Sci alpino

Wendy raccoglie l’argento: «Mi sembra un buon inizio»

La svittese sale sul podio nella combinata firmata da Federica Brignone - Bronzo per l’austriaca Haaser - Deludente il sesto posto di Michelle Gisin: «Ho sciato senza aggressività» - Gut-Behrami ha rinunciato allo slalom
La gioia di Wendy Holdener alla cermonia della premiazione. © AP/Gabriele Facciotti
Red. Sport
06.02.2023 21:27

I Mondiali sono iniziati bene per la Svizzera. Ma non benissimo. Wendy Holdener ha conquistato l’argento in combinata e questo è un motivo di soddisfazione per la svittese e per Swiss-Ski. La giornata, a guardar bene, prometteva però qualcosa di più. Oltre a Wendy ci si attendeva una buona prova anche da Michelle Gisin (6.), che invece non è riuscita ad uscire dalla mediocrità. A festeggiare è stata una perfetta Federica Brignone, che ha dominato nettamente la prova di superG affrontando poi lo slalom quasi fosse una specialista delle porte strette. Per l’azzurra il secondo tempo assoluto a soli 4 centesimi dalla nostra Wendy. Bronzo a sorpresa per l’austriaca Ricarda Haaser, che restituisce il sorriso ad una squadra che in Coppa del mondo è in piena crisi. «Cominciare i Mondiali così è il massimo», ha detto Federica Brignone, che ha approfittato delle sventura occorsa a Mikaela Shiffrin. L’americana sembrava infatti lanciata verso il successo ma invece si è incartata proprio mentre stava recuperando lo svantaggio sull’italiana. All’ultimo intermedio Miki era a soli 8 centesimi dall’avversaria ma poi ha inforcato a tre porte dal traguardo. Inevitabile la delusione. Però la campionessa ha preso l’eliminazione con un velato sorriso. «È chiaro che sono dispiaciuta - ha detto - voglio però credere che nelle prossime gare sarò più fortunata».

Quale invece il commento a caldo dell’azzurra? «Sono riuscita a far vedere la slalomista che c’è in me. Sono molto soddisfatta della mia prestazione. Mi sono anche commossa. E posso assicurarvi che non mi capita spesso dopo le gare».

Una piacevole sensazione

E Wendy Holdener? Che fosse contenta lo si era capito subito. «Ho affrontato lo slalom senza sapere cosa fosse successo alle mie avversarie. Ho fatto bene, perché ho potuto concentrarmi sulla mia gara. Quando ho visto che davanti a me c’era solo Federica Brignone, ho avvertito una piacevole sensazione. Questo mi sembra un buon inizio», ha spiegato la svittese che è subito andata ad abbracciare la vincitrice. Iniziare i Mondiali con un argento è in ogni modo bene augurante. La classica iniezione di fiducia che si trasmette da una sciatrice a tutto il team. Da una parte, quindi, una chiara soddisfazione. Ma non si può nascondere che da questa combinata si voleva qualcosina in più. Così Michelle Gisin: «Ho sciato entrambe le prove, sia il superG, sia lo slalom, senza aggressività. Mi dispiace. Non posso certo essere contenta. Però non è neppure il caso di caricarmi di pressione. Sono qui dare il meglio di me. Questo era solo il primo giorno del Mondiale».

Per Lara è stato un buon test

Un primo giorno che invece può essere considerato molto positivo per Lara Gut-Behrami. Il ticinese aveva subito lasciato intendere che per lei nella combinata si trattava soltanto di prendere confidenza con la pista del superG. Detto, fatto. Ha ottenuto il secondo miglior tempo insieme alla norvegese Ragnhild Mowinkel, concedendo 71 centesimi alla Brignone. Una buona prestazione, più o meno nell’ordine di quello che si aspettava. Poi, come d’altra parte hanno fatto anche la scandinava e l’altra azzurra Sofia Goggia, la scelta di rinunciare alla prova tra le porte strette. D’altra parte mai affrontate in questa stagione.