostro sodalizio», fanno notare Rossano e Tiziano, «ma guardiamo già al prossimo 5 febbraio, quando scatterà il nuovo Campionato svizzero per società. Il primo obiettivo è chiaramente quello di qualificarci per la fase finale».
Iridati al tappeto
Entrambi i fratelli Catarin sono stati invitati al Pallino d’oro, vinto un’unica volta da un giocatore svizzero, nel 1998 con Davide Bianchi. «Arrivare fino in fondo è un compito davvero ostico, la concorrenza è di altissimo livello». Tiziano: «Ho avuto l’onore di partecipare tre volte e per tre volte ho vinto la partita d’entrata: contro Paolo Giovanelli, Giuliano Di Nicola e Paolo Signorini, quest’ultimi due campioni del mondo». Emozioni iridate anche per Rossano nella gara d’apertura del Pallino d’oro: «Andrea Bagnoli mi sembrava di un altro pianeta, le gambe mi tremavano quando sono entrato in campo. Ho subito aperto con un 3-0, mi sono rilassato e ho vinto con un clamoroso 12-3».
Soddisfazioni internazionali
Nel 1992 la selezione rossocrociata composta dai fratelli Catarin e da Marco Casella ha battuto l’Italia di Di Nicola, Signorini e Nanni al quadrangolare di Nuoro. «Una gioia enorme», sorride Tiziano, «seguita da un exploit in coppia con Massimo Facchinetti, tanto da vincere la gara internazionale del giorno dopo». E Rossano conclude: «La mia è una soddisfazione svizzera, perché con 65 compagni differenti ho ottenuto un successo in almeno una gara. Mi sta a cuore anche la qualificazione alla finale al GP d’Estate di Albizzate, considerato uno degli appuntamenti di rilievo del calendario italiano».