Sci

Lara Gut ipotizza un altro futuro: «La porta per Cortina è aperta»

La ticinese lancia la sua stagione: «L’arrivo di Flavio Di Giorgio ha portato una ventata di aria fresca, ho capito che ho ancora tanta voglia di sciare»
Lara Gut-Behrami, pronta ad affrontare una nuova stagione dopo quella spaziale del 2023-2024. © Keystone/Pablo Gianinazzi
Maddalena Buila
30.09.2024 18:30

In questi giorni, a Zurigo, i protagonisti del Circo bianco svizzero si presentano ai media. Lara Gut-Behrami, è storia di qualche ora fa, ha comunicato che non ci sarebbe stata, ma che avrebbe parlato ai giornalisti tramite videoconferenza nella mattinata di oggi. Sono state molte le voci che hanno immediatamente iniziato a circolare intorno allo stato psicofisico della sciatrice ticinese. «Ed è proprio per questo che ho chiesto a Swiss Ski di organizzare comunque un momento in cui potessi raccontare come sto e come ho lavorato in questi mesi - ha spiegato Lara con un sorriso -. Volevo a tutti i costi evitare che si iniziasse a fare ipotesi infondate circa la mia assenza a Zurigo. Io sto molto bene. Mentre mi allenavo in Cile, tuttavia, ho preso una botta al ginocchio. A riposo non mi faceva assolutamente male, ma durante gli allenamenti sentivo qualcosa. Ho così deciso di rientrare a casa e sottopormi a una risonanza magnetica per fugare ogni dubbio. Ma, sfortuna vuole, il tempo non è stato clemente con noi. Si è infatti scatenata una bufera proprio in quei giorni, ritardando inevitabilmente i nostri voli. Fortunatamente i risultati degli esami non hanno evidenziato alcunché. A quel punto ho potuto tirare un sospiro di sollievo e riprendere a lavorare normalmente. Abbiamo però forzatamente perso un po’ di tempo utile. Ecco perché ho deciso di non partecipare all’incontro di Zurigo. Vorrei sfruttare al meglio questa settimana per farmi trovare prontissima ai blocchetti di partenza».

Ho già archiviato quanto ho fatto la passata stagione. Solo a fine carriera realizzerò davvero ciò che ho raggiunto
Lara Gut-Behrami, sciatrice ticinese

Dopo un anno stellare

E da dove riparte Lara Gut-Behrami? Beh, da una stagione, quella 2023-24, pazzesca. Dopo quelle già centrate nel 2014, 2016, 2021 e 2023, l’anno scorso la ticinese ha nuovamente conquistato la coppetta di specialità del superG. A questo giro condita anche da quella ancora più grande e luccicante, la generale di Coppa del mondo. Un bottino coi fiocchi, «che però io ho già archiviato». Ha proseguito la 33.enne di Comano. «In realtà, tempo un paio di settimane dal termine della stagione, non ci stavo già più pensando. Credo mi renderò davvero conto di ciò che ho raggiunto nella mia vita solo a carriera terminata. Fintanto che sei inserito nel loop degli allenamenti, delle gare, della vita da sportivo insomma, non c’è tempo per fare troppe riflessioni. Sicuramente sono molto contenta di quello che ho ottenuto l’anno scorso, questo è chiaro. Ma non mi spingerei a fare chissà quale ragionamento rispetto a eventuali insegnamenti che ho imparato grazie alla conquista di questi grandi trofei. Ne riparleremo quando avrò appeso gli sci al chiodo (sorride, ndr). Sono però felice e soddisfatta di essere riuscita a fare un bel reset dopo una stagione così importante. Sono ripartita dalle cose che contano davvero per me, ovvero la famiglia e la tranquillità».

Ascoltando se stessa

Un momento, quello dell’addio di Lara al Circo bianco, che fino a qualche mese fa pareva essere tremendamente vicino. Vicinissimo. «Un altro anno, sì, ma non credo che ce ne saranno altri due». Erano d’altronde state queste le parole che aveva pronunciato la sciatrice di Comano verso la fine marzo, poco tempo dopo aver alzato al cielo anche la coppetta di specialità. Per poi aggiungere anche: «Se le Olimpiadi fossero domani sarei pronta, ma Cortina mi sembra un po’ irrealistica». Bene, nel giro di sei mesi circa le idee di Gut-Behrami sono cambiate. Già, Lara non è più convinta che quella che sta per cominciare sarà la sua ultima stagione, anzi, ha parlato - per lo meno ipotizzando - di un futuro ancora lungo in pista. E non soltanto in Coppa del Mondo. «È vero, l’anno scorso ho detto che non ero sicura di voler fare più di una stagione ancora. Ma durante l’estate ho lavorato bene, continuando a sentirmi in buone condizioni e continuando a produrre una bella sciata. Se continua a piacermi quello che faccio non vedo perché dovrei smettere. Ma d’altronde non sono mai stata una che riflette particolarmente sulle scelte che prendo. Preferisco ascoltare me stessa e decidere in base a come mi sento. Nel momento in cui percepirò che è il momento di smettere lo dirò. Per ora non è il caso. E perché no, ho pensato di lasciare aperta la possibilità di partecipare anche alle Olimpiadi di Cortina. D’altronde le condizioni ideali sono tutte lì: poter avere tutta la mia famiglia presente a sostenermi, poter gareggiare su una delle piste che più mi piacciono e poter continuare a fare quello che amo. Ma solo la voglia non basta. Bisognerà capire se anche fisicamente e mentalmente sarò pronta. Ma è impossibile prevedere con certezza come andranno le cose. Magari a dicembre, nel pieno delle fatiche della stagione, penserò che l’unica cosa che avrei voglia di fare è lasciare tutto e smettere».

Le condizioni ideali per partecipare ai Giochi ci sono tutte: la famiglia vicina, una splendida pista e lo sport che amo
Lara Gut-Behrami, sciatrice ticinese

Nuovo preparatore, nuove idee

Tante gare. Tanti impegni. Tanta voglia di sciare. Per prepararsi al meglio, Lara ha deciso di cambiare preparatore atletico, annunciando a maggio l’inizio di una collaborazione con Flavio Di Giorgio. «Con lui mi trovo molto bene. Da quando ha cominciato a lavorare con noi abbiamo respirato aria fresca. D’altronde accade sempre così quando qualcuno di nuovo entra a far parte del gruppo: porta nuove idee e nuove interpretazioni della realtà. Questo è veramente un bene, perché ti permette di approcciarti in modo diverso alle cose. Per esempio mi sono allenata tanto in palestra facendo diversa ginnastica, aspetto a cui non ero abituata, ma che funziona. Le sensazioni sono molto buone e atleticamente mi sento in forma. Ci siamo allenati varie settimane a Verona, un paio a Lugano, due a Udine e infine in Cile, dove si trovano sempre condizioni fantastiche. Tempesta a parte (sorride, ndr). È stato proprio parlando con Flavio che ho capito che potrei lasciare ancora aperta la porta delle Olimpiadi di Cortina. Mi ha dato tanto slancio e voglia di allenarmi. E da qui è nata la mezza idea di eventualmente aggiungere anche un ulteriore anno di competizioni. Però non voglio scrivere niente sulla pietra. Sono la prima a non sapere come evolveranno le cose e cosa deciderò di fare in futuro».

La certezza è solo nel calendario. Si apriranno le danze tra poco meno di un mese, il 26 ottobre a Sölden. A dare il la alla Coppa del mondo ci penserà lo slalom gigante. Sulle nevi austriache riparte anche la stagione di Lara Gut-Behrami. Quella che poteva essere l’ultima, ma che invece riapre la porta su un avvenire fatto ancora di tante gare ed emozioni.