Sci alpino

Si parte con la combinata: Lara prepara il SuperG

Wendy Holdener e Michelle Gisin sono le migliori carte elvetiche - Swiss-Ski sogna di emulare il medagliere di Cortina 2021 quando arrivarono nove medaglie - Zenhäusern ha fatto il pieno di fiducia aggiudicandosi lo slalom di Chamonix, terzo Yule
Lara Gut-Behrami affronta la combinata ai Mondiali per preparare al meglio il superG di mercoledì. ©AP/Giovanni Auletta
Raffaele Soldati
06.02.2023 06:00

Nove medaglie: 3 ori, 1 argento e 5 bronzi. Riusciranno gli elvetici ad emulare lo straordinario bilancio ottenuto nel 2021 a Cortina? Nella 47.esima edizione dei Mondiali, che iniziano oggi sulle nevi di Courchevel e Méribel, si può fare altrettanto bene. Medaglia più, medaglia meno. Quello che è certo è che il team rossocrociato si presenta al via con grandi ambizioni in tutte le discipline, maschili e femminili.

Le punte di diamante

Le prime ad entrare in scena sono le donne. Il programma oggi propone la combinata femminile a Méribel: superG alle 11.00, slalom alle 14.30. In teoria si può già puntare a due medaglie. Le punte di diamante della selezione elvetica sono Wendy Holdener e Michelle Gisin. Le affiancano Lara Gut-Behrami e Priska Nufer. Wendy è caricatissima. Cercherà un buon tempo nella prova veloce per poi lanciare l’affondo tra le porte strette. Michelle non è certo nel suo periodo più felice, almeno sul piano sciistico. Dopo aver avuto diversi problemi di adattamento con i nuovi materiali, la sciatrice di Engelberg (Obvaldo) ha comunque fatto qualche passo avanti e in una gara come la combinata è comunque in grado di stupire favorevolmente. La nostra Lara sarà al via con un obiettivo preciso: prendere confidenza con la pista di Méribel per poi lanciarsi all’attacco della sua nona medaglia iridata già mercoledì in occasione del superG. La quarta carta è Priska Nufer, che pure cercherà di raccogliere un po’ di fiducia in vista dei prossimi appuntamenti veloci. Discutere sul valore delle medaglie è lecito. Nessuno mette in dubbio il fatto che la combinata, così come i paralleli nei Team-Event, non hanno lo stesso fascino delle gare veloci e delle prove tecniche prese singolarmente. Nella conta delle medaglie ogni podio ha comunque il suo significato. Guardiamo pertanto alla prima gara con interesse e, soprattutto, con la speranza che arrivi subito un successo, il primo di una lunga serie nell’ambito di un programma che prevede l’attribuzione di 13 titoli.

Nelle rinomate località francesi della Savoia gli atout della Svizzera sono numerosi. Partire con il piede giusto sarebbe l’ideale e, probabilmente, toglierebbe un po’ di pressione agli atleti che nei prossimi giorni saranno chiamati ad affrontare le gare da veri e propri favoriti. Alludiamo in primis a Marco Odermatt, ma anche alla stessa Lara. Il primo comanda alla grande la graduatoria generale di Coppa del mondo con 1386 punti davanti ai norvegesi Aleksander Kilde (1073) e Henrik Kristoffersen (779). La ticinese è terza tra le donne (906 punti) alle spalle dell’inarrivabile Mikaela Shiffrin (1697 punti) e della slovacca Petra Vlhova (966), allenata da Mauro Pini.

Slalom delle meraviglie

L’obiettivo di ognuno era quello di arrivare in Savoia con il pieno di fiducia. Qualcuno ha messo del fieno in cascina con largo anticipo mostrandosi costante nel rendimento fin dall’inizio della stagione. Altri, anche perché frenati da infortuni più o meno seri, hanno tardato a mettersi in luce. Nelle ultime gare di Coppa del mondo, almeno tra i rossocrociati sono emersi il polivalente Loïc Meillard e gli slalomosti Ramon Zenhäusern e Daniel Yule. Sabato a Chamonix Ramon è addirittura tornato al successo (il suo 5. in Coppa del Mondo tra le porte strette) dopo quasi due anni. Dopo aver chiuso il primo tracciato a soli 15 centesimi da Clément Noël, nel secondo è stato eccezionale, anche approfittando dell’inforcata del francese. Il vallesano ha manifestato tutta la sua gioia gettando in aria i bastoncini per poi regalare i suo sorriso nelle interviste. «È fantastico - ha detto - . Questo è quello che ci voleva per acquisire fiducia in vista dei Mondiali». Ottimo anche il terzo posto ottenuto da Yule, già vincitore in stagione a Madonna di Campiglio e a Kitzbühel. Due svizzeri sul podio in slalom è un fatto notevole. Per entrambi un’iniezione di fiducia. Anche loro potranno contribuire ad abbellire il medagliere elvetico. Ma potranno farlo nell’ultima gara di questi Mondiali.