Basket

SAM oziosa ma vincente, Tigers ancora battuti

Nella seconda giornata di campionato il Massagno piega il Boncourt soltanto al supplementare, mentre il Lugano perde in casa degli Starwings
Mattia Meier
09.10.2022 21:03

Buona la prima casalinga per la SAM Massagno. Una prima che di buono ha però solo i 2 punti raccolti a discapito di Boncourt. Leziosa e oziosa, la Spinelli ha avuto bisogno di un supplementare, dopo una partita di rincorsa, per battere i giurassiani, cortissimi di rotazione ma agguerriti dal primo all’ultimo minuto. Va bene così, perché la sostanza dello sport rimane la vittoria e siamo solo alla seconda giornata di campionato, decisamente troppo presto per calare giudizi, ma attenzione a usare i 2 punti incamerati per nascondere sotto il tappeto la polvere di una serata poco positiva.

Giocarsi contro

Non ha forse torto nel dopo partita coach Robbi Gubitosa nell’affermare che il Boncourt è squadra migliore di quel che la carta sembra indicare. Ciò malgrado, i 50 punti e il 62% dal campo degli ospiti nei primi 20 minuti sono più legati ai demeriti dei ticinesi che alla mera forza offensiva dei ragazzi di Faye, che oltre a Steinmann e ai tre americani, per quanto bravi, non può contare su chissà che potenziale d’attacco. Per tutto il primo tempo la SAM ha sbattuto dapprima contro se stessa, faticando ad andare oltre l’uno contro uno nella metà campo altrui, lasciando al contempo le maglie troppo larghe nella propria, con gli ospiti a banchettare spesso grazie al «semplice» penetra e scarica. Un pomeriggio che poteva, e forse doveva, essere di ordinaria amministrazione, si è così trasformato in un match a inseguire, con uno sprofondo anche da -14 a un paio di giri d’orologio dalla sirena di metà partita (36-50 al 18’). Culmine negativo di una prima frazione molle, che non ha dato seguito al guizzo iniziale da 8 punti consecutivi di Marko Mladjan (10-9 al 5’) e che ha costretto Gubitosa a richiamare all’ordine i suoi negli spogliatoi durante la pausa lunga.

Muscoli e cervello

Un intervallo che ha evidentemente portato consiglio e dopo il quale si è parzialmente vista la SAM che i suoi tifosi vorrebbero vedere. Accorti in fase difensiva, più ordinati in quella opposta, i massagnesi hanno sfruttato dapprima la materia grigia delll’imprescindibile Isaiah Williams (19 punti, 10 dei quali nel terzo quarto, con 9 assist e 7 rimbalzi) per tornare a contatto, per poi affidarsi principalmente ai muscoli di James nella frazione conclusiva. Abbastanza per rientrare, come detto, ma non sufficiente per prendere il largo, con il Boncourt attaccato alla partita con denti e unghie e capace di prolungarla di altri 5 minuti grazie all’appoggio di Bengui a 27’’ dalla sirena (80-80 al 40’). A quel punto ci ha pensato Dusan Mladjan, sin lì piuttosto inconsistente: 8 punti per l’ex nazionale rossocrociato nell’overtime, 4 dei quali nell’ultimo minuto per rompere definitivamente la parità. E per far tirare un sospiro di sollievo ai suoi compagni e ai suoi tifosi. «Siamo entrati in partita molli – le parole di Gubitosa – In difesa ci è mancata testa, non abbiamo seguito le regole. Abbiamo sottovalutato l’avversario. Probabilmente c’era anche un po’ di stanchezza legata ai carichi di lavoro settimanali. Mi prendo i 2 punti, ma c’è da lavorare».

Lugano fermo al palo

Due su due anche per il Lugano, purtroppo però nella casella delle sconfitte. Impegnati in quel di Birsfelden, casa degli Starwings, i bianconeri sono incappati nella seconda battuta d’arresto stagionale dopo quella nel derby. Partita dai vari cambiamenti di fronte quella dei ragazzi di Valter Montini, andati inizialmente sotto (21-14 il primo quarto), e poi capaci di risalire, purtroppo senza costanza. Messa la testa avanti nei secondi dieci minuti (26-31 al 17’), i Tigers sono tornati a inseguire poco dopo. Scena ripetutasi poi anche nel terzo quarto (44-48 al 24’). In questo caso, però, una volta ripresa la testa della gara, i basilesi non hanno avuto più bisogno di guardarsi indietro, portando il vantaggio (ri)acquisito fino alla sirena finale (86-81).

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