«Senza le restrizioni i Giochi saranno più facili da seguire»

A un anno dalla chiusura delle Olimpiadi di Parigi 2024 (26 luglio - 11 agosto), Swiss Olympic ha illustrato le sfide che attendono gli elvetici che si presenteranno con una delegazione di circa 120 atleti. Una ventina saranno invece i protagonisti dei Paralympics. «La vicinanza geografica è un vantaggio per noi, per le famiglie e per i tifosi che potranno seguire più facilmente l’evento - ha detto il capomissione Ralph Stöckli - . Tutte le persone con le quali ho parlato sono motivate dall’idea di soggiornare al villaggio olimpico, anche se il loro sport si svolgerà in una sede lontana». Dopo le Olimpiadi di Tokyo 2021 e di Pechino 2022, caratterizzate dalla pandemia da coronavirus e dalle innumerevoli restrizioni, Parigi 2024 segnerà un apprezzato ritorno alla normalità per Swiss Olympic. «La cerimonia di apertura sarà un evento unico con 600.000 persone attese - prosegue l’ex curler - . C’è già molta attesa. Sarà una sfida soprattutto per gli atleti più giovani e per coloro che vivranno la loro prima Olimpiade». Stando a Stöckli sarà una sfida particolare da affrontare soprattutto sul piano mentale. «La pressione - ha aggiunto - sarà diversa rispetto a Tokyo, dove il pubblico era assente e i media meno presenti e meno invadenti. Ci sarà una strategia individuale da trovare su come affrontare la pressione esterna. Alcuni atleti hanno bisogno di avere al loro fianco allenatori e amici per rendere al meglio, altri hanno bisogno di essere calmi per dare il massimo», ha osservato il capodelegazione. Dopo 4 edizioni in Sudamerica e in Asia, i Giochi tornano in Europa.
Le impressioni degli atleti
Quali le impressioni manifestate dagli atleti? «Entrerò nella mia bolla. Ma lo farò in ogni caso alla vigilia del mio debutto in gara. Il giorno della competizione non avevo avvertito alcuna differenza in termini di stress tra l’edizione di Rio 2016 e quella di Tokyo 2021», ha detto lo specialista di ginnastica artistica Eddy Yusof, presente a questo incontro con la stampa organizzato a Berna.
Aggiustamenti necessari
Dominique Hischier, responsabile dello sport di prestazione della Federazione svizzera di judo ritiene che per Parigi 2024 saranno necessari degli aggiustamenti. «I nostri atleti si prepareranno a casa e andranno a Parigi 2-3 giorni prima di iniziare a gareggiare per entrare nella loro bolla di sapone. Gli atleti dovranno concentrarsi sulla propria routine. Starà a noi rendere i fattori esterni più facili da gestire».
A livello logistico, il compito di Swiss Olympic sarà molto più semplice rispetto a quando eravamo andati nei Paesi asiatici. Siamo inoltre molto contenti di poter viaggiare in treno fino a Parigi. «È la prima volta che riusciamo a viaggiare in questo modo - ha detto Susanne Böhlen, responsabile della logistica di Swiss Olympic. «Nemmeno per Londra 2012 era stato possibile viaggiare così. Siccome conosciamo Parigi piuttosto bene potremmo però sottovalutare alcuni aspetti», ha ammesso la Böhlen riflettendo sulla possibilità che potrebbero esserci scioperi o manifestazioni che possono rovinare la festa. «Anche se non c’è più il coronavirus, dovremo avere un piano B: anticipare i problemi e trovare soluzioni».