Tennis

Alcaraz è un rullo compressore ma ci vogliono altre conferme

L’assenza di Djokovic e Nadal dai Masters 1000 americani sposta già l’attenzione verso il Roland Garros - Da qui alla fine di maggio il serbo e il maiorchino possono preparare al meglio la stagione sulla terra rossa
Lo spagnolo Carlos Alcaraz, fresco vincitore a Indian Wells e numero 1 della classifica ATP ©AP Mark J. Terrill
Raffaele Soldati
25.03.2023 06:00

Di Djokovic (ATP 2) e Nadal (ATP 13) non si hanno notizie freschissime. Entrambi hanno saltato la tournée americana primaverile. Peccato per i Masters 1000 di Indian Wells e Miami. I pensieri dei due campioni sono già rivolti al Roland Garros. Ma da qui al 28 maggio - data d’inizio della seconda prova stagionale del Grande Slam - ci sarà tanto tennis. Soprattutto sulla terra battuta. Novak, lo sappiamo, non ha potuto raggiungere gli Stati Uniti a causa delle regole d’ingresso ancora vigenti in America per le questioni sanitarie. Senza il vaccino anticoronavirus una parte della stagione gli è preclusa. Il serbo lo ha capito, anche se un po’ a malincuore.

Scelte e rinunce

E Rafa? Lui ha semplicemente deciso di non mettere a rischio il suo corpo. Il maiorchino si è preso del tempo per provare ad essere il più in forma possibile dal punto di vista fisico. Una scommessa non facile da vincere visti i vari acciacchi, a incominciare dalla sindrome di Müller-Weiss. Che, con il passare degli anni, potrebbe rendergli difficile anche camminare. A differenza di Federer, ormai ritiratosi dalle scene, salvo qualche possibile futura esibizione, il serbo e lo spagnolo contano di tornare presto a rendere la vita difficile ai fenomeni della nuova generazione. Primo fra tutti Alcaraz. Il 19.enne di Murcia, fresco del trionfo ottenuto a Indian Wells è il tennista del momento. Ancora si parla della sua dimostrazione di forza nella finale del torneo californiano contro Medvedev. Un successo che lo ha riportato in cima alla classifica mondiale e che ha fatto dire a Chris Evert - ex campionessa da tempo diventata opinionista - parole di elogio per il giovane fenomeno. «Non so come possa migliorare ancora. È un campione nato. Ha tutte le carte in regola per diventare il miglior tennista di sempre». Possibile. Ma il tennis moderno non permette di sbilanciarsi troppo. Il rischio di infortunarsi è cresciuto in modo esponenziale. Lo stesso Alcaraz non era stato costretto ad una lunga pausa nello scorso autunno? Quando si pratica un tennis fisico e logorante, gli infortuni sono dietro l’angolo. Ne sa qualcosa Nadal, tanto per richiamare in causa il giocatore al quale il giovane spagnolo sembra ispirarsi.

Il sogno del primo Slam

Già un anno fa si parlava di Alcaraz come di un rullo compressore, pronto a conquistare il suo primo successo in una prova del Grande Slam. Nonostante gli enormi progressi, aveva però dovuto rinviare l’obiettivo. Intanto ha dimostrato di esserci rilanciando le sue ambizioni da un Masters 1000 all’altro. Pochi giorni fa, dopo la sconfitta subita a Indian Wells, Medvedev ha rilasciato una dichiarazione curiosa: «Vorrei affrontare Alcaraz su superfici più veloci. Quelli in California sono campi in terra rossa mascherati da hardcourt». Un messaggio neppure troppo criptico per far capire che quest’anno ci terrebbe ad essere presente a Wimbledon. Nel 2022, come tutti i russi e bielorussi, Daniil era stato costretto a rinunciarvi. Cosa cambierà a Church Road sulla questione dei tennisti russi e bielorussi? La guerra di Putin prosegue. E gli sportivi ne pagano le conseguenze.