Tennis

La WTA ritorna in Cina dopo la vicenda Peng Shuai

Verranno disputati sette tornei il prossimo autunno, compresa una tappa a Hong Kong – Ha prevalso, infine, l'aspetto economico
© AP/Andy Wong
Red. Online
02.06.2023 20:22

La WTA, il circuito professionistico di tennis femminile, farà ritorno in Cina dopo quattro anni di assenza a causa della pandemia e, soprattutto, dell’affaire Peng Shuai. L’organizzazione ha svelato le date dei tornei previsti nel Paese del Dragone il prossimo autunno. Fra settembre e ottobre, nello specifico, sono in programma sette appuntamenti fra la Cina continentale e Hong Kong.

Il primo torneo, al riguardo, sarà l’Open WTA 250 di Guangzhou. Quindi il torneo di Ningbo (WTA 250), l’Open di Cina a Pechino (WTA 1000), i tornei di Zhengzhou (WTA 500), Hong Kong (WTA 250) e Nanchang (WTA 250) e, infine, quello di Zhuhai.

A eccezione delle Olimpiadi invernali di Pechino dello scorso anno, svoltesi in una bolla sanitaria, lo sport si era completamente fermato in Cina durante la lunga fase pandemica. Ma la WTA aveva pure deciso di non organizzare tornei in Cina, per sedici mesi, in seguito alla vicenda Peng Shuai.

La giocatrice cinese, ex numero uno mondiale del doppio, si era ritrovata suo malgrado in mezzo a un caso di Stato dopo aver accusato l’ex vice primo ministro, Zhang Gaoli, di averla aggredita sessualmente. Nel novembre 2021, Peng Shuai era letteralmente sparita. La tennista, in particolare, aveva pubblicato su Weibo, un social cinese, un lungo messaggio nel quale denunciava il dirigente. Quindi, Peng Shuai era riapparsa in pubblico a più riprese, fra cui proprio le Olimpiadi invernali, accompagnata da ufficiali del regime.

Se è vero che la WTA non ha ottenuto tutte le garanzie che, a suo tempo, aveva chiesto in merito alla sorte di Peng Shuai, l’organizzazione ha infine deciso di fare ritorno in Cina. Un Paese essenziale in termini economici.