Scatta da Bilbao l’attesa rivincita tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar

Il Tour de France – che scatta oggi per la prima volta nella storia da Bilbao – ha trovato una nuova, grande rivalità. Una di quelle sfide che contribuiscono a mantenere viva la leggenda della Grande Boucle. Da una parte c’è Jonas Vingegaard, 26.enne danese della Jumbo-Visma vincitore della passata edizione e – a detta di quasi tutti – favorito numero uno alla sua successione. Dall’altra c’è invece Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che dopo i trionfi sui Campi Elisi nel 2020 e nel 2021, dodici mesi fa aveva dovuto accettare la superiorità di Vingegaard.
Gli organizzatori, per la 110. edizione del Tour, hanno disegnato un tracciato particolarmente duro, adatto agli scalatori. Non ci saranno salite mitiche come l’Alpe d’Huez o il Ventoux, ma le montagne saranno le indiscusse protagoniste di questa Grande Boucle. Le otto frazioni di montagna in programma – con quattro arrivi in salita – faranno la differenza e decideranno la classifica generale. E non mancano i colli che hanno reso celebre il Tour, che per l’occasione affronterà le cinque catene montagnose francesi: Soudet, Marie Blanque, Aspin, Tourmalet, Puy de Dôme, Grand Colombier, Joux Plane e via dicendo. I 56’000 metri di dislivello totale e le 30 montagne da scalare – un record – premieranno insomma chi va forte in salita. Anche perché nel menu di questo Tout ci sarà una sola cronometro, corta (22,4 km) e difficile.
Impressionante sulle strade del Delfinato, da campione uscente Vingegaard gode dei favori del pronostico. Certo, quest’anno non potrà contare sul sostegno di un campione come Primoz Roglic – a riposo dopo il successo al Giro d’Italia – ma avrà al suo fianco l’eccezionale Wout Van Aert e il francese Christophe Laporte. «La forma – ha detto Vingegaard – e buona e sono dove voglio essere. Ovviamente io e Tadej ci guarderemo dal primo giorno e forse proverà ad attaccarmi già nel corso della prima settimana. Potrei anche dire che lui è il grande favorito».
Pogacar, dopo la frattura al polso subita alla Liegi-Bastogne-Liegi ha rassicurato tutti tornando alle gare nello scorso weekend ai campionati nazionali. Lo sloveno dopo lo smacco dello scorso anno sarà animato da un’immensa voglia di riscatto, ma dovrà essere bravo a gestire le sue emozioni. E dovrà soprattutto evitare gli errori di dodici mesi fa, quando pagò a carissimo prezzo la voglia di inseguire tutto e tutti nella tappa con il Col du Granon. Quella che lanciò Vingegaard in maglia gialla. E quest’anno lo sloveno potrà contare sull’esperienza di un gregario di extra lusso, il 30.enne britannico Adam Yates. «L’anno scorso è stata una grande lezione. Cercheremo di fare meglio quest’anno e proveremo a vincere il Tour. Ero abbastanza forte per vincere, ma Jonas è stato più forte. Vingegaard è il favorito del Tour de France. Ha dominato nel Delfinato e ha detto che non era nella sua forma migliore, quindi non vedo l’ora di vedere cosa potrà combinare», ha detto Pogacar.
Mentre i due super favoriti provano a mettere la pressione sulle spalle dell’avversario, gli outsider stanno alla finestra e sperano di riuscire ad inserirsi nel duello tra il danese e lo sloveno. Ed allora attenzione agli australiani Jay Hindley – vincitore del Giro dello scorso anno – e Ben O’Connor, leader dell’AG2R e quarto nel 2021. I francesi – che attendono il successore di Bernard Hinault addirittura dal 1985 – puntano soprattutto su Remi Bardet (DSM) e David Gaudu (Groupama-FDJ). La Spagna, invece, si attende molto da Enric Mas (Movistar) e Mikel Landa (Bahrain-Victorious).
Torna a partecipare a un grande Giro Egan Bernal (Ineos), il colombiano che sembrava promesso a dominare per anni il Tour dopo il suo successo nel 2019. Ma lo scorso anno un bruttissimo incidente aveva messo in serio pericolo la sua carriera: «Il mio ritorno al Tour è sempre stato un obiettivo importante per me. Sono davvero entusiasta di poter vivere di nuovo ogni chilometro di questa corsa. Far parte della squadra del Tour di quest’anno mi rassicura sul fatto che sono sulla buona strada per tornare al meglio».