Tennis

La finale è tra Djokovic e Ruud, Alcaraz condizionato dai crampi

Settima finale a Parigi per il serbo che domenica cercherà il terzo successo e il ventitreesimo titolo del Grande Slam: «Mi dispiace per Carlos che ha mostrato di essere un combattente e che ha concluso il match nonostante l’infortunio»
La stretta di mano tra Carlos Alcaraz e Novak Djokovic dopo la semifinale vinta dal serbo in quattro set. ©AP/Thibault Camus
Red. Sport
09.06.2023 21:37

Novak Djokovic (n. 3) contro Casper Ruud (n. 4). Saranno il serbo e il norvegese (già finalista lo scorso anno) a disputare l'ultimo atto del Roland Garros domenica alle 15.00. Il primo ha approfittato dei crampi che hanno colpito lo spagnolo Carlos Alcaraz (n. 1), praticamente inesistente a partire dall’inizio del terzo set: 6-3 5-7 6-1 6-1. Il nordico ha invece concesso pochissimo al tedesco Alexander Zverev (n. 22), che si è arreso con il risultato di 6-3 6-4 6-0 dopo una partita decisamente senza storia.

Due splendidi set

Due set di straordinaria intensità agonistica hanno invece caratterizzato la partita del pomeriggio. Un match che prometteva moltissimo, rovinato da un crampo al polpaccio dell’iberico. Un infortunio che ha tolto pathos a una sfida tanto attesa, che aveva tutto per continuare a regalare spettacolo. La sfortuna ha però colpito Alcaraz e Djokovic ne ha approfittato ed è volato verso la sua settima finale al Roland Garros. Cercherà il terzo successo a Parigi e, soprattutto, il ventitreesimo titolo del Grande Slam. Ci si attendeva un confronto tra due rocce. Una purtroppo si è rivelata friabile. Carlos ha 20 anni, 16 meno del suo avversario e una lunga carriera davanti a sé. Gli infortuni, seppur finora non gravi, gli hanno però già complicato non poco la vita. «Mi auguro che Carlos possa riprendersi al più presto. È un ottimo giocatore, un vero combattente. Finché ha potuto lo ha dimostrato anche in questa partita. Ho un grande rispetto per lui. Ha giocato un secondo set di altissimo livello. L’infortunio è arrivato nel momento in cui era il miglior giocatore in campo», ha detto Djokovic. Sull’ 1-1 nella terza frazione una breve interruzione. Alcaraz si è bloccato sulle gambe. Si temeva uno stiramento o una contrattura. Si è invece trattato di crampi. Alcaraz avrebbe desiderato ricevere un trattamento medico. Ma il regolamento lo consente solo al cambio di campo. Un gioco perso a tavolino - 2-1 per Novak - e poi lo spagnolo ha provato a respingere gli attacchi del serbo praticamente da fermo. Avrebbe potuto ritirarsi, invece è restato in campo. Anzi, è andato negli spogliatoi alla fine del terzo set per poi continuare la sua agonia sul centrale. Naturalmente, il suo rendimento ne ha risentito. E non c’è più stata partita. «Ho avvertito dei crampi già prima di entrare in campo. Non è la prima volta che mi capita», ha spiegato successivamente l’iberico, riconoscendo che dovrà lavorare su questo aspetto.Con tutta probabilità, i crampi sono causati da fattori nervosi e dalle tensioni legate a un match di questa importanza.

Swiatek grande favorita

Karolina Muchova (WTA 43) sa perfettamente cosa l’attende. Per sperare di spuntarla contro Iga Swiatek (n. 1) domani alle 15 dovrà superarsi. La ceca ha però tutte le qualità per creare la sorpresa. Non è nuova a prestazioni eccellenti. In una carriera frenata dagli infortuni, avrebbe potuto togliersi qualche soddisfazione in più. Nel 2021 aveva già raggiunto la semifinale all’Australian Open e si era portata al suo best-ranking: WTA 19. Nel penultimo atto a Parigi, Karolina ha annullato un match-ball alla bielorussa Aryna Sabalenka (n. 2) e ha realizzato l’impresa dopo essere risalita dal 2-5 nella terza e decisiva frazione. Il percorso di Muchova a questi «French Open» ricorda quello della sua connazionale Barbora Krejcikova nel 2021 a Parigi. Anche quest’ultima aveva dovuto cancellare un match-ball nel penultimo atto contro Maria Sakkari, una giocatrice che Muchova ha sconfitto quest’anno nel 1- turno. Krejcikova aveva poi avuto ragione di Anastasia Pavlyuchenkova, superata in questa edizione da Karolina nei quarti. Che siano segni del destino?

Dall’altra parte della rete la ceca ritroverà domani la giocatrice più forte al mondo. La 22.enne Swiatek non sarà forse al livello stratosferico dello scorso anno, quando aveva vinto 37 incontri di fila tra febbraio e giugno conquistando sei titoli fra cui il suo secondo Roland Garros. La polacca, che in questa stagione ha colto un successo sulla terra rossa (Stoccarda) per poi perdere la finale a Madrid contro Sabalenka, è naturalmente la favorita. Il suo bilancio alla Porte d’Auteuil è di 27 vittorie contro due sole sconfitte, la prima negli ottavi del 2019 contro Simona Halep, la seconda nei quarti del 2021 contro Maria Sakkari. «Per vincere un torneo del Grande Slam contro la n. 1 al mondo dovrò giocare una partita perfetta», ha detto Katarina Muchova. Non potrà fare altrimenti.