«Sappiamo di poterle battere»

Battute sì, ma non dominate. È dunque con fiducia che le ragazze del Volley Lugano tornano in campo questa sera per gara-2 delle semifinali playoff contro lo Sciaffusa, in programma alle 18.00 al Palamondo di Cadempino. La prima sfida, andata in scena sabato scorso in territorio nemico, ha visto il Kanti imporsi per 3 a 1. Con un set senza storia per parte (le padrone di casa hanno vinto il primo 25-14, le bianconere il terzo 25-15), sono state le altre due frazioni, molto combattute, a fare la differenza. Nei momenti decisivi, lo Sciaffusa è stato più efficace e preciso, mentre la squadra di Apostolos Oikonomou ha accusato dei piccoli ma fatali momenti di blackout. «È proprio così», ci dice l’allenatore greco. «Sia nel secondo set, sia nel quarto, eravamo avanti fino a pochi punti dalla fine. Poi abbiamo avuto dei cali di concentrazione. Se vorremo pareggiare la serie, dovremo assolutamente evitarli». Coach «Apo» è comunque convinto del potenziale della sua squadra: «Non dimentichiamoci che la prima sfida è andata in scena solo tre giorni dopo gara-3 dei quarti di finale con il Düdingen. Abbiamo sicuramente accusato un calo di energia, sia fisica, sia mentale. Nonostante ciò, il divario tra noi e il Kanti non è stato grande. Sappiamo di potercela giocare. Loro sono arrivate seconde in regular season e noi terze, d’accordo, ma in stagione le abbiamo già battute due volte, una in campionato e una in Coppa».
Il piano tattico di Oikonomou è molto chiaro: «Dovremo essere più aggressive al servizio rispetto a sabato scorso. Le nostre avversarie attaccano molto bene, per cui sarà fondamentale metterle in difficoltà alla ricezione per costringere la loro palleggiatrice a giocare lontana da rete». Allo stesso tempo, il Lugano dovrà essere molto preciso in fase di cambio palla: «Una settimana fa non abbiamo ricevuto così male, ma bisognerà fare ancora meglio per poter togliere punti di riferimento al loro muro, che è sicuramente molto forte».
Le bianconere potranno contare sul vantaggio del campo. Al Palamondo, del resto, capitan Armer e compagne hanno perso una sola partita in tutta la stagione, contro la capolista NUC. «Giocare in casa - conclude il coach - ti garantisce il sostengo del pubblico e gambe più leggere, perché non devi viaggiare. Ma nei playoff, in casa, si sente più pressione. Dovremo gestirla bene».