Ciclismo

Sarà un «Fiandre» per grandi nomi

Domenica, nella classica del Nord, i favoriti sono Wout van Aert, Mathieu van der Poel e Tadej Pogacar - Stefan Küng: «È una corsa terribilmente dura, i migliori lotteranno davanti, ma io devo credere nelle mie possibilità»
Nel 2022 Küng era arrivato 5. nel «Fiandre». ©AP/Pavel Golovkin
Raffaele Soldati
01.04.2023 06:00

Stefan Küng non ama fare giri di parole. E quando gli chiedono con quale spirito si appresta ad affrontare il «Fiandre» (domenica) o la Parigi-Roubaix (il 9 aprile) risponde in modo schietto: «Sarò al via con la voglia di far bene. Devo sempre credere nelle mie possibilità». Il 29.enne turgoviese della squadra francese Groupama-FDJ ricorda che nel 2022 aveva concluso le due classiche del Nord al 5. e al 3 posto. Difficile dire se riuscirà a ripetersi. Il suo obiettivo è comunque quello di lottare con il gruppo dei migliori. Quale sarà la tattica per restare al fianco di fenomeni come Tadej Pogacar, Wout van Aert o Mathieu van der Poel? Risposta di Küng: «Non ci sono segreti. Il Fiandre è una corsa terribilmente dura. Prevedo una lotta che usura. I più forti saranno davanti. Sarà difficile batterli. Com’è giusto che sia, saranno loro a disputarsi il successo. Le sorprese possono però sempre esserci. È capitato in passato. Ricordate Fabian Cancellara e Tom Boonen? Credo che possa capitare ancora». Küng prosegue così il suo pensiero: «Mi piace guardare lo sci in tivù. Quando seguo i giganti, attendo con trepidazione le seconde manche. Come nel ciclismo i migliori sono lì, pieni di speranze. Poi arriva Marco Odermatt che rifila distacchi abissali a tutti. Gli avversari fanno la figura degli scolaretti. Da atleta non puoi fare altro che applaudire. Devi accettare il fatto di avere di fronte qualcuno più forte di te».

Nei primi mesi del 2023 di cannibali o semicannibali ce ne sono stati diversi. Nelle corse a tappe quattro nomi su tutti: Tadej Pogacar, Remco Evenepoel, Jonas Vingegaard e Primoz Roglic. Nelle corse di un giorno Mathieu van der Poel e Wout van Aert. Quest’ultimo, nella Gand-Wevelgen di domenica scorsa ha lasciato il successo al compagno di squadra Christophe Laporte. «A volte bisogna anche farsi trovare pronti e cogliere l’opportunità favorevole», lascia intendere Küng. Niente Fiandre e Parigi-Roubaix invece per l’altro turgoviese, Stefan Bissegger, che ha rimediato la frattura di un polso nella caduta di mercoledì nella Attraverso le Fiandre, dove è stato costretto al ritiro. Nel gruppo del Fiandre, e poi ancora nella Parigi-Roubaix e nell’Amstel Gold Race (16 aprile), ci sarà Filippo Colombo. Il corridore ticinese tornerà alla mountain bike a partire dal 12 maggio per la prova di Coppa del mondo a Nove Mesto.