Motomondiale

Si alza il sipario su Portimao e l’opera ha un nuovo volto

Domani la tappa portoghese inaugurerà la stagione 2023, caratterizzata dalle gare sprint - A contendersi il titolo l’attuale re Bagnaia, il compagno Bastianini e gli ex campioni Quartararo e Marquez
Francesco Bagnaia, che correrà con il numero 1, quest’anno tenterà di centrare il bis. © EPA/Luis Forra
Maddalena Buila
24.03.2023 06:00

Ci siamo. Dopo diversi mesi di attesa anche il massimo campionato delle due ruote è pronto a riaccendere i motori. E lo farà partendo dal Portogallo. Sarà l’Autódromo Internacional do Algarve a Portimao a conferire i primi punti di una stagione 2023 che si prospetta scoppiettante. A contendersi il titolo saranno in diversi. Primo fra tutti l’attuale detentore dello scettro, Pecco Bagnaia, soddisfattissimo dopo i test prestagionali in Malesia: «Possiamo dire che la nostra missione è da considerarsi compiuta. La moto è buona e noi siamo pronti per affrontare la nuova stagione». Tra gli sfidanti più agguerriti spicca il campione del 2021 Fabio Quartararo, che cercherà sicuramente di rifarsi dopo un brutto 2022, costellato da diverse cadute e da una Yamaha troppo poco competitiva. Occhi però puntati anche sul nuovo compagno di squadra del pilota di Torino Enea Bastianini e sul grande ritorno dello spagnolo Marc Marquez. Il sei volte campione del mondo pare infatti finalmente essere riuscito a uscire dal tunnel negativo delle ultime tre stagioni, contrassegnate da disturbi fisici e operazioni, e si è detto pronto a tornare a dare del filo da torcere ai suoi avversari.

Un singolo debuttante

La griglia di partenza che si presenterà in Portogallo mostra in realtà poche novità. Sicuramente risulterà piuttosto scombussolata rispetto a quella dello scorso anno, dopo l’uscita di scena della Suzuki - che ha abbassato il numero dei piloti da 24 a 22 - e i diversi scambi di ruoli avvenuti tra le diverse squadre. Il Circus sarà infatti testimone di un solo debutto, ovvero quello del campione in carica della Moto2 lo spagnolo Augusto Fernandez (GasGas). Per il resto ritroveremo vecchie conoscenze. Nelle squadre ufficiali saranno due i grandi cambiamenti rispetto al 2022: il già accennato accoppiamento tra Bagnaia e Bastianini - che ha ereditato il posto di Jack Miller passato alla KTM - e il passaggio di Joan Mir alla Honda, accanto proprio a Marquez. Tra i team satellite, invece, solo Ducati-VR46 e Ducati-Pramac manterranno le coppie allineate un anno fa. Le altre case hanno invece deciso di attingere a conducenti già presenti in griglia la scorsa stagione per rinnovare parzialmente o completamente i rispettivi equipaggi.  

La grande novità

Quest’anno, però, l’aspetto che finora ha generato maggiore dibattito dentro e fuori dal paddock non concerne il nome di un pilota o quello di un particolare team. No, la stagione 2023 fa scalpore per via dell’introduzione delle gare sprint. Che non saranno centellinate, come nel caso della Formula Uno, ma accompagneranno ogni singolo GranPremio. Si gareggeranno il sabato precedente la corsa con lo scopo - la Dorna ci spera più di tutti - di aumentare l’intrattenimento, gettando un po’ di pepe su tutta la stagione della MotoGP. Un 2023 che, in quanto a numero di corse, profuma di record. Come nel caso del massimo campionato delle quattro ruote, anche per quanto riguarda il Motomondiale quest’anno si toccherà il numero più alto mai registrato di gare. Saranno 21 i GranPremi in calendario, tra cui due nuove tappe in Kazakistan (il 9 luglio) e in India (il 24 settembre). Ma torniamo alle corse brevi. Il formato delle sprint prevede che venga percorsa una distanza equivalente a metà del GP che si disputerà la domenica e metterà in palio la metà dei punti assegnati nella gara principale del giorno successivo. «Questo permetterà ai piloti che non sarebbero in grado di competere su una distanza troppo lunga di rimanere comunque in lotta nella classifica del Mondiale. Ci aspettiamo tantissima azione in pista grazie a questo nuovo formato», ha dichiarato un soddisfatto Carmelo Ezpeleta.

Le gare sprint rivoluzioneranno per davvero uno sport che negli ultimi anni ha visto il proprio pubblico disaffezionarsi progressivamente alla disciplina? Nessuno lo sa con certezza. Dopo qualche gara si potrà cominciare a tirare le prime somme, ma solo al termine del campionato sarà possibile stilare un verdetto definitivo. Tutti, in ogni caso, si augurano possa essere così.