Sci alpino

Un Odermatt fenomenale castiga un grande Zubcic

Il croato è vicino al nidvaldese, che però non fallisce l’appuntamento sulla Gran Risa: «Sono felice, dovevo andare a tutta per stare davanti»
Ventiseiesimo successo in carriera, il sedicesimo tra le porte larghe, per il nidvaldese Marco Odermatt. © EPA/Andrea Solero
Raffaele Soldati
17.12.2023 21:45

Quinta vittoria di fila in gigante per Marco Odermatt. Dopo le ultime tre della scorsa stagione, le prime due di quella in corso. Fermato dal vento a Sölden (gara annullata), il nidvaldese si era imposto a Val d’Isère e si è ripetuto sulla Gran Risa dell’Alta Badia. Alla sua quarta gara in quattro giorni, il campione olimpico e campione del mondo della disciplina, non finisce di stupire. È stato definito «alieno». Pur nella sua «normalità», ha effettivamente qualcosa dell’extraterrestre. Per lo meno tra le porte larghe. Dall’inizio della stagione 2021-2022 Odermatt ha collezionato 19 podi in 19 giganti. E, intanto, ha colto il suo 16.esimo sigillo nella disciplina, il 26.esimo in Coppa del Mondo. Cifre da capogiro. Se il 9 dicembre, a Val d’Isère, aveva superato di 0’’98 l’austriaco Marco Schwarz, stavolta il vantaggio su Filip Zubcic, il suo più immediato inseguitore, è stato più contenuto: solo 0’’19. Quello che più ha colpito stata la capacità di non lasciarsi impressionare dai distacchi inflitti dal croato - penultimo a partire nella seconda manche - a tutti gli avversari. Ben oltre i due secondi.

Potenza e leggerezza

Odermatt ha aggredito la pista con un misto di potenza e leggerezza. «Sapevo che dovevo andare a tutta, non c’era spazio per fare calcoli. Sono felice per questo nuovo successo», ha detto il vincitore a fine gara. Eppure era parso che stavolta qualcuno fosse davvero in grado di superare il nostro fenomeno. La faccia incredula di Zubcic al traguardo, non aveva bisogno di commenti. E possiamo immaginare cosa si saranno detti Kranjek (3. a +2’’26), Schwarz (4. a +2’’54), l’andorrano Verdu (5. a +2’’67), Pinturault (6. +2’’81) e Kristoffersen (7. a + 3’’10). Tra i primi dieci (10. a +3’’66) ha chiuso anche Gino Caviezel, secondo miglior elvetico, comunque autore di una buona prestazione. Domani, sulla Gran Risa, si replica (10.00/13.00) e Odermatt cercherà un nuovo successo, sarebbe il 17.esimo nella disciplina. Poi potrà finalmente fiatare. Una pausa prenatalizia assolutamente necessaria.

Qualche giorno di pausa

Venerdì, nello slalom in notturna di Madonna di Campiglio, toccherà a Daniel Yule e a Ramon Zenhäusern difendere i colori elvetici. Odermatt dovrà invece prepararsi mentalmente per la discesa e il superG in programma sulla Stelvio di Bormio il 28 e il 29 dicembre. Per quanto sempre competitivo, nelle gare veloci il nidvaldese è battibile, come hanno d’altra parte dimostrato i risultati degli scorsi giorni. Dopo i due podi ottenuti giovedì e venerdì, nella discesa di sabato in Val Gardena «Odi» ha dovuto accontentarsi del 7. posto. A guadagnarsi la ribalta era stato Dominik Paris, che ha tinto di azzurro la Saslong a 22 anni di distanza dal successo di Kristian Ghedina. Una vittoria attesa e sospirata - forse anche un po’ fortunata - conquistata davanti al norvegese Kilde e allo statunitense Bennett, nuovamente tra i protagonisti. Nell’occasione Odermatt, una volta ancora il migliore degli elvetici, aveva accusato 0’’92 da Paris. E quest’ultimo, va sottolineato, con 22 successi è diventato il terzo azzurro per vittorie (18 in discesa e 4 in superG) dopo Alberto Tomba (50) e Gustavo Thoeni (24). Davanti a Paris, nella disciplina regina ci sono solo Franz Klamer (25) e Peter Müller (19).

Sabato doppietta elvetica

Dopo un sabato strepitoso per lo sci elvetico femminile - Jasmin Fluri (per lei seconda vittoria in Coppa del Mondo) aveva preceduto Joana Hählen nella discesa di Val d’Isère, la domenica ha invece regalato soltanto un 5. posto grazie alla rediviva Michelle Gisin nel superG firmato dall’italiana Federica Brignone. L’azzurra ha preceduto la norvegese Vickhoff-Lie e la connazionale Sofia Goggia. E Lara Gut Behrami? La ticinese, fuori dalle top 10 in discesa (11.) è uscita di scena. Come l’americana Mikaela Shiffrin, che il giorno precedente aveva preferito stare a riposo.