Odermatt raggiunge Tomba: quattro sigilli in Alta Badia

Che Marco Odermatt fosse già entrato tra le leggende dello sci, lo abbiamo capito da un pezzo. Al nidvaldese auguriamo una carriera lunghissima e, naturalmente, tante altre imprese. Però, intanto, godiamoci i suoi successi a ripetizione in gigante, la sua disciplina preferita. Il vincitore delle ultime due coppe generali ha conquistato una doppietta sulla Gran Risa dell’Alta Badia. E ha portato a tre - su tre gare - i sigilli stagionali tra le porte larghe. Sei le vittorie di fila nella specialità.
Sempre davanti
Anche la sua 27.esima vittoria in CdM è stata eccezionale. Al comando nella prima manche e primo alla fine. Tanto per cambiare. Alla vittoria di domenica con 19 centesimi di vantaggio su un ottimo Filip Zubcic, ha aggiunto quella di oggi con 1’’05 sull’austriaco Marco Schwarz. Segue, a 1’’22 lo sloveno Zan Kranjec, nuovamente sul podio. Per il croato Zubcic stavolta un amaro 4. posto a 1’’36. «Mi chiedete se sono contento? Certo che lo sono. È bello pensare di essere entrato nella storia di questa pista», ha detto «Odi» con il suo immancabile sorriso. Lì, dove si era iniziato a gareggiare nel 1985 con l’acuto di Ingemar Stenmark, Odermatt ha firmato il suo quarto gigante e ha emulato Alberto Tomba. Riuscirà ad andare oltre? Chissà. Nel suo mirino ci sono le sei vittorie di fila tra le porte larghe della Gran Risa (dal 2013 al 2018) conquistate dall’austriaco Marcel Hirscher. E quest’ultimo, tanto per gradire, aveva fatto suo anche uno slalom e un parallelo. Al di là dei confronti tra i fenomeni, il nidvaldese sta dimostrando una tenuta formidabile. Adesso, in attesa delle gare veloci sullo Stelvio di Bormio (discesa e superG il 28 e 29 dicembre), «Odi» si godrà qualche giorno di riposo osservando dall’alto anche la graduatoria delle generale, che capeggia con 92 punti di vantaggio su Schwarz. Complimenti a questo austriaco, che si presenta come l’avversario più temibile per l’elvetico nella caccia alla grande coppa di cristallo. Come il nidvaldese, l’altro Marco è reduce da un tour de force di 5 gare su 5 tra la Val Gardena e l’Alta Badia. Ma se «Odi» non sarà al via venerdì nello slalom in notturna di Madonna di Campiglio, Schwarz lo affronterà con la consapevolezza di poter far bene. In caso di vittoria, festeggerebbe il Natale davanti allo stesso Odermatt in Coppa.
Distribuire le forze
La stagione degli uomini, che aveva stentato a decollare dopo un’infinità di annullamenti, ha proposto 7 gare su 41 di un programma intenso. «Per me era importante iniziare a prendere un certo ritmo», aveva detto Odermatt prima di arrivare in Italia. La sua schiena, che aveva destato preoccupazione negli Stati Uniti, sembra reggere ottimamente. Per arrivare in marzo ancora integro, anche «Odi», come lo stesso Schwarz, dovrà distribuire bene le forze. Se l’elvetico è impegnato in tre discipline, l’austriaco ne affronta addirittura quattro. Tante, forse troppe. Giovedì spazio alle donne per lo slalom di Courchevel. Naturalmente, senza Lara Gut-Behrami. La ticinese tornerà in pista il 28 dicembre nel gigante di Lienz.