Cuche e il Lauberhorn: amore e odio

Ha vinto dappertutto, ma non ancora a Wengen
Red. Online
14.01.2010 19:16

WENGEN - Oggi alle 10.30 sulla montagna che sovrasta Wengen, tra la splendida cornice dell'Eiger, del Mönch e della Jungfrau, va in scena la prima delle tre gare organizzate nell'ambito del trofeo del Lauberhorn, una classicissima dello sci. Alle 10.30 si disputa infatti la discesa valida per la Supercombinata, che sarà seguita dallo slalom alle 13.30. Tra i favoriti, oltre all'austriaco Bennj Raich, anche il nostro Silvan Zurbriggen. Come ogni anno, anche l'80. edizione delle prove di Wengen sarà però caratterizzata soprattutto dalla discesa di sabato, la più lunga della stagione di Coppa del mondo con i suoi 4.480 metri. Nell'albo d'oro della corsa, accanto al nome dei campioni più celebrati della storia dello sci mondiale, manca per intanto quello di Didier Cuche, un autentico personaggio ed un fuoriclasse che ha vinto quasi ogni classica dello sci alpino (a Kitzbühel, a Garmisch, in Val Gardena) ma non ancora a Wengen.

A 35 anni, per Cuche è quasi l'ultima occasione per imporsi dopo i secondi posti del 2007 e del 2008. "Vorrei vincere, è chiaro, ma siamo in tanti a volerlo e con l'età ho imparato a valutare il risultato con un certo distacco. Mi piace sempre gareggiare, ma il riscontro cronometrico per me non ha più l'importanza che aveva sino a qualche stagione fa".

Autore del miglior tempo nella prima discesa di allenamento, ieri Cuche ha avuto problemi di materiale e di... visibilità e si è piazzato ottavo. Il più veloce è stato lo sloveno Jerman, il vincitore di Bormio, che rispetto al miglior crono di Cuche dell'altro giorno ha fatto meglio di 9 soli centesimi: 2'33''42 contro 2'33''51. Insomma, la lotta sarà sul filo dei centesimi.