Novak Djokovic: «È un momento difficile ma ora intendo reagire»

Novak Djokovic, che non vince dalla conquista dell’oro olimpico a Parigi (agosto 2024), cerca un’iniezione di fiducia all’Open di Ginevra. «Non è una situazione ideale», ha ammesso il serbo alla vigilia degli ottavi di finale. L’ex numero 1 del mondo, ora ATP 6,sta vivendo una stagione complicata: 12 vittorie contro 7 sconfitte, una sola finale - persa a Miami contro Jakub Mensik - e un’uscita in semifinale agli Australian Open. Risultati molto lontani dai suoi standard. Novak è insomma in cerca di riscatto, soprattutto sulla terra battuta, superficie dove ha trionfato tre volte al Roland Garros ma sulla quale non è riuscito a vincere nemmeno una partita nel 2025. È infatti stato battuto subito sia a Monte-Carlo, sia Madrid. E a Roma ha deciso di non presentarsi.
Ritrovare la forma
«Questo è un momento difficile, un capitolo particolare della mia carriera. Non sono abituato a dover fare i conti con sconfitte a ripetizione nei primi turni. Eppure sapevo che prima o poi sarebbe successo» ha detto Nole, che domani affronta l’ungherese Marton Fucsovics (ATP 134) - vincitore a Ginevra nel 2018 - e che giovedì compirà 38 anni. E poi ha aggiunto: «Comunque sono orgoglioso di tutto ciò che ho ottenuto nella mia carriera. Ora lotto con la convinzione di poter ancora raggiungere il mio livello migliore e con la speranza di potermi ancora imporre nei tornei del Grande Slam. Anche per questo sono qui. Cerco di costruire la mia forma in vista del Roland Garros».
Motivazione e carattere
Si capice che Djokovic non ha perso la motivazione e che spera di ricaricarsi in fretta. «Questo è un periodo di transizione in cui devo capire come reagisce il mio corpo e in cui devo gestire meglio le circostanze. È chiaro, cerco risultati, soprattutto nei Grandi Slam. Ma vorrei brillare ovunque giochi» ha ricordato Djokovic, che si è presentato alla stampa con oltre quattro ore di anticipo.
Il serbo sa che le prossime settimane potrebbero essere decisive nella sua duplice ricerca del 100.esimo titolo ATP e del 25.esimo trofeo del Grande Slam. A Ginevra vorrebbe incominciare bene, un po’ come aveva fatto un anno fa quando si era aggiudicato due partite prima di cadere in semifinale contro Tomas Machac. «Non vedo l’ora di iniziare. Ripeto, sto cercando di ricostruire il mio miglior tennis. Sono venuto a Ginevra con un obiettivo preciso. Caricarmi per Parigi e giocare meglio di quanto abbia fatto nelle ultime sei settimane».