Tennis

Michel Faoro: «Fieri di poter riproporre il nostro classico torneo ITF»

Dal 14 al 20 luglio i campi del TC Lido ospiteranno il Lugano Masters Over 30, che è il più importante in Svizzera nella categoria
Michel Faoro, presidente del TC Lido, e il figlio Alex anche quest'anno sono tornati a Wimbledon per seguire le semifinali maschili.
Raffaele Soldati
10.07.2025 06:00

È il più importante Masters ITF in Svizzera. E anche il più frequentato. Dal 2012 il TC Lido lo presenta con orgoglio. E questa proposta è oltretutto un modo per far sì che il circolo luganese possa conservare il proprio posto nel circuito mondiale di tennis. A presentare l’evento - strutturato per fasce d’età che vanno dai 30 ai 90 anni - sono stati il presidente del circolo luganese, Michel Faoro, e il direttore del torneo, Vinicio Bernardini. Anche per la 12.esima edizione del torneo Over 30, che si giocherà dal 14 al 20 luglio, c’è molta attesa.

«Il livello tecnico e agonistico - afferma Faoro - è cresciuto negli anni, tanto che la Federazione internazionale (ITF) ha promosso il nostro appuntamento al grado MT-700. Insomma possiamo offrire un torneo considerato tra i migliori al mondo in questo genere di eventi».

L’apprezzamento dei giocatori è un fatto acquisito, ma è importante mantenere lo standard elevato per soddisfare le esigenze dei 200 giocatori che si presenteranno al TC Lido (il 75% uomini e il 25% donne) provenienti da una ventina di nazioni. Ma quali sono le categorie in gara?

«Come detto si tratta di tennisti che vanno dai 30 ai 90 anni - prosegue il direttore del torneo Bernardini - . La divisione, per classi e categorie, è fondamentale: in pratica ogni 5 anni. Ci saranno i singolari, i doppi e i doppi misti. E chi perderà al primo turno avrà comunque la possibilità di giocare un torneo di consolazione. La trasferta a Lugano deve poter essere apprezzata da chiunque, al di là del puro fatto competitivo».

Eppure, si dice che il livello agonistico è notevole e che molti giocatori vengono in Ticino con l’intenzione di conquistare punti per migliorare il proprio ranking. «Vero – sottolinea lo stesso Bernardini - . Ma gli obiettivi variano a seconda delle ambizioni di ognuno. Gran parte dei nomi annunciati dicono poco a chi segue il tennis con un occhio distratto. Mi piace però ricordare il caso di un fuoriclasse come Paul McNamee. Un paio di anni fa ho conosciuto l’australiano, con il quale avevo avuto l’occasione di giocare in doppio all’ITF di Melide, dove aveva vinto in singolare. Da allora abbiamo tenuto i contatti. Già in dicembre Paul mi aveva detto che gli sarebbe piaciuto venire a giocare in questo Masters ITF del TC Lido».

In arrivo da Wimbledon

Il mitico McNamee, che sul circuito professionistico faceva coppia con l’altrettanto mitico McNamara (purtroppo scomparso, ndr) vive metà dell’anno in Australia e l’altra metà a Sofia, in Bulgaria. «Se davvero dovesse arrivare una volta ancora in Ticino, McNamee ha già confermato che affronterebbe il doppio con un amico e il doppio misto con la moglie», ha detto Bernardini, ricordando che la coppia dovrebbe arrivare direttamente da Wimbledon dove era invitata per seguire la prova del Grande Slam.

A proposito di Wimbledon, il presidente del TC Lido Michel Faoro (in carica dal 2019) ricorda lo storico gemellaggio tra il circolo londinese e quello luganese. «Il gemellaggio è sempre il fiore all’occhiello del nostro club - dice - . Nel 2022 erano venuti loro a Lugano, l’anno successivo siamo andati noi a Londra. La tradizione vuole che ogni due o tre anni si mantenga l’alternanza».

A livello personale, anche quest’anno, col figlio Alex, Michel Faoro si rallegra di poter andare a Wimbledon per gustarsi le semifinali del torneo.

Le sfide del futuro

Per quanto riguarda l’attività del TC Lido Michel Faoro conferma la crescita dei soci. «Da 220 siamo arrivati a 270 - dice - E considero inoltre fondamentale anche la nostra Scuola Tennis con circa 200 allievi. Sul piano delle infrastrutture, siamo pronti per le sfide del futuro. E ricordo che siamo tra l’altro l’unico circolo in Ticino con 6 campi coperti per l’inverno (da ottobre a inizio marzo, ndr). Visto che il prezzo del gas è purtroppo raddoppiato, questo, naturalmente, comporta un notevole dispendio energetico. Gli investimenti sono comunque stati fatti con ponderatezza. Infatti non abbiamo debiti e il nostro bilancio è positivo».